ursula von der leyen giorgia meloni

UNA VISITA DI CORTESIA - DOMANI, ATTERRANDO A BRUXELLES, GIORGIA MELONI TROVERÀ UN CLIMA MOLTO DIVERSO DA QUELLO CHE ACCOGLIEVA MARIO DRAGHI. TRA UN SALAMELECCO E L’ALTRO, LA DUCETTA NON OTTERRÀ NIENTE DI PIÙ DI QUELLO CHE HA OTTENUTO A SUO TEMPO MARIOPIO (I FONDI PER L’ENERGIA). ALTRO CHE SCOSTAMENTO DI BILANCIO E ALZARE IL DEFICIT DAL 3,9% AL 4,5 - AL SUO FIANCO AVRÀ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FRANCESCO TALÒ, ANCORA IMBUFALITO DOPO LA NOMINA DI LUCA FERRARI - ANCHE LA SCELTA A CAPO DI GABINETTO DI PALAZZO CHIGI DI GAETANO CAPUTI NON È STATA UNA MOSSA AZZECCATA…

DAGOREPORT

MARIO DRAGHI E GIORGIA MELONI

Domani, atterrando a Bruxelles, Giorgia Meloni troverà un clima molto diverso da quello che accoglieva Mario Draghi. Tra un salamelecco e l’altro, la Ducetta non otterrà niente di più di quello che ha ottenuto a suo tempo Maiopio(i fondi per l’energia). Altro che scostamento di bilancio e alzare il deficit dal 3,9% al 4,5: ci sara da discutere con i tedeschi e i paesi frugali del famigerato patto di stabilità.

 

Al suo fianco avrà il suo consigliere diplomatico, Francesco Talò, ancora imbufalito perché “Io sono Giorgia” ha nominato sherpa per G7 e G20 Luca Ferrari, attualmente ambasciatore in Cina (pare su suggerimento di Giulio Terzi di Sant’Agata). E Talò si è sentito demansionato.

Francesco Maria Talo.

 

Anche la nomina a capo di gabinetto di Palazzo Chigi di Gaetano Caputi non è stata una mossa azzeccata. E’ un grand commis svezzato dall’allora potentissimo direttore generale del Mef Vincenzo Fortunato, poi è entrato nello staff dell’ex ministro del Mef Giulio Tremonti (che lo chiama tre volte al giorno), infine nell’aprile 2011 venne chiamato da un altro tremontiano doc, Giuseppe Vegas, alla Consob.

GAETANO CAPUTI