FELUCHE DA ROTTAMARE – RENZI SOGNA DI NOMINARE AMBASCIATORI FUORI DALLA DIPLOMAZIA, PESCANDO TRA I GRANDI MANAGER A LUI CARI – IN GRAN SEGRETO HA GIÀ FATTO VERIFICARE LA PRATICABILITÀ DELLA RIVOLUZIONE – OVVIAMENTE HA IN TESTA PROFILI COME QUELLO DI ANDREA GUERRA

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DAGONEWS

 

Nei giorni scorsi Matteo Renzi ha avuta una nuova idea sulla diplomazia italiana e ha fatto verificare dagli uffici di Palazzo Chigi se sia realizzabile con le leggi attuali. E la risposta è stata positiva. Si può fare: gli ambasciatori non devono necessariamente provenire dalla carriera diplomatica, possono anche essere degli esterni.

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Un’idea rivoluzionaria, in passato accarezzata e annunciata più volte da Silvio Berlusconi, che sognava capitani d’azienda come lui a fare gli ambasciatori (ovviamente “del made in Italy”) in giro per il mondo. Bene, Renzi ha avuto la stessa pensata: nelle grandi capitali vorrebbe che l’Italia schierasse grandi manager, capaci di cogliere al volo le occasioni di affari e di capire i mercati che le merci tricolore devono penetrare.

 

Come al solito, in testa ha uno come Andrea Guerra, l’ex manager della Luxottica arruolato a Palazzo Chigi e che Renzi vedrebbe bene un po’ ovunque, come Raffaele Cantone. L’occasione è ghiotta perché nei prossimi mesi scadono gli incarichi degli ambasciatori a Washington e Pechino e il premier potrebbe tentare il gran colpo di una nomina all’americana.

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Renzi, che sta facendo studiare la riforma della Farnesina al bocconiano Roberto Perotti e all’ambasciatrice Elisabetta Belloni, deve solo decidere se valga davvero la pena di andare allo scontro totale con le feluche.