kyenge ius soli

IUS SOLI? IUS SÒLA! È FINITA NELLA PALUDE LA NORMA CHE CONCEDE LA CITTADINANZA AI FIGLI DEI MIGRANTI NATI IN ITALIA - ERA STATA APPROVATA ALLA CAMERA NEL 2015 MA ORA VA IN CODA NELL’AGENDA DEL SENATO, BLOCCATA IN COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI - ACCUSE DA SINISTRA: “E’ UNO SCAMBIO DI FAVORI TRA PD E LEGA”

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Giovanna Casadio per “la Repubblica”

 

ius soli cittadinanza italiana agli immigrati ius soli cittadinanza italiana agli immigrati

Doveva essere il fiore all' occhiello del centrosinistra: dare la cittadinanza ai bambini immigrati, nati in Italia o che qui studiano da tanto. Novecentomila all' incirca. Un po' meno alla fine, perché la legge approvata nell' ottobre del 2015 alla Camera, mette alcuni paletti e si chiama infatti "ius soli temperato". Ancora nel nostro paese si è italiani per diritto di sangue: "ius sanguinis". Anche chi è nato in terra italiana quindi, resta straniero. Chi gioca, va a scuola, cresce con i bimbi italiani non è italiano.

 

IUS SOLI IL DIRITTO DI ESSERE ITALIANI IUS SOLI IL DIRITTO DI ESSERE ITALIANI

Da un anno e mezzo, la cittadinanza per i nuovi italiani è ferma al Senato, dove deve avere l' approvazione definitiva. Bloccata in commissione Affari costituzionali. Una commissione cruciale, perché lì dovrebbe sbarcare tutta la discussione sulla riforma elettorale e lì si faranno gli accordi tra le forze politiche, i compromessi, i patti.

 

E di un "patto scellerato" parla la sinistra, convinta che pur di portare a casa la nuova legge elettorale il Pd venda l'anima alla Lega e addio cittadinanza. Loredana De Petris, vendoliana, lo va dicendo da giorni: «La Lega è il migliore alleato del Pd sulla legge elettorale. I dem non possono permettersi di rompere quel patto, ora. Noi chiediamo che la legge sulla cittadinanza esca dalla palude».

 

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Anche il presidente del Senato, Pietro Grasso ha indicato questa strada. Nella conferenza dei capigruppo di martedì scorso ha insistito perché fosse inserita nelle priorità in discussione in questa settimana e nella prossima. Tre mesi fa, dopo manifestazioni e flashmob a Milano a Roma a Palermo di associazioni, comunità di immigrati - a presentare la prima proposta di nuova cittadinanza è stata la comunità di Sant' Egidio 13 anni fa - Grasso, Anna Finocchiaro, adesso ministra per i Rapporti con il Parlamento, e Doris Lo Moro, senatrice dem e relatrice della legge, avevano dato la loro parola: «Sarà il primo provvedimento discusso dopo il referendum costituzionale, quando riprenderà l' attività del Parlamento».

 

SALVINI RENZISALVINI RENZI

È sceso un po' più giù nella classifica: nel calendario di Palazzo Madama ci sono prima i minori non accompagnati, poi il cyberbullismo, infine la cittadinanza. Ma soprattutto circola il sospetto anche anche nella sinistra dem, tanto che Miguel Gotor, bersaniano, denuncia: «Che fine ha fatto la cittadinanza? Nel caso in cui qualcuno avesse pensato a un baratto, magari per ammorbidire la Lega sulla legge elettorale, sarebbe davvero grave. Tutto il Pd si era impegnato a portare a casa la legge sulla cittadinanza». I sospettati sono evidentemente Renzi e i renziani, che vogliano andare a votare presto e hanno bisogno dei leghisti per approvare la nuova legge elettorale dopo la sentenza oggi della Consulta.

 

renzi su chi e salvini su oggirenzi su chi e salvini su oggi

Roberto Calderoli, il vice presidente del Senato e leader leghista, interlocutore del Pd sulla riforma elettorale, ha presentato 8 mila emendamenti contro la legge sulla cittadinanza ai nuovi italiani. Tutta la Lega comunque è sicura che la legge sulla cittadinanza «non va da nessuna parte, basta, chiuso».

Calderoli tuttavia sarebbe pronto a stamparne «milioni di emendamenti, se il provvedimento si affaccia in aula»: ha detto. Però non si affaccerà, ne è piuttosto convinto. Oggi la commissione Affari costituzionali si riunisce al Senato e stabilirà un calendario. Per la verità è senza presidente. Circolano i nomi del renzianissimo Andrea Marcucci, di Vannino Chiti, di Nicola Latorre e di Giorgio Pagliari.