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“E’ STATA ACCOLTA UNA TESI STRAMPALATA CHE HA FATTO INORRIDIRE AUTOREVOLI COSTITUZIONALISTI” – LA REAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA, VINCENZO DE LUCA, DOPO IL NO DELLA CORTE COSTITUZIONALE AL TERZO MANDATO: “LA BUONA NOTIZIA È CHE CI SARÀ MOLTO LAVORO PER GLI IMBIANCHINI. SI DOVRÀ INFATTI CANCELLARE LA SCRITTA: LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI". COSA FARA’ ORA IL GOVERNATORE, GRANDE NEMICO DELLA SCHLEIN? – ZAIA, ANCHE LUI COLPITO DALLA SENTENZA: “SISTEMA IPOCRITA, LA VERA QUESTIONE È POLITICA”

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Antonio DI Costanzo, Alessio Gemma per repubblica.it - Estratti

 

VINCENZO DE LUCA VS ELLY SCHLEIN - ILLUSTRAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO

Poche righe, secche. Da cui traspare con chiarezza lo stato d’animo del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo il no della Corte costituzionale al terzo mandato: "Accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti – afferma De Luca -. La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti".

 

 

Tante le reazioni che arrivano subito dopo la decisione della Corte Costituzionale.

 

In una nota il commissario Pd in Campania, Antonio Misiani rilancia il progetto di coalizione per le regionali: “Prendiamo atto della sentenza della Corte Costituzionale. Ora abbiamo la responsabilità di aprire tutti insieme, anche con chi ha guidato la Regione in questi anni e con il partito campano, una pagina nuova, lavorando al progetto e alla coalizione di governo per la prossima legislatura, nella consapevolezza che quella campana sarà la sfida più importante della prossima tornata di elezioni regionali".

de luca schlein

 

E Misiani aggiunge: “Il nostro obiettivo come abbiamo detto chiaramente ben prima di oggi e partendo dal lavoro importante messo in campo in questi dieci anni di governo della regione, è la costruzione di una coalizione progressista che unisca tutte le forze politiche e civiche alternative alla destra, sul modello dell’alleanza che nel 2021 ha portato alla vittoria a Napoli e sulla base della condivisione di un programma di governo per la Campania", conclude.

 

 

 

 

vincenzo de luca

“Per il Pd non cambia nulla – afferma Marco Sarracino, responsabile nazionale Sud nella segreteria di Elly Schlein – da quando si è insediato il nuovo gruppo dirigente nazionale del Pd, abbiamo sempre sostenuto la contrarietà ai terzi mandati per le cariche monocratiche. Ora il nostro obiettivo è quello di costruire una coalizione che metta insieme tutte le forze progressiste e riformiste della Campania, rafforzando le nostre battaglie politiche su sanità, lavoro e trasporti”.

 

E commentando la decisione della Consulta, Salvatore Micillo, coordinatore regionale del Movimento 5 stelle in Campania, fa riferimento all’ampia coalizione che sostiene il sindaco Gaetano Manfredi al Comune di Napoli: “Rispettiamo la decisione assunta dalla Consulta. La pronuncia non cambia il nostro lavoro. La direzione era già fissata: confrontarci sui temi per definire un programma condiviso e lavorare per il futuro della Campania. L’obiettivo è disegnare – come nell’esperienza che prosegue positivamente al Comune di Napoli- una convergenza di forze politiche che vogliano perseguire obiettivi comuni nell'interesse dei cittadini campani. La nostra attenzione è rivolta alle priorità per il territorio: dalla sanità ai trasporti, dalla gestione dei beni comuni al lavoro, allo sviluppo di un sano tessuto imprenditoriale che porti sempre maggiore sviluppo sociale. Siamo impegnati per costruire una nuova proposta politica per la Campania”. E tra i più accreditati candidati alla presidenza della Regione Campania per il centrosinistra, adesso, si rafforza la posizione dell’ex presidente della Camera del M5S, Roberto Fico. Potrebbe guidare una coalizione basata sull’alleanza Pd-M5s ma aperta alla sinistra e ai centristi, come avvenuto per Napoli con l’elezione di Manfredi.

 

vincenzo de luca al vinitaly

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E dal Veneto il governatore Luca Zaia parla di sistema ipocrita: “Siamo di fronte a un Paese che, in alcune delle proprie norme, vive nell'ipocrisia. La sentenza, di natura tecnica, riguarda la Regione Campania. Senza entrare nel merito dei tecnicismi della legge campana, la Corte chiarisce che chi ha già ricoperto due mandati consecutivi non può candidarsi per un terzo. Si tratta, appunto, di un rilievo tecnico". Poi Zaia aggiunge: “La Corte afferma nella nota che questo principio si applica a tutte le Regioni che si sono dotate di una legge elettorale. A questo punto, la domanda che sorge è: cosa accade nelle Regioni che non l'hanno adottata? Un altro passaggio rilevante è il richiamo della stessa Corte alla distinzione tra Regioni ordinarie e a statuto speciale”.

ATTILIO FONTANA - VINCENZO DE LUCA - LUCA ZAIA

 

"Queste ultime, come viene sottolineato, non sono vincolate al limite dei mandati - prosegue il presidente del Veneto - È emblematico che proprio oggi la Provincia autonoma di Trento abbia giustamente approvato una norma che consente il terzo mandato. Questo apre una riflessione più ampia, di natura politica: siamo di fronte a un sistema che presenta evidenti contraddizioni e disparità. Il blocco dei mandati, infatti, vale solo per alcune Regioni e solo per alcuni sindaci - conclude Zaia -. Tutte le altre cariche istituzionali nel nostro Paese non sono soggette ad alcun limite di mandato, e vige la totale libertà".

luca zaia alla fiera del folpo di noventa padovana 2

 

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luca zaia alla fiera del folpo di noventa padovana