DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E…
Da "Circo Massimo - Radio Capital"
massimo cacciari a otto e mezzo 2
La vittoria di Bonaccini e la sconfitta di Borgonzoni non stupiscono Massimo Cacciari. "Prima ancora delle sardine, avevo previsto un risultato di questo genere", dice il filosofo a Circo Massimo, su Radio Capital, "È il prodotto di un combinato disposto tra un candidato della Lega assolutamente non competitivo, il presenzialismo eccessivo che ha finto per danneggiare Salvini, e le sardine, che sono state essenziali nel risultato, soprattutto nello spostare voti dei 5 stelle a Bonaccini.
NICOLA ZINGARETTI STEFANO BONACCINI
Tiro un grande sospiro di sollievo, ma il risultato era prevedibile. Speriamo che non si mettano, come è finito infinite volte in passato, a gridare alla vittoria e a dire come siamo bravi. Zingaretti le cose le capisce, sono i suoi stati maggiori che stentano a capirle". Adesso il Pd si avvia a una svolta che, secondo l'ex sindaco di Venezia, "Zingaretti ha in testa fin da quando è diventato segretario. Ma è tutto da vedere se avrà la forza nei confronti degli apparati burocratico-ministeriali che dominano nel partito.
È evidente che ci vuole un'altra forza politica, è evidente che il ringraziamento alle sardine è significativo: Zingaretti spera che cooperino e partecipino al congresso che ha in testa con un ruolo determinante, bisognerà vedere se riuscirà a stabilire regole congressuali tali da permettere alle sardine di svolgere questo ruolo. È tutto ancora da vedere".
A proposito di sardine, per Cacciari "l'ideale sarebbe che dichiarassero di voler fare politica politica, indicassero dei punti di convergenza con il programma che Zingaretti dovrà produrre, e su quello si può pensare a una confluenza o a una federazione. Ma è decisivo che le sardine abbiano un ruolo nel dibattito congressuale, possano partecipare attivamente, votare, e sostenere il segretario, perché se Zingaretti non ha il loro appoggio dubito che potrà affermare la linea che ha in testa. E gli devi offrire spazio politico, incarichi, sennò non ha senso. Ma bisogna vedere se gli altri ci stanno. Io penso, e spero, di sì. ".
BONACCINI MANGIA A UN GIORNO DA PECORABORGONZONI AL SEGGIO
Il governo, invece, per il filosofo "esce rafforzato. Più i 5 stelle sono deboli, più hanno una rappresentanza parlamentare che non ha corrispondenza con il loro peso nel paese, più resteranno aggrappati al governo e a Conte. A questo pnto di tratta di capire se il Pd ha la forza di imporre determinati contenuti e uscire dal cono d'ombra in cui è rimasto finora nell'azione di governo. Il governo", continua, "deve aprire una nuova fase, ma questa nuova fase deve essere targata Pd. Tra pochi mesi ci saranno altre campagne elettorali in cui dubito che Salvini commetterà gli errori che ha commesso in questa, a partire dalla scelta del candidato: è stata una scelta sciagurata quella di una candidata assolutamente non competitiva rispetto all'esperienza e alle capacità di Bonaccini".
matteo salvini paola pellinghelli lucia borgonzonimatteo salvini a bibbiano con lucia borgonzoni 1matteo salvini a bibbiano con lucia borgonzoni 2
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