DISC-ORSI PADANI - LA NOTIZIA DELL’ARRESTO DELL’AD DI FINMECCANICA GETTA NEL PANICO LA LEGA DEI MARONIANI - UN SMS CHE CIRCOLA IN VIA BELLERIO: “SIAMO FINITI, PREPARIAMOCI AL MASSACRO” - SULLA NOMINA DI ORSI C’È SICURAMENTE IL MARCHIO PADANO, MA ADESSO IL PARTITO DEL PO VUOLE RESTARNE FUORI - BOSSI HA PREANNUNCIATO: “SE MARONI PERDE, SI CAMBIA SEGRETARIO”, E GIÀ SAREBBE PRONTO A TORNARE IN CAMPO…

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Davide Vecchi per il "Fatto quotidiano"

Le manette ai polsi di Giuseppe Orsi svegliano Roberto Maroni all'alba e scuotono il quartier generale della Lega in via Bellerio. "Siamo finiti, prepariamoci al massacro", è il primo sms che circola già alle 7.45 tra amici ed esponenti del Carroccio. Del resto sulla nomina dell'amministratore delegato di Finmeccanica c'è il timbro della Lega. Su quella poltrona Umberto Bossi voleva far sedere Roberto Castelli, poi nel partito l'hanno portato a scegliere un uomo del territorio, Varese.

La sua nomina fu accolta con le grancasse del Nord. La Padania il 3 dicembre ospitava un intervento entusiasta di Dario Galli, membro del cda Finmeccanica nonché presidente leghista della Provincia di Varese, nei confronti di Orsi. Difficile dunque prendere le distanze. Ma in campagna elettorale nulla è impossibile. La linea difensiva prende forma verso le 9: "Non devono tirarci in mezzo, ci giochiamo tutto".

Sicuramente si gioca tutto Roberto Maroni. Il candidato governatore della Lombardia sa che se perde contro Umberto Ambrosoli sarà costretto a lasciare anche la segreteria del partito, conquistata neanche un anno fa. Bossi ha parlato chiaramente: "Se perde si cambia segretario", ha detto in un'intervista a Repubblica dicendosi pronto a riprendere le redini del Movimento e a candidarsi al congresso del dopo Maroni. I nemici dell'ex titolare del Viminale già si sfregano le mani.

"Baffetto non ha più neanche l'immunità", suonano gli sms dei bossiani. E anche tra le strette fila dei fedelissimi qualcuno a Varese annusa la sconfitta: "si parla di tangenti per cifre enormi, la Lega è estranea da tutto, ma è da ipocriti far finta di non sapere che il sistema deve essere oleato", ammette pragmatico uno degli uomini forti nell'Insubria maroniana.

Solo dopo le 15, diverse telefonate e una riunione abbozzata in via Bellerio, il segretario prende le distanze: "Ho sentito insinuazioni su un presunto coinvolgimento della Lega in questa vicenda. Come è già accaduto un anno fa, chi fa queste insinuazioni ne risponderà in sede civile e penale. La Lega non c'entra nulla".

Lo ripete anche all'incontro pubblico del pomeriggio, quando garantisce continuità all'assessorato regionale della Sanità in caso di una sua vittoria: "Un'eccellenza che va continuata e migliorata", dice. Poche ore dopo Roberto Formigoni è indagato (anche) per associazione a delinquere per lo scandalo Maugeri. L'eccellenza.

Non è giornata. La preoccupazione è e rimane Orsi. Maroni ripete come un mantra che nessun politico del Carroccio è indagato e minaccia: chi accosta il partito alla vicenda sarà querelato. Fino a pochi giorni fa Maroni accusava Pier Luigi Bersani e il Pd di essere "responsabili della disastrosa gestione" del Monte dei Paschi. Eppure neanche Bersani è indagato. Ma certo tra dieci giorni ci sono le elezioni. E Maroni si gioca tutto.

 

GIUSEPPE ORSI IN AUTO VERSO IL CARCERE jpegMARONI CON LA SCOPA SUL PALCO DI BERGAMO ALLA SERATA DELL ORGOGLIO PADANO jpegLOGO AGUSTA WESTLANDELICOTTERO AGUSTA WESTLAND AW ELICOTTERO AGUSTA WESTLAND Formigoni in giacca rossa, Bossi, Schifani, Mauro