DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
Carlo Tarallo per Dagospia
1- Criminale a chi? Da ieri Stefano Caldoro è una furia. L'ex valium ha perso il tradizionale aplomb? Pare di sì: commentando il decreto sulle compensazioni dei crediti alle imprese, Caldoragistrs ha dato (tra virgolette) del criminale a Mario Monti, che fino a 24 ore prima ammirava e sosteneva a spada tratta, e a tutto il Presepe dei Monti Morenti. "Si sta commettendo un errore, un'ingiustizia e - metto tra virgolette - un crimine": così il Governatore al termine di una giornata in cui tutti (quasi tutti) hanno protestato duramente per l'esclusione di Campania, Lazio, Abruzzo e Calabria dall'obbligatorietà della certificazione e della compensazione dei debiti verso le imprese, in quanto Regioni sottoposte a piani di rientro dal deficit.
E oggi si replica: comunicati, dichiarazioni, ultimatum, stracciamenti di vesti, vestiti e vestitini contro il Governo affamatore del Sud. Tutti (o quasi) compatti. Quasi? Eh già : quasi. Ed è questo quasi che da qualche ora scatena dubbi e perplessità su quanto sta accadendo sotto âo Vesuvio. Prendete la Polverini: anche il Lazio, come la Campania, è escluso dall'obbligo di certificazione.
Ma Sderenata è tranquilla e serena: "Il decreto approvato dal Cdm - commenta placida la Regione Lazio in una nota - attua quanto previsto dalla legge 183/2011 che rendeva obbligatoria la certificazione dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, degli Enti Locali e simili escludendo, da tale obbligo, le Regioni sottoposte a piano di rientro a causa del deficit sanitario. Una tutela, dunque, per le amministrazioni più deboli economicamente che però non ha impedito alla Regione Lazio di diventare una Regione leader in Italia nella certificazione dei crediti pro-soluto".
Ma come: nessuna protesta? Anzi: una tutela? E Monti non è un "criminale", per la Governatrice del Lazio, che è nelle stesse condizioni della Campania? L'affare si ingrossa: un altro a sollevare dubbi è il neuroparlamentare Pd Andrea Cozzolino, leader post-bassoliniano (dunque uno che di deficit della Sanità se ne intende) che twitta così:"L'esclusione dalle compensazioni penalizza le imprese, ma aiuta la Regione. Perché Caldoro protesta e la Polverini no?".
Perché? Ed ecco che tra uno spiffero e l'altro arriva il racconto, da fonte affidabilissima, di quanto è accaduto dalle parti di Palazzo Chigi quando il Governo, su richiesta di Corradino Passera, ha affrontato la questione relativa all'esclusione dall'obbligo di certificazione del credito le Regioni sottoposte ai piani di rientro. Sarebbe stato Vittorio Grilli in persona a spiegare a Passera che modificare questa norma avrebbe rischiato di mandare gambe all'aria il bilancio dello Stato.
E Grilli, per motivare il "no" alla modifica, avrebbe tirato in ballo proprio la Campania. Una Regione dove il debito verso i creditori della Sanità è un buco miliardario di cui non si riesce a calcolare neanche l'entità precisa. Dunque, ha chiarito Grilli, obbligare a certificare i crediti e permettere la compensazione avrebbe costituito un rischio enorme per il bilancio dello Stato.
E allora? "La verità - spiega un addetto ai livori - è che le imprese della Campania sono penalizzate non solo da questo decreto, ma anche dalla scarsa capacità di certificazione dimostrata fino ad ora dalla Regione. Ecco perché la Polverini gode di ciò di cui Caldoro si lamenta: per lei non essere obbligata a certificare è una garanzia di poter proseguire sul percorso già intrapreso. Caldoro invece, pressato dalle imprese creditrici, sta portando avanti una battaglia tutta politica. Si chiama socialismo vittimista, e ci stanno cascando tutti". Tutti? Quasi!
2- Inciucio 1- Campania 0! Manco il tempo di smaltire la sbornia anti-Monti ed ecco che Pd, Pdl e Gruppo Caldoro convocano addirittura una conferenza stampa congiunta per domani! Presenteranno il progetto "Campania zero" i grandi protagonisti dell'inciucione in Regione: i capigruppo dei Banana's (Fulvio Martusciello); dei sinistrati (Peppe Russo) e della Lista Caldoro (Gennaro Salvatore). Astenersi fedelissimi del bipolarismo e antiribaltonisti...
3- Che ci facevano stamattina a Roma in Via Poli Caldoro e l'ex berluscone di ferro Antonio Martusciello? Confabulavano sulla ipotesi di riconferma all'Agcom dell'ex manager di Publitalia, già viceministro del Patonza? Ah saperlo...
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