de magistris renzi

IL MASANIELLO CONTRO IL BULLO - DE MAGISTRIS: “LE LEGGI DI RENZI AIUTANO LE LOBBY. FA POLITICA DI MONOPOLIO PER FAVORIRE I SOLITI NOTI. A NAPOLI I GRANDI COSTRUTTORI. A BAGNOLI CALTAGIRONE E FINMECCANICA. DA DUE ANNI NEANCHE MI RISPONDE AL TELEFONO”

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Luca Telese per “Libero Quotidiano”

 

DE MAGISTRIS RENZIDE MAGISTRIS RENZI

«Non riesco a parlare con Renzi».

 

Oggi? Sarà impegnato.

«No, mai».

 

Lo cerchi?

«Spesso».

 

La tua segretaria?

«No, no, tutti. Spesso mi ci metto, per puntiglio».

 

E come fai?

«Per via istituzionale. Chiamo la batteria di Palazzo Chigi, io. Ai carabinieri del centralino dico: "Sono il sindaco di Napoli. Posso parlare con il presidente del Consiglio?"».

 

E poi che succede?

matteo renzi delrio matteo renzi delrio

«Parte la musichetta, resto appeso, e poi l'ufficiale del centralino è costernato: "Sindaco, nessuna risposta". Ti pare possibile?»

 

Sì, succede anche a Emiliano. E allora cosa fai?

«Cerco Delrio, persona civile».

 

Lui risponde?

«Sempre. Gli dico: "Grazià, cos'è cambiato rispetto a quel che ci siamo detti?"».

 

E lui?

«Si rannuvola: "Purtroppo devi parlare con Matteo…". E io: "Solo lui?". E Del Rio: "Ha tutto in mano, personalmente"».

RENZI DELRIORENZI DELRIO

 

Gli credi quando dice: «Su Tempa Rossa ho deciso io»?

«Oh sì: la Basilicata è una piccola Bagnoli. Spero arrivino le intercettazioni sulle bonifiche: ne vedremmo delle belle».

 

Intervisto Luigi De Magistris nel suo ufficio. Regali di bambini, due foto di Che Guevara, una di Papa Francesco, e un'altra - bellissima, in bianco e nero - Massimo Troisi e Pino Daniele. Lui vive qui, 18 ore al giorno, nel fine settimana si porta una montagna di carte a casa. Affaticato? Lui sorride: «Allenato. Sono dimagrito 12 chili».

 

ATTILIO  AURICCHIO  ATTILIO AURICCHIO

Ha un colonnello, Attilio Auricchio, come capo gabinetto. Si prepara ad una campagna elettorale complessa con tranquillità. Molti lo indicano come un possibile anti-Renzi: lui risponde, in questa intervista, in modo spiazzante. Spara sul governo e sulle sue politiche e invoca - sul nodo cruciale di Bagnoli - un lavacro di verità simile a quello delle inchieste sul petrolio.

 

Quanto investi nella campagna elettorale?

«Non capitali di cui non dispongo, ma me stesso».

 

In che senso?

claudio e luigi de magistrisclaudio e luigi de magistris

«Lavoro, macino chilometri a piedi, vado in tv e radio per avere un contatto diretto con i cittadini e rilascio poche interviste: oggi sei fortunato».

 

Troppo buono. Fare il sindaco a Napoli è difficile?

«Sapevo che diventare primo cittadino era molto complicato. Ma è stato molto peggio».

 

Vittimismo?

«Semplice constatazione: abbiamo governato senza soldi e senza rete».

 

belen luigi de magistris napolibelen luigi de magistris napoli

Avevi vinto contro centrodestra e Pd, e senza un partito forte. E' un handicap?

«Affatto. Mi sono potuto permettere una grande autonomia».

 

Addirittura?

«È un innegabile punto di forza, per me. Il partito forte della mia coalizione è stato il popolo».

 

LUIGI DE MAGISTRIS CON ALCUNI MIGRANTILUIGI DE MAGISTRIS CON ALCUNI MIGRANTI

Eccolo: emerge il populista.

«Dicano quel che vogliono. Sono sopravvissuto perché il consenso del popolo napoletano mi ha sostenuto».

 

Per due mesi dopo la sentenza sulla Severino non hai potuto mettere piede in ufficio. Un dramma?

«Sono stato costretto a fare il sindaco in mezzo ad una strada ma è stata la svolta del mio mandato, una fortuna».

 

Stavi per gettare la spugna?

«Nemmeno per un secondo. Di fronte a quella incredibile ingiustizia, i cittadini mi fermavano per incoraggiarmi. Di destra, di sinistra, di centro».

 

Nessuno che gridasse: «Vattene via»?

«Nemmeno uno. Hanno percepito una ingiustizia».

 

Hai criticato la magistratura di cui eri orgoglioso!

«Ti stupisce? Sono sempre stato un uomo libero».

DE MAGISTRISDE MAGISTRIS

 

Ti eri guadagnato il soprannome «Giggino 'a manetta»!

«Non ci sono santuari di verità in questo Paese. Un consistente pezzo di magistratura agisce a tutela di poteri riconoscibili. I magistrati sono come tutti gli italiani: buoni o cattivi, non migliori degli altri».

 

Lo pensavi anche prima?

«Sempre».

 

Non ci credo.

«Sono figlio di magistrati, orgogliosamente magistrato: ma da sempre contro le corporazioni con pretesa di infallibilità, i capi procura che insabbiavano per presunte ragioni superiori. Quando indagavo sulla Basilicata, Alfano mi ha trasferito dieci giorni prima che chiudessi la sentenza».

LUIGI DE MAGISTRIS BACIA L AMPOLLA CON IL  SANGUE DI SAN GENNAROLUIGI DE MAGISTRIS BACIA L AMPOLLA CON IL SANGUE DI SAN GENNARO

 

Ti sei mai sentito nella Casta togata?

«L'appartenenza a una Casta per me non è mai stato un valore».

 

Come mai?

«Ho rivissuto da sindaco sospeso, ciò che io avevo visto dieci anni prima con l'insabbiamento o lo scippo delle inchieste. La vicenda Guidi pare una fotocopia delle mie indagini».

 

Analogie?

«C'era allora, e c'è oggi, una commistione tra i centri del potere economico e le istituzioni. C'era, e c'è, un incredibile condizionamento sulla politica, una resa di chi dovrebbe essere apparato di controllo».

 

luigi de magistris raccoglie l'immondizia di notteluigi de magistris raccoglie l'immondizia di notte

E cosa cambia?

«Poco o nulla: anzi, gli interessi in gioco sono più forti di prima, le leggi di Renzi aiutano i gruppi di pressione».

 

Usi addirittura la parola «colluso».

«È un ragionamento politico più che giudiziario».

 

A cosa ti riferisci?

«Renzi dice: mi indagano io però sblocco le opere».

 

È il suo punto di verità.

«Gli rispondo: sì, ma come le hai sbloccate?»

luigi de magistris raccoglie l'immondizia di notte 4luigi de magistris raccoglie l'immondizia di notte 4

 

Cioè?

«La mafia sblocca le opere e si presenta con un' aura di efficientismo. Anche i corrotti sbloccano quando pagano le mazzette per avere i permessi. "Oliano", cioè rendono rapida una procedura complessa».

 

Si realizzano progetti senza scorciatoie?

«Devi avere una grande forza e una connessione forte con la tua gente. Noi a Napoli abbiamo valorizzato il capitale umano, detto no a privatizzazioni selvagge. Abbiamo fatto, invece, pubblicizzazioni dal basso come all'Abc, Acqua bene comune, la municipalizzata tornata pubblica».

luigi de magistris fa visita a una scuolaluigi de magistris fa visita a una scuola

 

E quanto è costato?

«Nulla. Abbiamo risparmiato, semmai».

 

Come?

«Cancellando tutte le consulenze miliardarie, sia lì, sia in tutto il comune».

 

Sei contro le imprese?

«Per nulla. Tenere fuori "i prenditori" dà fiato agli imprenditori veri, che fanno senza corrompere».

 

Renzi è un liberale?

«È liberista: ma di liberale non ha nulla».

 

Non siete amici.

«Lo Sblocca Italia, non solo per Tempa Rossa, è il primo nemico di ogni principio liberale, una legge accentratrice e illiberale».

de magistris chiusura campagna elettoralede magistris chiusura campagna elettorale

 

Facciamo un esempio.

«Uno che mi riguarda da vicino. L'articolo 33 su Bagnoli».

 

Cosa ha che non va?

«Rende possibile il commissariamento del municipio, cerca di realizzare l'esproprio delle competenze, favorisce la commissione tra politici nazionali e soggetti privati scelti in modo arbitrario dal potere, cioè dal governo».

 

Sei per il pubblico a tutti i costi?

«Sono per superare la contrapposizione ideologica pubblico-privato, parto dal concetto di bene comune. A Napoli, nel settore del turismo i privati fanno tutto. Altro dato: Aprono due bed & breakfast a settimana. È la città che nel turismo quest' anno cresce di più, tutto esaurito».

luigi de magistris attore in una mini fiction 5luigi de magistris attore in una mini fiction 5

 

Se il privato lavora con te è virtuoso, se lavora con Renzi è oscuro?

«Con noi lavora alla luce del sole, procedure trasparenti, bandi di gara. Con il governo si appalta senza concorso in maniera discrezionale».

 

Dimmi una cosa che il pubblico fa meglio del privato a Napoli.

«Oltre le municipalizzate? Gli asili. E poi la riappropriazione degli Spazi pubblici, come per l'ex manicomio. Il nostro è un nuovo modo di fare politica sul modello della Polis greca, con decisioni condivise e partecipate».

italsider bagnoli italsider bagnoli

 

A livello nazionale è più difficile.

«Renzi fa politica di concentrazione e di monopolio discrezionale, soffoca l' autonomia: per questo non è liberale».

 

Ma per favorire chi?

«I soliti noti. A Napoli - per esempio - i grandi costruttori della città. A Bagnoli Caltagirone e Finmeccanica».

 

Perché?

«La primogenitura del nostro conflitto è questo: a dicembre 2013 emette l' ordinanza chi-inquina-paga: 270 milioni per bonificare le aree inquinate, a carico di due soggetti».

 

Quali?

italsider bagnoli italsider bagnoli

«Fintecna, società riconconducibile a Depositi e prestiti e Cementir, gruppo Caltagirone. Con l' articolo 33 il governo ha provato a sovvertire questa decisione».

 

Un caso locale?

«Bagnoli è una questione nazionale. Non a caso Renzi è stato contestato qui la settimana scorsa».

 

Possono essere episodi?

«Vedo che il premier gira in elicottero o in aereo, si tiene lontano dai cittadini, mostra paura».

 

Le contestazioni di Napoli sono state anche violente. Il sindaco non le condanna?

Bagnoli Bagnoli

«Sono non violento, non apprezzo questi gesti. Nessuno può ipotizzare che io sia favorevole alla violenza e nemmeno lontano istigatore…»

 

C'è un però?

«Esistono molte forme di violenza. Quando Renzi espropria la città di Napoli con l' articolo 33 realizza un episodio di violenza istituzionale».

 

Lo dici solo dopo gli scontri?

«L'ho detto un anno fa. Questo esproprio di competenze è un corpo di reato è un abuso di potere. La stesso che in Basilicata, sul petrolio: questo governo, saltando anche il parlamento, vuole imporre agli enti locali e ai cittadini la sua volontà».

 

Perché?

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«Procede a colpi di fiducia. Non si consulta con nessuno. Esalta come un valore il disprezzo per ogni livello di controllo democratico. E il nuovo stile dei tempi».

 

Quale?

«Una commistione mai vista attraverso legge ordinaria tra presunto interesse pubblico e ben individuati interessi privati. Abbiamo costretto il governo democraticamente alla bonifica dei territori inquinati: ma non l' ha fatta».

 

E quando riuscite a parlare cosa vi dite?

«Non dico privatamente, ma come sindaco, non riesco da due anni».

 

pier luigi   boschipier luigi boschi

Ma se è venuto in città la settimana scorsa!

«Non ha ritenuto di dedicarmi un minuto. Firmando il protocollo ho capito perché».

 

In che senso?

«L' articolo che ci riguarda so non è stato scritto a palazzo Chigi ma da menti raffinatissime».

 

Questa accusa è grave, va argomentata.

«Non parlo da poliziotto. Ma chi ha scritto quel testo sa come far rientrare dalla finestra quel che è uscito dalla porta. Conosce l'arte di inserire virgole che cambiano il senso della sovranità, articoli che favoriscono questo o quello».

 

Ma Renzi è di destra o di sinistra?

RENZI VERDINIRENZI VERDINI

«Sicuramente non di sinistra. Certi ambienti economici hanno puntato su un affabulatore molto bravo mediaticamente. Un piazzista della politica».

 

Perché?

«È stato scelto in modo scientifico. Più che rottamatore è un saldatore tra gruppi di interesse: non ha legittimazione popolare».

 

E le Europee?

«Non in Parlamento. Berlusconi la legittimazione l' ha avuta, tre volte! Noi sindaci siamo eletti. Ma lui? A chi risponde? Ai poteri forti di sicuro. Boschi e dintorni…»

 

VERDINI RENZIVERDINI RENZI

È una battuta?

«Un fatto: ha una classe dirigente fragile. Senza Verdini Renzi non ha i numeri».