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“FARSA ITALIA” BIG BANG - MELONI, BERTOLASO O MARCHINI? INSULTI E MINACCE AL VERTICE TRA I BIG FORZISTI - LA PASCALE: SALVINI E’ UN TROGLODITA - TAJANI: SE STIAMO COI FASCISTI, VADO VIA - TOTI E ROMANI MEDITANO L’ADDIO - CONFALONIERI CHIAMA SILVIO: “DEVI ANDARE SU MARCHINI”

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Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

«Devi sostenere Marchini, non hai scelta. Se poi vuoi suicidarti inseguendo quei due...». Al telefono con Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri non gira attorno al problema. A nome del “partito delle aziende”, sconsiglia una deriva lepenista. E al telefono propone all’amico una mediazione “centrista” in grado di rianimare Forza Italia. Fa breccia, perché nel pomeriggio Berlusconi confida: «Fedele ha ragione. Se rompo con gli alleati, rischio.

 

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Ma se non rompo perdo la leadership. Ci siamo cacciati in un bel casino». Fotografia perfetta, visto che dopo un giorno di guerriglia una clamorosa scissione è dietro l’angolo: Giovanni Toti e Paolo Romani, a capo della pattuglia settentrionale, non sono disposti ad accettare lo strappo con la Lega. E meditano l’addio.

 

Anche un messaggio postato su Instagram dimostra l’eruzione in corso. Sul profilo di Francesca Pascale, primo sponsor di Guido Bertolaso, c’è la foto di Matteo Salvini e un commento: «Inginocchiati ai meridionali, troglodita». Se la fidanzata picchia sul Carroccio, il cerchio magico berlusconiano si occupa di demolire Meloni durante l’ufficio di Presidenza.

 

maria rosaria rossi con francesca pascalemaria rosaria rossi con francesca pascale

La scintilla la provoca Toti, proponendo una bozza di documento che allude a un’intesa con Meloni e Salvini. «Non se ne parla», lo stronca Maria Rosaria Rossi. «Non possiamo accettare la resa incondizionata», fa eco Renato Brunetta, sostenuto dalla maggioranza del parlamentino azzurro. Non però da Paolo Romani, che si ritrova a un centimetro da un furioso Antonio Tajani. «La Meloni gioca a fare la Le Pen - urla il vicepresidente dell’Europarlamento - ma io con i fascisti non ci vado. Piuttosto me ne vado!».

TOTITOTI

 

Il peggio deve ancora venire. Nel pomeriggio è tempo di una riunione ristretta. Ci sono Berlusconi, Toti, Debora Bergamini, Annagrazia Calabria, Rossi e Tajani. Il presidente della Regione Liguria, che con la Lega deve governare, riparte all’attacco: «Se andiamo da soli prendiamo il 5%, Presidente. È una c...».

 

Tajani lo gela: «Anche se ci alleiamo con la Meloni prendiamo il 5%, e in più cediamo la leadership». Per Bertolaso è il segnale. Corre alla Camera e rivendica: «Sono in campo». Poco dopo, in piazza Montecitorio, si esalta: «Per fermarmi devono legarmi. Quanto ero carico, eh?».

berlusconi bertolaso berlusconi bertolaso

 

A Palazzo Grazioli il cerchio magico prepara un comunicato con cui sfiduciare la leader di Fratelli d’Italia. Alla fine la nota resta in freezer. Sotto il palco del Pincio, intanto, Meloni e Salvini ironizzano sull’anziano leader: «Sarà lui che ci chiederà l’alleanza per il ballottaggio».

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONIMATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

La battaglia interna a Forza Italia infuria. Toti, Romani e Maria Stella Gelmini – a nome dell’asse del Nord - sono pronti a fare i bagagli. Non accettano lo schema che, attraverso l’ex capo della Protezione civile, conduce fino a Marchini.

 

L’imprenditore è pronto a costruire un’alleanza civica “moderata” con Bertolaso e Francesco Storace. E nel frattempo osserva defilato la frantumazione: «A Roma si sta celebrando il funerale del centrodestra e del centrosinistra. Serve discontinuità, altrimenti consegneremo la città ai grillini».

 

Berlusconi incontrerà gli altri due leader, pare già oggi. Per questo, la partita non è ancora conclusa. Resta la sensazione di una storia finita. Lo dimostra l’incursione di Ignazio La Russa nella sala stampa, mentre Bertolaso parla alle tv: «È tutto surreale.

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Berlusconi? Propone tre cose diverse, così poi può dire che l’aveva detto... ». A due passi, se la ride Fabrizio Cicchitto: «Temo che Silvio non sia nelle condizioni di decidere. Cambia idea ogni mezz’ora».

MARCHINIMARCHINI