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“NON HO MAI FATTO NULLA CONTRO IGNAZIO LA RUSSA, SIAMO AMICI DI FAMIGLIA DA 20 ANNI” – ENRICO PAZZALI SI DIFENDE IN UN LUNGO INTERROGATORIO E NEGA CHE LA SUA “EQUALIZE” ABBIA LAVORATO PER I SERVIZI SEGRETI ITALIANI – “L’HACKER CALAMUCCI È UN BUGIARDO CRONICO, CARMINE GALLO VOLEVA SCARICARE SU DI ME LE SUE COLPE” (TANTO È MORTO, NON PUÒ CONTROBATTERE) – “HO FATTO FINTA CHE LA RICHIESTA DI UN REPORT REPUTAZIONALE SU UN CERTO NOMINATIVO VENISSE DA ATTILIO FONTANA O DA LICIA RONZULLI…”

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ENRICO PAZZALI

PAZZALI AI PM, 'EQUALIZE NON HA MAI LAVORATO PER I SERVIZI'

(ANSA) - "Che io sappia Equalize non ha mai fatto dei lavori per i Servizi Segreti italiani". Lo ha messo a verbale Enrico Pazzali in un passaggio del lungo interrogatorio di due giorni fa davanti ai pm di Milano e della Dna, che lo accusano di essere stato al vertice del presunto gruppo di cyber-spie che faceva dossieraggi illegali.  

 

Ampi stralci del verbale depositato riguardano domande sui "rapporti" di Pazzali con vertici istituzionali, delle forze dell'ordine e giudiziari. L'ex presidente di Fondazione Fiera Milano ha descritto la sua conoscenza di alcuni appartenenti dei servizi segreti, facendone i nomi e spiegando che i servizi sapevano dell'esistenza di Equalize, ma ha sostenuto anche che l'agenzia investigativa non ha mai lavorato per loro.   

 

SAMUELE CALAMUCCI CON VINCENZO DE MARZIO NEGLI UFFICI DI EQUALIZE A VIA PATTARI, MILANO

Riguardo alle dichiarazioni di Gallo e Calamucci, contestate in più punti dai pm a Pazzali, l'ex manager ha messo a verbale che Calamucci "è un bugiardo cronico" e che mai chiese a Gallo, che riteneva un collaboratore "fidato", di fare accessi abusivi allo Sdi, come poi invece avrebbe fatto. I pm in più passaggi dell'interrogatorio hanno bollato come "poco credibili" le ricostruzioni di Pazzali.   

 

Sempre i pm hanno chiesto a Pazzali, basandosi su chat, di chiarire il senso di una "richiesta" a Fabio Roia, presidente del Tribunale di Milano. Gli mandò nel 2020 il curriculum di una persona "per avere conferma che non ci fossero criticità", perché "dovevo decidere se dargli l'incarico di amministratore delegato di Fiera Milano".

 

ENRICO PAZZALI ATTILIO FONTANA

Da quanto si è saputo, in quel periodo Fiera Milano era in amministrazione giudiziaria e a proporre l'ad era il socio di maggioranza, ossia Fondazione Fiera con a capo Pazzali. Per ogni nomina, poi, spettava all'autorità giudiziaria milanese fare delle verifiche, attraverso le 'analisi reputazionali'.

 

PAZZALI AI PM SU EQUALIZE: MAI FATTO NIENTE CONTRO LA RUSSA

Estratto dell’articolo di Luigi Ferrarella per il “Corriere della Sera”

 

ignazio la russa enrico pazzali carmine gallo - lapresse

Era sua la società di investigazioni Equalize, ma «non sapevo nulla del metodo di lavoro illegale dei miei collaboratori Carmine Gallo e Samuele Calamucci, solo ora capisco cosa era stato ordito ai miei danni» e che «Gallo non era l’amico intimo e fidato che pensavo, ma voleva scaricare su di me le sue colpe».

 

Controscaricare sul morto Gallo è la linea Maginot dell’ex numero uno di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali. Che, per puntellarla, giura di aver fatto «solo finta che la richiesta» di un report reputazionale su un certo nominativo «venisse da Attilio Fontana» (presidente della Regione) o «da Licia Ronzulli» (senatrice Fi) solo «per mettere fretta a Gallo».

 

SAMUELE CALAMUCCI E VINCENZO DE MARZIO

«Con Ignazio La Russa — si duole poi — da 20 anni siamo amici di famiglia, sono dispiaciuto che sia convinto erroneamente che io avessi dato ai giornalisti notizie su suo figlio. Non ho fatto mai nulla contro»:

 

il 19 maggio 2023, giorno successivo alla vicenda per la quale una ragazza poi per violenza sessuale farà una denuncia del figlio Leonardo La Russa ora da archiviare per i pm, Pazzali afferma che, reduce da un pranzo con Ignazio, al personale che in Equalize testava l’aggregatore di dati «chiesi di inserire alcuni nomi fra cui Geronimo, Leonardo e Ignazio La Russa» per la «natura di “persona esposta politicamente”».

calamucci gallo

 

«Iniziativa personale» definisce quella di aver consigliato a Fontana il poliziotto Ciccio Messina come prefetto di Milano.

 

«Battute tra noi» cataloga i messaggi con il generale GdF Cosimo Di Gesù sui vertici di Terna: «So che il generale conosce il conduttore di Report, ma non so dire se sia in grado di indurlo ad aprire una inchiesta specifica».  […]

informativa agli atti dell indagine equalize sul materiale trovato sul cellulare di enrico pazzali la societa che secondo samuele calamucci collabora con squadra fiore foto today.it enrico pazzali