1. MONTEZEMOLO NON ENTRERÀ AL GOVERNO, MA GRAZIE ALLA LIASON RENZI-DELLA VALLE, UN RISULTATO PARE AVERLO GIÀ PORTATO A CASA. UNO DEI PRIMI ATTI DELL’ESECUTIVO A GUIDA RENZIE SARÀ LA SEPARAZIONE DI RFI, LA SOCIETÀ DELLA RETE FERROVIARIA 2. UN’OPERAZIONE CHE AGEVOLAREBBE I TRENINI INDEBITATI DI MONTEPREZZEMOLO CHE BOCCHEGGIANO PER I DEBITI E PER LA CONCORRENZA SFRENATA DEL COLOSSO PUBBLICO 3. IL CAPOSTAZIONE FS MAURO MORETTI, OVVIAMENTE È CONTRARISSIMO E SI STA OPPONENDO CON TUTTE LE FORZE, MA PER LUI È STATO PREPARATO UNO STRAPUNTINO GOVERNATIVO E QUESTO BASTEREBBE A RIPORTARLO A PIÙ MITI CONSIGLI E A PORTARLO FUORI DAI GIOCHI 4. RENZIVORREBBE SPOSTARE MASSIMO SARMI, LIBERANDO LE POSTE PER FRANCESCO CAIO

Dagoreport

Luca Cordero di Montezemolo non entrerà al governo, ma un risultato pare averlo già portato a casa. Uno dei primi atti dell'esecutivo a guida Renzie sarà la separazione di Rfi, la società della rete ferroviaria, dal Gruppo Ferrovie che controlla anche il 100% di Trenitalia.

Un'operazione che dovrebbe agevolare il concorrente Italo di Montezemolo-Della Valle, ridando ossigeno a una società che boccheggia per i debiti e per la concorrenza sfrenata del colosso pubblico. La separazione è prevista da tempo da varie direttive europee, ma la lobby di FS ha sempre fatto muro opponendo un finto spacchettamento societario. Oltre a tenersi ben stretta la rete, che è strategica per lo sviluppo dell'Alta Velocità e il consolidamento di Trenitalia.

L'amministratore delegato di Ferrovie, l'ex sindacalista Cgil Mauro Moretti, ovviamente è contrarissimo e si sta opponendo con tutte le forze, ma per lui è stato preparato uno strapuntino governativo e questo basterebbe a riportarlo a più miti consigli e a portarlo fuori dai giochi.

Ma la nascita di una società della rete ferroviaria separata e autonoma, oltre a ravvivare il ciuffo di Monteprezzemolo e a far la gioia della banche creditrici (Intesa è anche socia di Ntv), potrebbe anche agevolare un ricambio ai vertici delle Poste.

Il cerchio magico del Rottam'attore vorrebbe spostare Massimo Sarmi, liberando le Poste per Francesco Caio, che dopo aver calcato i corridoi di Palazzo Chigi per mesi al fianco di Lettanipote sta ora corteggiando Renzie con valanghe di mail sul programma digitale del nuovo governo.

Un programma che potrebbe aiutare a realizzare dagli uffici dell'Eur di Poste Italiane. Riuscirà il giochetto? Pare che all'ipotesi di separazione di Rfi si stiano già leccando i baffi banche d'affari e fondi infrastrutturali, convinti che dalla quotazione della rete potranno godere di commissioni milionarie.

 

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