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IL COVID GALOPPA E AL GOVERNO NON POSSONO PIU’ AMMICCARE AI NO VAX - SORGI: ““PER MELONI E SALVINI, CHE PER ACCATTIVARSI I NO VAX AVEVANO CONTESTATO LA "DITTATURA DEI VIROLOGI", È UN EVIDENTE SEGNO DI DIFFICOLTÀ ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DI MINIMIZZARE O ASPETTARSI CHE ARRIVI UN DIKTAT DALL'EUROPA PER TIRARLI FUORI DAL GUAIO DI DOVER DECIDERE SE CAMBIARE LINEA SUL COVID. IL DOVERE DI FARE I CONTI CON LA REALTÀ IN MATERIA DI COVID HA SPINTO IL MINISTRO DELLA SANITÀ SCHILLACI A "CONSIGLIARE" A TUTTI DI RICORRERE ALLA QUARTA, ED EVENTUALMENTE ALLA QUINTA DOSE DI VACCINO, VISTI I RISCHI DI RITORNO DELLA PANDEMIA”
Marcello Sorgi per “la Stampa”
Il dovere di fare i conti con la realtà in materia di Covid: è ciò che ha spinto il ministro della Sanità Schillaci, a sole ventiquattr' ore dalla conferenza di fine anno della premier Meloni, a "consigliare" a tutti, e non solo alle persone fragili come aveva fatto la presidente del consiglio, di ricorrere alla quarta, ed eventualmente alla quinta dose di vaccino, visti i rischi di ritorno della pandemia e di un aggravamento della circolazione del virus. È stata l'Unità di crisi del ministero della Sanità ieri a correggere la linea del governo.
E ad assegnare a Schillaci, che di quell'organismo tecnico-scientifico è stato membro, prima della nomina a ministro, il delicato compito di tenere insieme la necessaria prudenza rispetto a una situazione in evoluzione e che potrebbe divenire allarmante, con l'esigenza di non entrare in contraddizione con se stesso di un governo che ha due componenti su tre (Fratelli d'Italia e Lega) vicine ai No Vax.
Non a caso Schillaci, pur consigliando di riprendere una campagna vaccinale in grande stile nel 2023, ha sottolineato che non vede alcun bisogno di tornare a ricorrere all'obbligo di vaccino introdotto dal governo Draghi. Quanto a Meloni, già giovedì aveva cercato di essere rassicurante, spiegando che un primo screening dei cinesi positivi intercettati negli aeroporti aveva rivelato che sono ammalati di una variante Omicron nota, che quindi non dovrebbe creare particolari timori.
E aggiungendo che l'intercettazione dei passeggeri provenienti dalla Cina funziona solo se è applicata a livello europeo. Ma se queste sono le prime mosse, il governo, nei prossimi giorni dovrà valutare cosa fare rispetto all'allarme crescente nella popolazione per un possibile ritorno del Covid. La circolare inviata da Schillaci alle regioni si limita a suggerire di prendere le prime misure, tornando all'uso delle mascherine negli ambienti chiusi e favorendo il lavoro a distanza.
Ma per due leader come Meloni e Salvini, che per accattivarsi i No Vax avevano contestato quella che ai loro occhi appariva come la "dittatura dei virologi", è un evidente segno di difficoltà assumersi la responsabilità di minimizzare o aspettarsi che arrivi un diktat dall'Europa per tirarli fuori dal guaio di dover decidere se cambiare linea sul Covid.
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