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Carlo Tarallo per Dagospia
de magistris chiusura campagna elettorale
Non riesce a trattenersi, Luigi De Magistris. Il sindaco di Napoli fiuta l’aria di crisi attorno al governo guidato da Matteo Renzi, che sta per ri-cadere tra le braccia di Silvio Berlusconi, e attacca il premier-sbruffone con una vera e propria filippica. C’è di tutto: dal Mezzogiorno abbandonato dal Governo alle cricche, dalla scelta di Salvo Nastasi (segnalato in vacanza in Sicilia) come commissario a Bagnoli al Jobs-Act allo Sblocca Italia, definito “sblocca mafie e corruzioni” nel post su facebook del sindaco di Napoli, che in poche ore ha fatto già gridare allo scandalo tanti napo-Piddini, che pure non sanno che pesci pigliare di fronte alle evidenti contraddizioni del governo guidato dal “loro” leader di partito. Napoli città “de-renzizzata”, annuncia Giggino ’a Manetta attraverso un intervento destinato a scatenare polemiche a go-go.
Napoli Città Derenzizzata, questo il titolo di un attacco di una violenza inaudita sferrato dal sindaco di Napoli al Presidente del Consiglio e leader del Pd. “Voglio premettere - esordisce Giggino - che ho rispetto per il Presidente del Consiglio e per il Governo, Istituzioni previste dalla Costituzione Repubblicana. La riflessione che intendo fare é Politica.. Assistiamo con il Governo Renzi ad una consolidata e preoccupante involuzione antidemocratica, un'accelerazione fortemente autoritaria dell'assetto istituzionale, tutta di stampo liberista. Contro le autonomie ed a favore di un centralismo anti libertario”.
“Premier non eletto - infierisce De Magistris - nominato dalla casta. Uso bulimico ed abnorme, in violazione della Costituzione, dei decreti legge e del ricorso alla fiducia. Ribaltamento eversivo della Costituzione con l'utilizzo della legislazione ordinaria, a colpi di maggioranza. Attacco al diritto al lavoro con il jobs act, riduzione di diritti e dignità delle lavoratrici e dei lavoratori. Smantellamento della scuola pubblica. Lottizzazione dei servizi pubblici e di interesse pubblico”.
Ecco l’attacco allo “Sblocca-Italia”: “Via libera con lo Sblocca Italia (rectius, sblocca affari, mafie e corruzioni) al massacro del Paese: faraoniche opere pubbliche, trivellazioni, inceneritori, commissariamenti di interi pezzi di territorio. Privatizzazioni di patrimonio, beni, servizi.
La bellezza del nostro Paese svenduta al mercato di lobby, cricche e mafie. Vogliono mettere sul mercato liberista anche corpi ed anime. Il respingimento dei diversi e degli ultimi, considerati scarti del liberismo consumistico. Tagli ai servizi per i cittadini attraverso i tagli ai Comuni. Tanto altro ancora nella rottamazione dei diritti, della Costituzione, dell'Italia. Non ha rottamato il sistema politico - azzanna il sindaco di Napoli - sta rottamando Costituzione e Paese. Mafia Capitale, inchieste Expo, Opere pubbliche indagine Firenze, Venezia Mose e altro: tutto nell'era renziana. Mi sembra un saldatore, più che un rottamatore!”.
Poi, l’affondo sulle solite promesse per il Sud: “Siamo stanchi - randella Giggino - delle lezioni propagandistiche sul Sud, fatte di superficialità ed approssimazione, basta discriminazioni. Non vogliamo aiuti, solo condotte di giustizia. Noi pensiamo che la liberazione definitiva delle nostre terre giunga da un processo di liberazione messo in atto dai nostri popoli con l'uso collettivo della nostra comunità”.
De Magistris si concentra su Bagnoli e sulla scelta di Salvo Nastasi come commissario. Parole destinate a scatenare una vera e propria bufera: “A Bagnoli, ora, Renzi, dopo anni ed anni di omissioni, sprechi, affari e crimini, quando abbiamo finalmente messo in campo l'azione di rilancio di Bagnoli smascherando anche gli autori dei disastri del passato, invece di dare alla città le risorse per la bonifica, dovere di Stato trattandosi di un SIN (Sito di Interesse Nazionale ), ha deciso di commissariare.
Vuole mettere - attacca De Magistris - le mani sulla città con le stesse logiche di potere che hanno distrutto parte del nostro Paese. A Napoli non comandano più le segreterie del sistema partitocratico, le cricche, i patti masso-mafiosi, le lobby. Vogliono aggirare la nostra autonomia e la nostra esperienza colpendoci dall'alto. Vi abbiamo scoperto”.
Ma Giggino non si arrende e dichiara guerra a Renzi: “Volete occupare – dice - con violenza di Stato e con poteri speciali - la nostra terra e affidarla a mani sbagliate. Di fronte alla violazione della Costituzione, all'occupazione violenta del territorio, all'abuso della legge, all'uso illegittimo del diritto, alle derive autoritarie, c'è un unico rimedio: ora e sempre Resistenza Sarebbe un delitto morale non resistere. Ecco perché la nostra Città si proclama Derenzizzata”.
Il benvenuto a Nastasi è pronto: “Perché siamo per la democrazia - promette De Magistris - per la diffusione del potere, per la distribuzione del denaro, per la lotta alle disuguaglianze, per la giustizia, per il Popolo. Resisteremo ricorrendo alla giustizia costituzionale, ordinaria ed amministrativa. Resisteremo con il referendum. Resisteremo con la disobbedienza civile. Resisteremo nelle piazze, nelle strade e nei vicoli della nostra Città. Resisteremo con la lotta politica. Resisteremo con la fantasia e la creatività di cui siamo capaci”.
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