
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
ADDIO SILVIO - FORZA ITALIA PERDE I PEZZI (L’ULTIMA E’ ROSSELLA SESSA, FEDELISSIMA DI MARA CARFAGNA) E TAJANI ROSICA: “CHI HA LASCIATO IL PARTITO DEVE DIMETTERSI DAL PARLAMENTO. E PER PRIMA COSA DOVREBBERO DIMETTERSI DAGLI INCARICHI GOVERNATIVI, PERCHÉ NON SI È MINISTRI IN QUOTA PERSONALE” - E MENTRE I BERLUSCONES DURI E PURI MINIMIZZANO (“MA QUALE ESODO? STIAMO PARLANDO DI DEPUTATI ANONIMI. SE VANNO VIA È MEGLIO PER NOI”), IL MALESSERE ALL'INTERNO DEL PARTITO È DIFFUSO: SI DÀ PER SCONTATO L'ADDIO DI ALTRI DUE DEPUTATI ALLA CARFAGNA, LUIGI CASCIELLO E PAOLO RUSSO - AL SENATO, LAURA STABILE E FRANCO DAL MAS…
Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera”
Forza Italia continua a perdere pezzi. E nessuno esclude che nelle prossime ore altri parlamentari possano aggiungersi alla lista dei fuoriusciti. Ieri è stato il giorno di Rossella Sessa, salernitana, classe '73, professione commercialista, deputata azzurra dal 25 gennaio di quest' anno, fedelissima della ministra del Sud Mara Carfagna. «È una decisione meditata - afferma - che ritengo necessaria dopo la scelta di interrompere il sostegno al governo di salvezza nazionale guidato da Mario Draghi».
ANTONIO TAJANI - SILVIO BERLUSCONI - MARTA FASCINA
Nel giorno in cui sbatte la porta e lascia gli azzurri, la parlamentare campana partecipa ai lavori d'Aula e tra una pausa e un'altra si sfoga sottolineando che «qualcosa è mutato negli equilibri fra gli alleati di centrodestra, qualcosa che ha portato a una presa di posizione contro gli interessi del mondo moderato, delle imprese e del Mezzogiorno». Non svela le carte, Sessa, ma certamente aspetta di capire la prossima mossa della titolare del dicastero del Sud, che definisce «il mio unico riferimento, con cui dialogo e ragiono quotidianamente». Di sicuro nell'immediato si accaserà nel gruppo misto: «Solo fra qualche giorno effettuerò la mia scelta di campo».
Quest' ultima fuoriuscita fa infuriare Antonio Tajani. «Chi ha lasciato Forza Italia - avverte il coordinatore nazionale - deve dimettersi dal Parlamento. E per prima cosa dovrebbero dimettersi dagli incarichi governativi, perché non si è ministri in quota personale, lo si è perché si è stati eletti all'interno di un partito». Rincara la dose Giorgio Mulé, sottosegretario alla Difesa e dirigente assai ascoltato dal Cavaliere: «Non esprimo giudizi su chi è andato via, ma sono i giudizi (spesso i pregiudizi) espressi con violenza da chi oggi li accoglie a dimostrare quanto il loro destino sia destinato a galleggiare in un mare di ipocrisia».
antonio tajani silvio berlusconi convention di forza italia
In Transatlantico i falchi di FI, fedeli alla linea del Cavaliere, minimizzano: «Ma quale esodo? Stiamo parlando di deputati anonimi. Se vanno via è meglio per noi, e meglio per Berlusconi, che tirerà un sospiro di sollievo».
D'altro canto, ragiona un azzurro, «è tutto molto semplice: tra il taglio dei parlamentari e le nuove percentuali di Forza Italia la dirigenza garantirà 44 fra deputati e senatori. Eravamo in 132. Tradotto, 88 parlamentari sono alla ricerca di un seggio. Ma chi li potrà garantire? Calenda? Bene che vada saranno blindati solo Gelmini, Carfagna, Brunetta e pochi altri».
I vertici di FI assicurano che il partito è in «ottima salute».
Non a caso annunciano l'adesione di Valentina Vezzali, sottosegretaria allo Sport del governo Draghi, già parlamentare di Scelta civica, considerata una delle migliori schermitrici di sempre.
«L'atleta italiana più medagliata, con 6 ori olimpici e 16 ori mondiali, gioca in prima persona la partita per il rilancio del Paese e sceglie Forza Italia come movimento che meglio interpreta i valori propri dello sport: lealtà, linearità, determinazione e passione» si legge in una nota del partito. Le dà il benvenuto Anna Maria Bernini, presidente dei senatori, e le fa eco il capogruppo dei deputati Paolo Barelli.
silvio berlusconi e valentina vezzali a porta a porta nel 2008.
Tutto questo non sembra, però, placare l'esodo. Il malessere all'interno del partito è diffuso da giorni, non essendo stato digerito il cambio di rotta sull'esecutivo Draghi. Si dà per scontato l'addio di due deputati legati a Mara Carfagna: si tratta di Luigi Casciello e Paolo Russo. Mentre a Palazzo Madama gli indiziati, pronti a indossare un'altra casacca, potrebbero essere Laura Stabile e Franco Dal Mas.
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI…
PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO…
DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ…
SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN…
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…