DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
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GIANCARLO GIORGETTI - GIORGIA MELONI
L'arroganza parolaia di Giorgia Meloni ricorda quei poveretti che strepitano: "Dopo di me, il diluvio!" e poi sono costretti a limitarsi a tirare la catenella dello sciacquone.
Malgrado tutte le veline di Fazzo e i Bocchino in libera uscita su La7 che cianciano di un'Italia immaginaria dove tutto va ben Madame la Marchesa Giorgia, le casse dello Stato sono desolatamente vuote, come la testa di un Mollicone.
Dopo aver approvato la legge di bilancio in deficit da 28 miliardi, inclusivi dei 4,8 per il decreto fiscale, il Governo dovrà ricorrere a una manovra correttiva, anche in vista del ritorno nel 2025 del Patto di Stabilità e crescita.
IL PACCO DI STABILITA - MEME SU GIORGIA MELONI BY DAGOSPIA
Come scriveva Beda Romano sul “Sole 24 Ore” del 20 dicembre 2023, “Il risanamento dei conti pubblici prende avvio da un primo periodo di quattro-sette anni, concordato con Bruxelles. Nei fatti i paesi membri con un debito superiore al 90% del Pil saranno chiamati a perseguire un aggiustamento pari ad almeno l’1,0% del Pil in media annua.
''Nel caso di deficit eccessivo, l’aggiustamento strutturale dovrà essere di almeno lo 0,5% del Pil. Nel periodo transitorio 2025-2027 circostanze attenuanti, quali il costo del servizio del debito, permetteranno di limitare l’onere dell’aggiustamento.
''Inoltre, è stato deciso di introdurre salvaguardie di bilancio che impongano deficit dell’1,5% del Pil in termini strutturali, in modo da avere spazio di manovra nel caso di shock economico”.
Altro che le roventi e demenziali polemiche che hanno accompagnato il rigetto italico della ratifica del Mes (che lascia libero ogni Stato dell'Unione Europea di avvalersi o meno del patto: infatti su 20 paesi, l'unico a rigettarlo è il governo Meloni); con tutte quelle scadenze da rispettare tassativamente, ha per una volta mille ragioni Giuseppe Conte a liquidarlo come "Pacco" di Stabilità.
Davanti alla necessità di reperire nuove risorse, le strade normalmente sono due: taglio della spesa corrente, altrimenti detta da chi ha studiato “spending review”, o aumento delle tasse. Terza via, non c'è. In entrambi i casi, il consenso popolare va a ramengo con annessi "vaffa", "mortacci vostri" e "ve possino ammazzavve".
Onde evitare di alienarsi le mutevole simpatie degli elettori ormai socialmente de-ideologizzati, a pochi mesi dalle europee, Giorgia Meloni ha scelto Coccia di Morto, l'ultima spiaggia: svendere l’argenteria dello Stato.
Il Cdm di ieri ha avviato il percorso per la privatizzazione di alcune quote di Poste Italiane (precisando che la maggioranza resterà in mano allo Stato: ma va!). Già annunciata la cessione del 4% di Eni e galleggia, come da tempo, l’ipotesi di una quotazione di Ferrovie (su Fs si potrebbe arrivare addirittura a vendere fino al 40%).
L’operazione privatizzazioni, che il ministro dell’Economia Giorgetti ha quantificato in 20 miliardi in due anni, non sarà una festa di gala: da un lato, attraverso la cessione di quote pregiate, allo Stato entreranno ovviamente meno dividendi dalle aziende partecipate, che fanno molti utili (Esempio: il 4% dell'Eni, che il governo vuole vendere, ha prodotto 125 milioni di proventi, a fronte dei 94 milioni di prevedibile onere del debito che verrebbe ridotto attraverso il collocamento sul mercato. Poste nel 2022 ha staccato, solo al Mef, 250 milioni di euro di cedola, a cui va aggiunta quella di Cdp).
meme su Matteo Salvini e il ponte sullo stretto
Dall’altro lato, secondo alcuni analisti la cifra prevista dalla ''svendita'' dei gioielli di Stato, detta educatamente privatizzazione, può raggranellare al massimo a 8 miliardi: ammontare che non è sufficiente per coprire la manovra correttiva.
La via Crucis continua: la presentazione del Def alle Camere è prevista ad aprile ma occorre tempo per portare in Borsa il ramo Ferrovie. A via XX Settembre, i funzionari del Mef sono in fibrillazione per trovare la quadra ai conti pubblici, tanto che l'annunciata riforma fiscale, carissima tanto a Meloni che a Salvini, è diventata una mera ipotesi. Il taglio del cuneo fiscale per alleggerire il costo del lavoro è varato solo per il 2024, e non reso strutturale.
GIORGIA MELONI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA .
Che il piatto pianga è evidente anche a molti osservatori economici, che hanno iniziato informalmente e non, vedi l’affondo dell’Ocse, a ipotizzare la necessità di una “patrimoniale”.
Un tema elettrico per il centro-destra, che non vuole, secondo il vecchio adagio di Silvio Berlusconi, “mettere le mani nelle tasche degli italiani”.
A Palazzo Chigi non possono stare sereni neanche per i soldi che entrano nelle casse dello Stato, cioè le rate del Pnrr arrivate dall’Europa e annunciate in pompa magna per certificare la “bravura” del ministro Fitto.
MEME SU GIORGIA MELONI AD ATREJU 2
Peccato che non solo parte di quei soldi sono presi in prestito (e dunque sono nuovo debito), ma nei prossimi mesi gli ispettori di Bruxelles arriveranno in Italia per verificare la “messa a terra” dei progetti e lo stato di avanzamento dei lavori: ahò, che c’avete fatto co' ‘sti sòrdi? Li avete spesi bene? Altrimenti…zac!, vi tagliamo le erogazioni.
Nella penuria di pecunia, a pagare dazio è soprattutto il Sistema sanitario nazionale, vista anche la mai nascosta simpatia del centrodestra per le cliniche private, a partire da quelle del deputato "abusivo" della Lega, il meloniano Antonio Angelucci.
raffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 4
Se gli ospedali pubblici italiani sono al collasso, l’autonomia differenziata, in cantiere in Parlamento, rischia di peggiorare la situazione. A proposito di costi, dove troverà il Governo gli 80-100 miliardi di euro necessari a finanziare i Lep, i “livelli essenziali delle prestazioni”, prevista dalla riforma cara alla Lega? Ah, dimenticavamo: ci resta l'oro alla patria...
ocse MATTEO SALVINI - GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI giorgia meloni question time alla camera 2GIORGIA MELONI IN VERSIONE DUCETTA - MEME CINICA - MEME BY EMILIANO CARLI GIORGIA MELONI - MEME i lOCSE ndex GIORGIA MELONI - MEME BY EDOARDO BARALDI VACANZE DI NATALE CON GIORGIA MELONI GUEST STAR - MEME PACCO A SORPRESA - VIGNETTA BY MACONDO
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