![donald trump cripto bitcoin](/img/patch/01-2025/donald-trump-cripto-bitcoin-2088056_600_q50.webp)
FLASH! – ALLARME ROSSO PER LE GRANDI BANCHE AMERICANE, GIA’ LATITANTI ALL’INAUGURAZIONE DELLA…
Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”
Ci saranno i reparti mobili e gli artificieri, le squadre speciali e gli esperti delle telecomunicazioni: in tutto 3.200 uomini che si aggiungono ai 2.000 già in servizio a Milano. Forze dell’ordine e soldati per un dispositivo di sicurezza che mira alla protezione totale dell’Expo.
Il piano del Viminale è pronto, stanziati anche i fondi per una spesa che già supera i 90 milioni di euro. Gli ultimi dettagli saranno decisi nelle prossime settimane, al passo con l’avanzamento dei lavori per l’allestimento dei padiglioni. Ma il servizio Ordine Pubblico ha già elaborato le disposizioni del capo della polizia Alessandro Pansa e varato il progetto per la vigilanza dell’evento che per sei mesi metterà l’Italia sotto i riflettori del mondo.
Nessuna segnalazione particolare è arrivata, ma appare evidente come il rischio terrorismo jihadista — proprio per la ribalta internazionale — venga tenuto nella massima considerazione. E proprio prevedendo ogni eventualità — anche le peggiori — sono state modulate le misure.
Varchi e metal detector
Saranno quattro gli accessi pedonali con ben 225 tornelli, sette quelli per i veicoli. Per entrare bisognerà passare sotto i metaldetector, anche vetture e camion saranno sottoposte ai «raggi x» per il rilevamento degli esplosivi e delle apparecchiature metalliche. L’ingresso ai vari padiglioni potrebbe prevedere una serie di controlli straordinari a campione. Da tutta Italia arriveranno di rinforzo 1.300 poliziotti, 700 carabinieri, 600 finanzieri oltre ai 600 militari collocati esclusivamente all’interno dell’area di oltre cinque chilometri quadrati per occuparsi della sorveglianza fissa, in modo particolare durante la notte. Il percorso esterno sarà invece vigilato da 200 uomini per turno (dunque 800 ogni giorno).
I momenti di massima allerta
L’arco di tempo di massima criticità è ritenuto quello tra le 23 e l’1 di notte, quando l’area espositiva chiude e comincia l’accesso dei veicoli per l’approvvigionamento delle merci. Le stime fornite dagli organizzatori parlano di 257 tonnellate di cibo e bevande consumate ogni giorno e 37 tonnellate di rifiuti da portare via ogni notte. Numeri necessari da conoscere proprio per poter regolare il flusso dei camion: la previsione quotidiana prevede la gestione di circa 700 veicoli con picchi che potranno raggiungere addirittura i 1.000.
Il momento più temuto è quello dell’inaugurazione del 1 maggio, con il corteo di protesta che porterà a Milano migliaia di manifestanti. Le adesioni dei gruppi di contestatori si conosceranno soltanto nell’ultima settimana di aprile, ma la mobilitazione è già partita e per questo si stanno pianificando le eventuali contromisure non escludendo di poter utilizzare ulteriori reparti di rinforzo.
Internet e telecomunicazioni
Massima attenzione sarà naturalmente dedicata alla protezione delle reti. La minaccia più temuta è quella di un blocco delle telecomunicazioni e per questo si è deciso di utilizzare il sistema — già operativo a livello nazionale — che invia un «alert» di fronte a intrusioni, sottrazioni di dati, manomissioni per avere, come sottolinea il direttore delle Specialità Roberto Sgalla, «un monitoraggio costante e la possibilità di intervenire in tempo reale sia a fronte di azioni di hackeraggio, sia per scongiurare possibili blocchi a livello di web, ma anche di comunicazioni». Proprio per questo sarà messo in piedi un sistema che consenta la piena funzionalità dei telefoni cellulari e di tutti gli altri dispositivi portatili.
EXPO DI MILANO - PADIGLIONE ITALIA
Le polizie degli stranieri
L’elenco delle autorità e delle personalità che parteciperanno alla cerimonia inaugurale viene aggiornato continuamente e di pari passo si stringono accordi con le polizie straniere che dovranno cooperare nel piano di sorveglianza e in quello per le scorte. La collaborazione diventerà indispensabile nei giorni degli eventi dedicati ad ogni Stato, quando sarà necessario potenziare le misure in modo particolare per quei Paesi ritenuti maggiormente a rischio come Stati Uniti, Israele, Francia e Gran Bretagna.
Non a caso si è deciso di istituire il comando delle operazioni all’interno dell’Expo con una vera e propria sala di controllo che dovrà occuparsi di tutti gli aspetti collegati alla sicurezza. E proprio sulla necessità di avere indicazioni chiare, battono i sindacati.
Gianni Tonelli del Sap evidenzia come «ci stiamo preparando a sei mesi di ordine pubblico con organici ridotti all’osso, senza regole di ingaggio chiare e in assenza di garanzie funzionali per proteggere gli operatori. Siamo preoccupati, ci rimane solo la speranza che tutto vada per il meglio». E Daniele Tissone della Silp Cgil chiede di «realizzare al più presto un efficace quanto reale coordinamento tra le forze in campo visto che al momento non si hanno neppure certezze su dove il personale aggregato alloggerà, oltre alla riapertura dell’ufficio della Dia di Malpensa e il presidio adeguato delle aree urbane come della periferia, rete di trasporti compresa, dove, peraltro, visitatori e abitanti si muovono e ai quali va garantita la massima sicurezza e incolumità personale».
FLASH! – ALLARME ROSSO PER LE GRANDI BANCHE AMERICANE, GIA’ LATITANTI ALL’INAUGURAZIONE DELLA…
FLASH! - IL DAZISTA TRUMP, PER SPACCARE L'UNIONE EUROPEA A COLPI DI TARIFFE SUI PRODOTTI ESPORTATI…
DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO…
DAGOREPORT – IL MIRACOLO DEL GOVERNO MELONI: HA UNITO LA MAGISTRATURA – LE TOGHE SI SONO COMPATTATE…
DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…