DIMENTICATE JAMES BOND: I SERVIZI SEGRETI INGLESI SONO UN COLABRODO! - DOPO IL RITIRO DELLE TRUPPE AMERICANE DALL'AFGHANISTAN, DAGLI ARCHIVI DEGLI 007 BRITANNICI SONO STATI PUBBLICATI PER ERRORE DEI DOSSIER TOP SECRET. UNA "SVISTA" CHE HA MESSO IN PERICOLO LE FONTI AFGHANE DELL'INTELLIGENCE - E COSÌ, IL REGNO UNITO HA DOVUTO ORGANIZZARE UN PIANO SEGRETO PER METTERE AL SICURO LE PERSONE CHE POTEVANO FINIRE NEL MIRINO DEI TALEBANI. IL COSTO? 7 MILIARDI - LA NOTIZIA DELLA FIGURACCIA E' STATA NASCOSTA PER ANNI DAL GOVERNO INGLESE

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(ANSA) - Si allargano ulteriormente le polemiche nel Regno Unito sullo scandalo delle rivelazioni emerse questa settimana a scoppio ritardato di un "piano segreto" che Londra è stata costretta a mettere in atto per cercare di mettere al sicuro migliaia di ex collaboratori del contingente occidentale in Afghanistan:

persone ritrovatesi esposte al timore di una vendetta dei Talebani, tornati al potere a Kabul dopo il ritiro di Usa e alleati, a causa d'una imbarazzante fuga di dati sensibili - avvenuta "per errore", a quanto pare - dagli archivi del ministero della Difesa britannico.

Il leak, come si è appreso oggi, dopo due anni di censura imposta ai media e d'insabbiamento di parte delle informazioni persino al Parlamento, ha riguardato anche dati relativi a personale in servizio o a riposo delle forze speciali e dei servizi segreti di Sua Maestà. Oltre cento effettivi, in tutto.

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Ultima figuraccia di una vicenda iniziata nel 2022, scoperta nel 2023 e rimasta a lungo coperta grazie a una "super ingiunzione" della magistratura. Chiesta e ottenuta da sir Ben Wallace, titolare della Difesa nell'allora governo conservatore, e mantenuta poi in vigore anche dall'attuale esecutivo laburista di Keir Starmer, fino a una recente sentenza di un giudice d'appello favorevole al ricorso di giornali e tv.

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Una censura che Wallace ha rivendicato come necessaria per ragioni di "sicurezza nazionale", ma su cui Starmer ha chiesto spiegazione al governo precedente. E che comunque non potrà proteggere lo Stato britannico da eventuali azioni legali delle vittime dell'accaduto: tanto più che lo stesso sir Ben ha ammesso di non poter escludere che qualcuno sia stato ucciso o colpito a causa del leak, prima dell'evacuazione organizzata in extremis.

Evacuazione che ha riguardato finora oltre 5000 fra ex collaboratori afgani e loro familiari, a un costo totale stimato in 7 miliardi di sterline. E che ha suscitato oggi anche la replica da Kabul del governo talebano, il quale ha negato di aver fatto "uccidere, arrestare o sorvegliare" nessuno "per le sue azioni passate": a dispetto di voci e sospetti avanzati dalla stampa britannica.

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