
DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN…
UN PAESE DI SPIONI E BARBE FINTE - LO SCOOP DI "FANPAGE": ALMENO CINQUE POLIZIOTTI SONO STATI INFILTRATI DALL'ANTITERRORISMO IN "POTERE AL POPOLO" A NAPOLI, MILANO, BOLOGNA E ROMA. L’ATTIVITA’ DI SPIONAGGIO È DURATA ALMENO 8 MESI – LE 3 INTERROGAZIONI PARLAMENTARI A CUI IL GOVERNO MELONI NON HA RISPOSTO - GIULIANO GRANATO, PORTAVOCE DI “POTERE AL POPOLO”: "NON REGGE PIÙ QUESTO SILENZIO, IL GOVERNO DEVE DARE SPIEGAZIONI ASSOLUTAMENTE" – IL LEGAME CON IL CASO PARAGON (E LO SPIONAGGIO DEI GIORNALISTI FRANCESCO CANCELLATO, DIRETTORE DI FANPAGE, DEL COLLEGA CIRO PELLEGRINO, E DI ROBERTO D’AGOSTINO) - VIDEO
Estratti da fanpage.it
agenti infiltrati in potere al popolo
Nel maggio scorso avevamo raccolto la denuncia di Potere al popolo, che aveva scoperto un poliziotto infiltrato nelle fila del partito a Napoli. Su quel caso sono state presentate 3 interrogazioni parlamentari a cui il governo di Giorgia Meloni non ha ancora risposto.
Ma dai documenti in possesso di Fanpage.it siamo riusciti a risalire all'intera operazione messa in campo dalla Direzione Centrale della polizia di prevenzione, l'antiterrorismo, ai danni di un partito che si candida regolarmente alle elezioni politiche. Abbiamo scoperto infatti che le infiltrazioni ci sono state in diverse città italiane: Milano, Bologna e Roma, oltre che Napoli.
Nelle nostre ricerche, una volta identificati i poliziotti infiltrati in Potere al Popolo, abbiamo avvisato i responsabili e i dirigenti locali dell'organizzazione, riuscendo a trovare tutti i riscontri e le prove di una attività di spionaggio ed infiltrazione che è durata almeno 8 mesi.
Grazie all'analisi dei documenti in nostro possesso abbiamo ricostruito tutti gli spostamenti dei 5 agenti di polizia che si sono infiltrati in Potere al Popolo. Appartengono tutti al 223esimo corso allievi agenti di polizia, e dopo un periodo di prova, che hanno trascorso in diverse Questure italiane, nel dicembre del 2024 sono stati trasferiti tutti alla Direzione centrale della polizia di prevenzione, ovvero all'antiterrorismo.
Non un solo infiltrato, non un caso singolo, ma una vera e propria operazione articolata. I 5 agenti hanno iniziato la loro infiltrazione in Potere al popolo, spesso attraverso l'organizzazione giovanile "Cambiare rotta", contemporaneamente, tra ottobre e novembre del 2024, e solo a dicembre del 2024 hanno ricevuto il trasferimento ufficiale all'antiterrorismo.
A Milano i poliziotti infiltrati sono stati due. "Il primo soggetto si è avvicinato a Cambiare Rotta nell'università statale di Milano, all'inizio dell'anno accademico, nel mese di ottobre" ci racconta Samuele Ortolini, di Cambiare Rotta Milano.
La loro è l'organizzazione giovanile che fa capo all'area politica di Potere al Popolo. Un'associazione che si presenta anche alle elezioni studentesche nei principali atenei italiani. "Si è presentato come uno studente fuori sede che aveva particolarmente a cuore il tema del carovita nella città di Milano.
Ha partecipato alla contestazione che abbiamo fatto al teatro dal Verme di Milano a Carlo Calenda ed a molte altre manifestazioni. Il secondo soggetto invece si è avvicinato a Cambiare Rotta nell'università Bicocca, nel mese di dicembre" spiega Ortolini.
agente infiltrato in potere al popolo 2
Le immagini che abbiamo ritrovato mostrano il primo poliziotto nel momento del suo giuramento in polizia, al termine del 223esimo corso allievi agenti di polizia, e poi in manifestazione a Milano in diverse occasioni. Una di queste è la contestazione a Carlo Calenda al teatro dal Verme di Milano. E poi ancora in piazza contro il carovita e per la Palestina, con la presenza anche alla manifestazione nazionale del 30 novembre scorso. Era arrivato all'antiterrorismo dopo un periodo di prova alla Questura di La Spezia, presso il commissariato di Sarzana. Il secondo soggetto invece era più schivo: "Mostrava diffidenza a mostrarsi nei video e nelle foto – sottolinea l'attivista di Cambiare Rotta – perché diceva di non voler allarmare i suoi genitori". Eppure di lui siamo riusciti a trovare un video di una contestazione all'onorevole Tommaso Foti di Fratelli d'Italia, all'università Bicocca di Milano.
uno degli agenti dell'antiterrorismo infiltrati in potere al popolo
Compare per pochi secondi, dopo si copre il volto con lo striscione. "Nei momenti comuni non hanno mai esplicitamente dichiarato di conoscersi, ma erano molto affiatati, con la scusa che erano entrambi studenti fuori sede hanno socializzato fin da subito" spiega Ortolini.
Ma dopo aver avvisato gli attivisti di Potere al popolo di Milano, grazie al controllo delle foto sugli smartphone degli attivisti, siamo riusciti a trovare alcune foto dei due poliziotti infiltrati insieme ad una manifestazione.
Il secondo poliziotto, anche lui proveniente dal 223esimo corso, aveva svolto il periodo di prova addirittura al Viminale, al Ministero degli Interni, per poi essere trasferito a dicembre 2024 all'antiterrorismo.
"Quando ci avete informato della loro reale identità, e cioè del fatto che fossero poliziotti, abbiamo ricostruito andando a ritroso la loro identità, e abbiamo notato molte somiglianze con il caso emerso a Napoli. Erano presenti nelle iniziative di lotta, ma al di fuori di queste non partecipavano a momenti di socialità" conclude Ortolini.
Sempre al 223esimo corso allievi agenti appartiene anche il poliziotto infiltrato a Bologna in Potere al Popolo.
(...)
A maggio di quest'anno avviene però una cosa clamorosa, che oggi possiamo ricostruire dettagliatamente.
MATTEO PIANTEDOSI GIORGIA MELONI
È il 27 maggio e Potere al popolo insieme ai collettivi universitari scende in piazza a Bologna per contestare la presenza di Giorgia Meloni in città. Lo stesso giorno Fanpage.it pubblica la notizia di un poliziotto infiltrato in Potere al popolo a Napoli. Dalle immagini che abbiamo ritrovato, il poliziotto infiltrato a Bologna è in quel corteo. Si sbraccia, urla slogan.
"Siamo tutti antifascisti" dice, battendo le mani. Ma soprattutto è lì mentre dal megafono parlano del caso del poliziotto infiltrato a Napoli. L'agente dell'antiterrorismo prosegue la manifestazione, non si stacca. Ma sarà il suo ultimo atto. "Nel momento in cui c'è anche una denuncia pubblica in quella piazza di Bologna, dell'episodio di Napoli, questo soggetto dall'indomani sparisce da un momento all'altro, non abbiamo avuto più alcuna sua notizia dal giorno successivo. Quando ci avete avvisato della sua reale identità è stato semplice capire il perché fosse sparito" racconta Granato.
Sono in totale 5 gli agenti del 223esimo corso allievi agenti di polizia che sono stati trasferiti alla Direzione Centrale della polizia di prevenzione. Abbiamo ricostruito i volti e gli spostamenti di tutti e 5, ed abbiamo scoperto che tutti avevano un unico target: Potere al popolo.
A Roma il tentativo di infiltrazione è però fallito, soprattutto grazie alla scrupolosità delle attiviste di Cambiare Rotta e Potere al popolo e, evidentemente, per le condotte un po' maldestre dell'agente in questione. Per lui dopo il giuramento c'è stato un periodo di prova alla Questura di Cremona e poi il trasferimento alla Direzione centrale a dicembre 2024.
Nel mentre ha provato ad infiltrarsi alla Sapienza. "Questo soggetto si è avvicinato a noi tramite un banchetto informativo elettorale, Cambiare Rotta si era candidata alle elezioni studentesche di ateneo, alla Sapienza" ci racconta Anita Palermo di Potere al popolo di Roma.
"E' sembrato molto strano perché appunto è spuntato dal nulla, non lo aveva mai visto nessuno, diceva di essere iscritto alla Sapienza dall'anno precedente, più o meno i volti, facendo politica all'università, li riconoscevo, e quindi mi aveva proprio stranito che questa persona non fosse mai comparsa, prima di quel momento.
Intorno a novembre ha gravitato una o due settimane intorno a noi, e poi quando si è accorto che il nostro è stato un atteggiamento di chiusura, ha smesso di cercarci" spiega l'attivista di Pap. L'agente fa tante domande, forse troppe. Partecipa anche ad una assemblea a Giurisprudenza, di cui abbiamo una foto che lo identifica, ed addirittura siede in prima fila ed interviene.
Un comportamento che viene reputato troppo strano per una persona che non si era mai vista in nessuna iniziativa politica all'università di Roma. "Quando ci avete avvisato del fatto che questo soggetto fosse un poliziotto, abbiamo ricostruito. Il fatto di avere l'informazione compiuta della reale identità di questo soggetto ha avvalorato la nostra tesi, che era appunto una tesi di sospetto nei confronti di una persona che aveva un atteggiamento troppo strano" ci dice Palermo.
Un'operazione su larga scala: "Vogliamo sapere chi l'ha ordinata"
Quella che abbiamo ricostruito è probabilmente una operazione su larga scala di spionaggio e infiltrazione di Potere al popolo, partito che si presenta da anni alle elezioni politiche, e dell'associazione Cambiare Rotta, che si presenta alle elezioni del consiglio nazionale degli studenti universitari, che è un organo del Ministro dell'Istruzione, e alle elezioni dei consigli di ateneo, nelle principali università italiane.
Dopo il primo caso denunciato da Potere al popolo a Fanpage.it, sono state presentate 3 interrogazioni parlamentari, una del Pd, una di Avs e una del Movimento 5 Stelle, a cui il governo non ha ancora risposto. Nessun commento è stato fatto dal Ministero dell'Interno. L'unica replica fu affidata alle agenzie da "fonti qualificate di polizia" che affermavano però cose dettagliate e in parte già smentite.
La prima era che nessuna Procura aveva mai autorizzato una attività simile, quindi immaginiamo che ancora oggi, davanti ad una operazione così grande, non ci siano autorizzazioni di sorta da parte della magistratura. La seconda fu che si trattava di un caso isolato basato su iniziativa personale. In ultimo si faceva cenno al fatto che nel caso del poliziotto di Napoli, sui suoi profili social erano presenti le foto del giuramento in polizia. Circostanza falsa, visto che le foto di quel poliziotto in divisa, così come le altre trovate da Fanpage.it, non erano affatto sui profili social degli agenti, che invece erano assolutamente blindati, chiusi e senza nessun riferimento né fotografico, né di altro tipo alla reale attività dei soggetti in questione.
"Noi chiediamo di sapere innanzitutto chi ha ordinato questa operazione, perché non regge più questo silenzio, il governo deve dare spiegazioni assolutamente" dice Giuliano Granato. Guardando le date di questa operazione non si può non pensare ad altre operazioni che si sono rivelate oscure e su cui ancora oggi il governo è incapace di fare chiarezza.
Le infiltrazioni in Potere al popolo iniziano nell'autunno del 2024, di lì a pochissimo saranno infettati con lo spyware Paragon i telefoni del direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato, del collega Ciro Pellegrino, e dei fondatori di Mediterranea Saving Humans, Luca Casarini e Beppe Caccia.
LO SPIONAGGIO SUI GIORNALISTI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA
"Ci indica un percorso di repressione che questo governo sta intraprendendo e lo sta intraprendendo con, cito testualmente le parole di Giorgia Meloni, "metodi da regime". Noi facciamo un appello a quelle che sono le forze sociali, democratiche, le associazioni, ma anche i singoli cittadini e cittadine, a mobilitarsi affinché in questo paese si possa agire politicamente in modo democratico, senza dover avere paura delle infiltrazioni da parte della polizia" sottolinea Anita Palermo.
Da quanto abbiamo potuto ricostruire, mentre l'infiltrato di Roma, dopo il suo tentativo fallito, ha fatto perdere immediatamente le sue tracce, l'agente infiltrato a Bologna è scomparso dal 27 maggio scorso, quelli di Milano invece sono andati via dal capoluogo lombardo il 23 ed il 27 maggio scorso, ufficialmente per un ritorno a casa alla fine dei corsi.
Solo uno era rimasto in contatto con l'organizzazione, fino alla manifestazione del 21 giugno scorso contro il riarmo europeo a Roma. In quella occasione abbiamo provato ad intercettarlo, con l'aiuto degli attivisti di Potere al popolo, ma non si è presentato all'appuntamento che gli avevamo dato.
Dal 22 giugno i telefoni di tutti gli agenti infiltrati risultano staccati. "Le nuove scoperte ci danno ancora ulteriori preoccupazioni" commenta Giuliano Granato. "Libertà di riunione, libertà di associazione e libertà di espressione, sono fondamenti della nostra democrazia, sono scritti nella carta costituzionale, e chiunque abbia autorizzato questa operazione, chiunque l'abbia ordinata, sta calpestando le basi stesse della nostra costituzione" conclude il portavoce nazionale di Potere al popolo.
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