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1. NIRENSTEIN, LA SCELTA DI ISRAELE SARÀ AMBASCIATORE IN ITALIA
Gabriele Isman per "la Repubblica"
WALTER VELTRONI AMBASCIATORE NOAR GILAN FIAMMA NIRENSTEIN
Fiamma Nirenstein designata nuovo ambasciatore d' Israele in Italia. A dare la notizia è stato lo stesso primo ministro Benyamin Netanyahu: «Sono convinto - ha detto - che Nirenstein avrà successo nel rendere più profonde le relazioni tra Israele e Italia, un Paese nostro stretto amico».
Fiamma Nirenstein - che ha ricevuto la proposta direttamente da Netanyahu una settimana fa - si dice pronta a rinunciare alla cittadinanza italiana. Quella della scrittrice e giornalista 70enne - direttore tra il 1993 e il 1994 dell' istituto italiano di Cultura a Tel Aviv, parlamentare Pdl nella scorsa legislatura fino alla vicepresidenza della commissione Esteri, inserita nel giugno 2011 dal Jerusalem Post nella lista dei 50 ebrei più influenti al mondo
FIAMMA NIRENSTEIN ROSA CALIPARI
È però soltanto una designazione per quella che sarebbe la prima volta di una donna italiana come ambasciatrice d' Israele: nonostante Wikipedia ieri sera la indicasse già come ambasciatrice israeliana in Italia, per la ratifica della nomina occorre un parere positivo del comitato interno dell' esecutivo e poi del governo.
Considerando che Netanyahu alla Knesset, il parlamento di Gerusalemme, ha un solo voto di maggioranza, il percorso presenta delle complessità.
FIAMMA NIRENSTEIN FRANCO FRATTINI
Le reazioni a Roma non si sono fatte attendere: il rabbino capo della Capitale Riccardo Di Segni e il presidente della comunità ebraica Ruth Dureghello non commentano la designazione.
Fabio Perugia, portavoce della stessa comunità, dice: «Ci attendiamo che Nirenstein venga a riferire al nostro Consiglio dov' è stata eletta due mesi fa». Alle elezioni di giugno la lista di cui era capolista, "Per Israele" aveva ottenuto il 22,95% dei voti, arrivando seconda dietro a "Israele siamo noi" guidata proprio da Ruth Dureghello che era arrivata al 44,08.
AMBASCIATORE NOAR GILAN FIAMMA NIRENSTEIN
Nella giunta formata dalla prima donna presidente della comunità romana la Nirenstein non aveva voluto alcun incarico. Secondo Haaretz, il principale quotidiano israeliano, il suo mandato potrebbe avere inizio nel 2016: a Roma sostituirebbe Naor Gilon, l'ambasciatore in carica dal 2011 che, tra i vari impegni, sta anche preparando la visita in Italia il 2 e il 3 settembre di Reuven Rivlin, il Capo dello Stato d' Israele.
Nella seconda giornata della visita, Rivlin visiterà anche il Tempio maggiore di Roma. Ad accompagnarlo ci sarà ancora Gilon.
2. FIAMMA NIRENSTEIN SARÀ AMBASCIATRICE D' ISRAELE IN ITALIA
Maurizio Caprara per "il Corriere"
Diplomatica per natura non lo è mai stata, ma in sintonia con il conservatore Benjamin Netanyahu e profondamente, entusiasticamente e orgogliosamente sionista lo è. Fiamma Nirenstein, giornalista, già deputata del Popolo della libertà e vicepresidente della commissione Esteri della Camera, sarà il prossimo ambasciatore d' Israele a Roma.
«Sono commossa e felice, si tratterà della continuazione del lavoro di una vita», diceva ieri sera al telefono dopo aver avuto conferma della designazione quando è scesa dall' aereo partito dall' Italia per portarla Tel Aviv, tappa necessaria per raggiungere la casa di Gilo, Gerusalemme, affacciata su una bella vallata.
La sua intesa con Netanyahu deve essere stata avvantaggiata dal fatto che nessuno dei due ha gran che a che fare con certe cautele e certi giri di frasi della diplomazia: due temperamenti pugnaci, propensi alla lotta più che al negoziato.
«Amo tanto anche l' Italia, il mio Paese natale, ma penso che oggi come oggi combattere contro la diffamazione di Israele e per l' esaltazione del suo magnifico attaccamento alla democrazia, benché circondato da nemici, sia il compito primario di ogni ebreo», ci diceva ieri sera Fiamma Nirenstein.
RAFFAELE DUDU LA CAPRIA FIAMMA NIRENSTEIN
Più o meno negli stessi momenti il premier Netanyahu faceva diffondere una nota nella quale elencava tra i suoi titoli innanzitutto l' essere stata componente del Parlamento italiano, di Amici europei d' Israele e fondatrice di Iniziativa amici di Israele nonché l' essere stata eletta nel 2011 presidente del Consiglio Internazionale dei Parlamentari ebrei.
Fu un' elezione all' unanimità. A Montecitorio e dintorni di lei si ricorda di più la sua convergenza con Gianfranco Fini, cominciata quando il fondatore di Alleanza nazionale per distanziarsi dalle origini missine con radici nel fascismo preparò la prima visita in Israele.
FIAMMA NIRENSTEIN ALAIN ELKANN
Si ricordano i suoi scontri dialettici con Massimo D' Alema che a sinistra ha sempre avuto ottimi rapporti con i palestinesi e la convergenza con Franco Frattini, diventato come Fini e come D' Alema ministro degli Esteri. Il periodo dell' avvicinarsi di Fini a Gerusalemme porta alla mente che allora Israele aveva un altro ambasciatore dai modi essenziali e tutt' altro che blandi: Ehud Gol.
Il non appartenere agli organici della diplomazia, l' avere una doppia cittadinanza (l' israeliana l' ha presa nel maggio 2013), l' essere stata parlamentare di una parte politica sono caratteristiche non indifferenti nel curriculum della fiorentina Fiamma Nirenstein.
Il percorso tra la designazione e la nomina non è ancora completato, tuttora Israele è rappresentata in Italia dall' ambasciatore Naor Gilon, sarebbe inusuale se la scelta resa nota ieri non accendesse anche discussioni. Per il carattere della designata alla successione è difficile considerarle un dramma.
Fiamma Nirenstein non ha mai nascosto le sue posizioni da inviata e corrispondente da Gerusalemme per La Stampa , Il Giornale e da collaboratrice di Panorama . La sua attività più interna alla diplomazia è stata quella di direttore dell' Istituto italiano di cultura a Tel Aviv, nomina che spetta al ministero degli Esteri.
Netanyahu ieri ha fatto sapere di essere stato «colpito dal suo talento» e ha dichiarato: «Sono convinto che Fiamma Nirenstein porterà con sé nel ruolo la sua considerevole esperienza politica e diplomatica e avrà successo nell' approfondire le relazioni tra Israele e Italia».
GIANNI ALEMANNO FIAMMA NIRENSTEIN
Lei, nel frattempo, non dimenticava il nonno polacco deportato nei campi di sterminio come gran parte della sua famiglia e le persecuzioni che avevano colpito la parte italiana dei familiari: «Penso a quello che hanno passato i miei nonni, in questo momento penso anche a loro».
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