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DAGONEWS: CHE SUCCEDE NEL PASTICCIO DELLE TOGHE? I MAGISTRATI DEL NORD SI SCHIERANO CONTRO QUELLI DEL CENTRO-SUD, ACCUSATI DI ''CONTIGUITÀ'' CON LA POLITICA. MA ANCHE CONTRO IL (VERO) CAPO DEL CSM, ERMINI, CHE NON HA DENUNCIATO LE PRESSIONI DEI SUOI COMPAGNI DI PARTITO LOTTI E FERRI - SI APRONO DUE FRONTI: QUELLO ENI E QUELLO DEL PIANETA RENZI - OCCHIO: PURE I GRILLINI ERANO SCHIERATI PER VIOLA, IL PROCURATORE SPINTO DA PALAMARA. ECCO PERCHÉ

 

DAGONEWS

 

luca palamara 5

Che succede nel pasticciaccio brutto delle toghe? Ieri si è svolta una riunione straordinaria del plenum del Csm in cui è emersa netta la spaccatura tra magistrati: toghe del Nord (Torino, Milano, Genova) contro toghe del Centro-Sud, accusate di eccessiva ''contiguità'' con la politica. Il fronte settentrionale ha detto in modo chiaro che i consiglieri del Csm coinvolti nella bufera mediatica di questi giorni dovrebbero dimettersi e non limitarsi all'auto-sospensione.

 

La tempesta ora si dividerà su due fronti: i processi intorno all'Eni con le accuse di depistaggi e coperture, e il Pianeta Renzi. Per cui si intendono i genitori, il suo braccio destro Lotti, il caso Consip e ovviamente gli strascichi che queste inchieste hanno avuto su due snodi sistematici come l'Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.

david ermini

 

Sempre le toghe del Nord hanno sollevato non pochi dubbi sull'operato del vero capo del Csm, il vicepresidente David Ermini (Pd), che Lotti ha incontrato più volte e che in una intercettazione è stato definito ''non collaborativo'' dal gruppetto che si riuniva a Roma. Si chiedono come mai Ermini non sia intervenuto sulle pressioni dei suoi compagni di partito Luca Lotti e Cosimo Ferri sulle nomine da far passare in Consiglio. Quelle pressioni erano più che indebite, eppure Ermini non ha fatto un fiato.

 

lotti tiziano renzi

Al fronte del Nord si è ormai aggiunta anche la Procura di Perugia, competente a indagare sui magistrati romani e anche questa che spinge per le dimissioni dal Csm dei membri coinvolti.

 

Riguardo al voto per Viola (procuratore generale di Firenze) a capo della Procura di Roma, uno potrebbe accogliere con sorpresa la notizia che i consiglieri laici in quota 5 Stelle e Lega avrebbero votato compatti per il nome spinto da Palamara, che con Viola sarebbe diventato procuratore aggiunto.

marcello viola procuratore generale firenze 2

 

In realtà, ai grillini faceva comodo cambiare impostazione, visto che è stato Pignatone a far partire le indagini sulla Raggi e sullo Stadio della Roma che hanno azzoppato il Movimento romano. L'arrivo da Palermo di Lo Voi sarebbe stata una mossa in continuità con l'attuale impostazione. I leghisti al momento vivono un rapporto piuttosto delirante con la magistratura, e dunque un procuratore meno ''attivista'' sarebbe stato comunque un cambio positivo.

 

RENZI LOTTI

E ora che succede? La situazione è esplosiva, Mattarella che presiede il Csm non sa come muoversi. Il terrore di tutti è che qualche magistrato inizi a parlare, per difendersi, e racconti il sistema tutto politico che innerva la giustizia italiana…

francesco lo voi 1giuseppe pignatone