SEI GAY? PAGHI PIÙ TASSE! - ANGELA MERKEL SI OPPONE ALL’IDEA DI ESTENDERE ALLE COPPIE OMOSESSUALI I PRIVILEGI FISCALI CHE LA GERMANIA RISERVA AI CONIUGI ETEROSESSUALI IN BASE A UNA LEGGE DI OLTRE CINQUANT’ANNI FA - BERLINO RICONOSCE DAL 2001 LE UNIONI TRA PERSONE DELLO STESSO SESSO, MA SU DUE PUNTI NON C’È ANCORA PIENA EQUIPARAZIONE: IL DIRITTO D’ADOZIONE E L’IMPOSTA SUL REDDITO….

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Alessandro Alviani per La Stampa

Angela Merkel si oppone all'idea di estendere alle coppie omosessuali i privilegi fiscali che la Germania riserva ai coniugi eterosessuali in base a una legge di oltre cinquant'anni fa. In un'intervista alla «Bild am Sonntag» la cancelliera ha preso posizione in uno scontro che sta scaldando la vigilia del congresso della sua Cdu, che si apre domani ad Hannover. Il tutto ruota intorno a una domanda: bisogna parificare in materia fiscale le coppie omosessuali ai coniugi eterosessuali? La Germania riconosce dal 2001 le unioni tra persone dello stesso sesso, ma su due punti non c'è ancora piena equiparazione: il diritto d'adozione e l'imposta sul reddito.

Nello specifico il dibattito si concentra sull'Ehegattensplitting, una misura che alleggerisce il peso fiscale sulle coppie sposate: l'aliquota non viene calcolata sul reddito di ognuno dei due coniugi separatamente, bensì sulla somma che si ottiene addizionando i redditi e dividendoli per due. Così si agevolano soprattutto le famiglie in cui un coniuge guadagna molto e l'altro poco, oppure non lavora. Un modello familiare da Anni 50, attacca l'opposizione. Il beneficio massimo ammonta a 15.000 euro a famiglia.

Che fare di questo meccanismo che è stato introdotto nel 1958 e oggi costa allo Stato oltre 15 miliardi l'anno? Nel 2013 la Corte costituzionale si esprimerà in materia. Intanto alcuni, come la Spd, propongono di cancellarlo. La Cdu è divisa. Merkel, il suo capogruppo Volker Kauder e il leader della bavarese Csu, Horst Seehofer, vorrebbero conservarlo. «Personalmente vorrei mantenere i privilegi fiscali del matrimonio sullo splitting, perché la nostra Costituzione vede il matrimonio in relazione diretta con la famiglia e pone entrambi sotto la protezione particolare dell'ordinamento statale», ha detto Merkel alla «Bild am Sonntag». Una frase che può essere letta come un segnale a quegli ambienti conservatori del partito che non hanno digerito le sue svolte progressiste su quelli che per decenni erano stati pilastri cristiano-democratici, dall'addio al nucleare all'abolizione della leva.

Su una posizione opposta ci sono 13 deputati della Cdu che in estate hanno avanzato una proposta - sostenuta anche dal ministro Cdu della Famiglia, Kristina Schröder - per estendere l'Ehegattensplitting alle coppie omosessuali. Un'iniziativa che va vista in una cornice più ampia: la Cdu oggi è poco attraente per gli elettori delle grandi città, come ha dimostrato la recente sconfitta dei suoi candidati a Stoccarda e Francoforte; rafforzare i diritti dei gay potrebbe contribuire a darle un'immagine più moderna.

Al congresso di Hannover si contrapporranno due mozioni: una pro, l'altra contro l'estensione dello splitting alle coppie omosessuali. Merkel ammette di non esser sicura di riuscire a imporre la sua posizione.

 

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