DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
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- Se in Europa il principale contraccolpo dovuto alla guerra in Ucraina riguarda l’approvvigionamento di gas e petrolio, negli Stati Uniti c’è massima allerta sull’inflazione galoppante (+7,5%), mai così alta negli ultimi 40 anni.
I salari non riescono più a tenere il ritmo del carovita e le fasce meno abbienti della popolazione statunitense iniziano a sentire l’erosione del loro potere d’acquisto.
E con le tensioni sociali latenti negli Usa, ritrovarsi nuove masse impoverite (e armate) non è uno scenario confortante per il sonnacchioso Biden.
Non che in Europa vada meglio: l’inflazione è passata dal solito 2% al 4,8-5,2%, sconquassando gran parte degli obiettivi politici dei governi. A partire da quello italiano. Non si sa che fine farà il Pnrr (quali progetti resteranno in agenda? quali risorse saranno effettivamente disponibili?) visto che Draghi è stato costretto a dirottare risorse importanti per l’aumento delle spese militari e il contenimento del caro-bollette.
Lo scenario economico italiano non brilla più della luce del “governo dei migliori”, dell’Italia “locomotiva d’Europa” grazia a una ripresa-record: siamo ripiombati nel pantano. L’Europa ha fiutato l’aria: ha deciso di sospendere il Patto di Stabilità anche nel 2023. Le rogne per i paesi membri aumenteranno, saranno necessarie nuove spese che faranno lievitare deficit e debito.
URSULA VON DER LEYEN OLAF SCHOLZ MARIO DRAGHI
Le mutate condizioni geopolitiche richiederanno investimenti non preventivati (ad esempio sui rigassificatori), interventi a sostegno delle fasce più deboli della popolazione già fiaccate dalla pandemia, ridefinizione degli obiettivi strategici di fondo in vista di una crescente autonomia nazionale soprattutto sulle materie prime. Insomma bisogna tirare fuori parecchi schei e toccherà farlo presto. Se l’Europa non si mettere di traverso, è meglio.
A fare uno sgambetto all’Ue ci ha pensato Draghi. Nell’immaginario collettivo “Mariopio” avrebbe dovuto raccogliere il testimone di euro-leader al posto della ormai pensionata Angela Merkel e coordinare le deboli leadership dell’Unione verso una posizione comune in politica estera. Possibilmente autonoma dagli Stati uniti. Invece Draghi ha dimostrato di essere un vero amico “amerikano”: ha aderito senza fiatare alla linea dura di Washington verso Putin.
D’altronde è difficile biasimare “Mariopio”: i leader europei, dalla Merkel a Berlusconi, da Schroeder a Sarkozy, hanno avuto verso Mosca un atteggiamento fin troppo accomodante negli ultimi decenni. E la conseguenza di questa mano tesa l’ha esplicita il presidente ucraino Zelensky chiama in causa Merkel e Sarkozy: “Vengano a Bucha a vedere gli effetti di quattordici anni di concessioni a Putin”.
- Gli orrori visti a Bucha spingeranno l’Europa a fare a meno del gas russo? Al solito, a Bruxelles è partita la contrapposizione tra interessi nazionali. Austria, Ungheria e Germania hanno recapitato la loro contrarietà. L’Italia, sotto sotto, gode per questi niet: il metano di Putin ci serve. La buona notizia è che, se anche si arrivasse al blocco dell’importazione, noi abbiamo scorte fino a ottobre.
Nel frattempo Draghi, lunedì prossimo, volerà in Algeria per trattare nuove fonti di approvvigionamento. Intanto si spinge forte sul gas liquido e sui necessari rigassificatori per utilizzarlo. La struttura di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, si farà. Presentato 18 anni fa, da sette anni il progetto era stato accantonato, tenuto in naftalina dai vari governi e osteggiato dai comitati locali, preoccupati per l'effetto negativo sul turismo.
Snam, la società di infrastrutture energetiche, ha avuto mandato dal governo per negoziare l'acquisto di un rigassificatore galleggiante e noleggiarne un altro. Avviato un sopralluogo a Piombino, in provincia di Livorno, come possibile localizzazione dell'investimento. I nuovi impianti affiancheranno i tre già attivi a Porto Venere, Rovigo e Livorno, che saranno portati a pieno regime.
VOLODYMYR ZELENSKY A BUCHA volodymyr zelensky ai grammy UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHAbucha stanza torturebucha strageUCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHAUCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHALE IMMAGINI SATELLITARI RILEVANO CADAVERI IN STRADA A BUCHA L 11 MARZO LE IMMAGINI SATELLITARI RILEVANO CADAVERI IN STRADA A BUCHA L 11 MARZOUCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA UCRAINA - CIVILI MASSACRATI A BUCHA UCRAINA - RESTI DI UN CIVILE MASSACRATO A BUCHA
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