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Aldo Busi per www.altriabusi.it
Desidero completare, si fa per dire, un mio pensiero giuridico a proposito di minori. Quando affermo che l'età del consenso sessuale deve essere abbassata a quattordici anni come in ogni Paese civile, affermo al contempo due cose ed entrambe hanno a che fare con la tutela della salute del minore.
La prima, per quanto utopica in un Paese barbaro, autolesionista e incivile come l'Italia, è meramente l'equivalente di una pezza non del tutto posticcia su un buco incolmabile se non con un cambio di mentalità : poiché né la scuola né la famiglia danno informazioni utili, pragmatiche e laiche sulla sessualità e sulla profilassi necessaria sia a non contrarre malattie veneree sia a non restare incinta e, se sì, sul diritto, ancora troppo problematico con sempre più incoscienti medici obiettori di coscienza, all'aborto, sarebbe conseguente che i minori potessero almeno contare su un presidio medico in ogni città e paese al quale rivolgersi liberamente senza fare affidamento su insegnanti e genitori o non tenutivi o assenti o impreparati o comunemente reticenti per ignoranza accomodatasi su un'ipocrisia innata di matrice clericale.
La seconda è del tutto restrittiva: se da un lato dai quattordici anni in su chiunque può avere rapporti sessuali con chiunque a prescindere dalla sua età , gratuiti o, occasionalmente, a pagamento o in cambio di favori e sperando che interessati non siano e dando per scontato che non vi sia forzato - nemmeno l'adulto, se è per questo -, dall'altra (come in Spagna, in Austria, in Francia, in Germania, in diversi Paesi del Sudamerica eccetera) il divieto per i minori di diciotto anni di entrare in club del sesso quali bordelli, saune gay e miste, privé, discoteche con dark-room dove la promiscuità è pari al rischio dermatologico, deve essere categorico.
Quanto alla mia idea di prostituzione, che deve essere libera e tutelata dallo Stato come qualsiasi altro lavoro, né maschio né femmina dovrebbe poterla esercitare in modo professionale e continuativo prima di aver compiuto 21 anni e, se contravvenisse, tanto maggiore dovrebbe essere la pena per il cliente.
Tralascio di dire che cosa farei io sulla pubblica piazza a quei papponi a capo di tratta di ragazze schiavizzate indifferentemente che abbiano sedici anni o ventisei e ai loro clienti: almeno quanto farei a quegli organi istituzionali che girano la testa dall'altra parte.
Superfluo che mi dilunghi con dettagli macabri su cosa farei poi all'adulto che si accompagni in modo penetrativo con un bambino, e specifico penetrativo in modo attivo e passivo, vuoi con dita vuoi con lingua vuoi con organo sessuale, perché, con l'apice dell'isteria collettiva toccato, io e milioni e milioni di persone sane e gentili e amorevoli e responsabili possano tornare ad accarezzare e ad abbracciare un bimbo di slancio per dare e trarre gioia, per proteggere e sentirsene protetti, per far sentire e sentirsi meno soli come da che mondo è mondo, perché a causa di pochi veri pedofili che continuano a indicare capri espiatori per distrarre l'attenzione da sé, la vita affettiva, intellettuale e politica è diventata dalla radice un inferno per tutti.
Detto questo, un uomo dai quarant'anni in su che ricerchi un rapporto sessuale con una persona inferiore ai ventun anni d'ora in poi sarà definito semplicemente un balordo.
L'ARTICOLO DI BUSI SUL "FATTO"
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-travaglio-legge-lintervento-di-busi-su-ruby-gate-spero-ardentemente-che-il-processo-45090.htm
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