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Estratto di Cristiana Mangani per "il Messaggero"
Vera priorità del gruppo di mercenari russi Wagner è destabilizzare: un elemento, questo, sul quale sembrano essere tutti d'accordo, intelligence ed esperti di geopolitica. La loro presenza in Libia, con circa duemila uomini, ha l'obiettivo principale di ritardare quanto più possibile la nascita di un governo unificato, regolarmente eletto dal popolo.
In tutti questi anni gli uomini al comando dell'oligarca Evgenij Prigozhin hanno garantito il loro appoggio al generale Khalifa Haftar, signore assoluto della Cirenaica, nell'est del Paese. Ed è proprio da lì che ora sta partendo il maggior numero di migranti in arrivo sulle coste italiane. Da Derna, da Tobruk, dai porti che il feldmaresciallo aveva monitorato e controllato fino a qualche tempo fa e che ora, invece, sta gestendo "per fare soldi".
KHALIFA HAFTAR SI AUTOPROCLAMA LEADER DELLA LIBIA 1
Ma chi spinge per alimentare le partenze? Chi muove il traffico di migranti? Gli 007 ritengono che nulla potrebbe avvenire in quei territori senza il consenso di Haftar. E l'incremento di circa l'80 per cento di partenze sia dovuto essenzialmente alla necessità del generale "di fare cassa".
Sebbene non venga detto apertamente, a tirare le fila del traffico di esseri umani ci sarebbe ora uno dei figli dell'uomo forte della Cirenaica che, oltre ai flussi dei migranti gestirebbe anche il commercio illegale di oro, droga, benzina. Gli uomini della Wagner stanno in zona per trarre i loro benefici dai giacimenti petroliferi, e non è nelle loro tasche che arrivano i guadagni milionari delle partenze illegali.
La situazione libica, però, non sembra preoccupare troppo l'Italia, perché qualcosa di nuovo è avvenuto negli ultimi mesi: Haftar ha ripreso a comunicare con il primo ministro del governo di Tripoli, Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh.
E questo grazie all'accordo trovato per la nomina di Farhat Bengdara al vertice della National Oil corporation, una candidatura che il generale ha molto caldeggiato. Una vera rivoluzione in una delle più importanti istituzioni libiche insieme alla Banca Centrale. Secondo alcuni analisti, la decisione sarebbe avvenuta durante un incontro tra un consigliere del premier Dbeibeh (probabilmente un cugino) e il figlio di Haftar, Saddam, negli Emirati Arabi Uniti.
L'avvicinamento è considerato un buon segno per la stabilità del Paese. Ed è servito anche a isolare Fathi Bashagha, ex ministro degli interni del governo di al Sarraj, che si era candidato al governo della Libia. […]
MIGRANTI - BARCONE ALLA DERIVA IN LIBIAMIGRANTI IN UN CAMPO DI DETENZIONE IN LIBIAnaufragio barchino migranti acque libiche 1naufragio barchino migranti acque libiche 3
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