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‘’MELONI STA LAVORANDO PER FARCI RISOLVERE I NOSTRI PROBLEMI...’’ – QUESTA VOLTA FRANCESCHINI LA DICE GIUSTA: “IL PREMIERATO CON L’ELEZIONE DIRETTA DEL PREMIER SPINGE A UNO SCONTRO TRA DUE SCHIERAMENTI E DUE PERSONE. NON CI SARÀ SPAZIO PER TERZI POLI E TERZE CANDIDATURE - COME È NOTO, LE OPPOSIZIONI HANNO QUALCHE DIFFICOLTÀ SULLA COSTRUZIONE DELLA COALIZIONE, LA SCELTA DEL CANDIDATO PREMIER - PARADOSSALMENTE DOVREMMO RINGRAZIARE GIORGIA, PERCHÉ IL SUO ATTO DI AUTOLESIONISMO POLITICO CI APRIREBBE UN’AUTOSTRADA, SAREMMO OBBLIGATI A COSTRUIRE UNA ALLEANZA DI TUTTE LE FORZE DI OPPOSIZIONE”

Estratto dell'articolo di Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

 

dario franceschini foto di bacco (2)

Dario Franceschini, si comincia a votare il premierato e il centrodestra vuole chiudere in fretta. Lei lo ha definito un boomerang per la maggioranza: perché?

«Noi siamo contro questa riforma e faremo di tutto per fermarli perché riteniamo che sia devastante per l’equilibrio del sistema democratico italiano.

 

Però, se guardassimo solo alla nostra convenienza, paradossalmente dovremmo ringraziarli, perché il loro è un atto di autolesionismo politico».

 

ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI

In che senso?

«Il referendum arriverà non prima del 2026, quindi a fine legislatura, quando, come è noto, in tutto il mondo, i governi in carica sono in un momento negativo. E sul tappeto [...] non ci sarà solo il merito: diventerà un referendum sul governo e [...] non bisogna mai dimenticarsi che dal ’94 ad oggi non ha mai vinto chi governava. Si stanno facendo del male da soli».

 

E se invece al referendum passasse il premierato?

«Anche in quel caso sarebbe un boomerang perché loro arriverebbero a fine legislatura in uno schema obbligato. Noi, con l’elezione diretta del premier, potremmo scegliere la personalità più adatta a vincere le elezioni, loro, dopo l’approvazione del premierato, dovrebbero per forza candidare il premier uscente, Meloni. Non potrebbero fare altrimenti nemmeno se lei fosse in un momento di picco negativo [...].

 

giorgia meloni premierato

Mentre posso capire l’ambizione un po’ presuntuosa della Meloni, resto allibito nel vedere Forza Italia e Lega che si consegnano prigionieri in una gabbia di cui solo Meloni ha le chiavi. Se Lega e Forza Italia ragionassero politicamente avrebbero tutto l’interesse a puntare su un sistema più proporzionale, in cui fare sì un governo con la Meloni premier, ma da una posizione di forza [...]».

 

E per quale altra ragione il premierato è un boomerang?

«L’elezione diretta [...] spinge [...] al bipolarismo secco. Non ci sarà spazio per terzi poli e terze candidature. Come è noto, le opposizioni hanno qualche difficoltà sulla costruzione della coalizione, la scelta del candidato premier. Non sto rivelando nessun segreto. Ma con questo sistema ci aprirebbero un’autostrada, saremmo obbligati a costruire questo campo. Stanno lavorando per farci risolvere i nostri problemi...».

 

E non siete tentati?

renzi franceschini by osho

«No, il premierato così concepito non esiste in nessun Paese del mondo. Snatura il ruolo del capo dello Stato, che è il punto di equilibrio del sistema politico italiano, perché gli toglie il potere di sciogliere le Camere e quindi anche la possibilità di vedere, al contrario, se c’è un’altra maggioranza in Parlamento per evitare di far cessare anticipatamente la legislatura. Ma soprattutto [...] questa riforma svuota totalmente il ruolo del Parlamento. E io resto a bocca aperta a vedere i parlamentari che votano allegramente per il loro suicidio».

 

Perché dice così?

DARIO FRANCESCHINI ELLY SCHLEIN GATTOPARDO MEME BY SARX88

«Visto che si prevede che le dimissioni del premier portino allo scioglimento delle Camere è chiaro che il capo del governo [...] utilizzerà questa minaccia ogni volta che avrà problemi con la sua maggioranza. Il Parlamento sarà tenuto costantemente sotto ricatto dal premier. E questo è lo svuotamento totale di tutti i poteri del Parlamento e della democrazia parlamentare...».

 

Accusate il centrodestra di procedere a colpi di maggioranza, però parrebbe che anche voi, che ai tempi dell’Ulivo sostenevate il premierato, non vogliate il confronto.

DUCE DETTO DUCE - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

«In passato sono stati fatti degli errori con le riforme a colpi di maggioranza. Hanno sbagliato loro facendo la devolution, abbiamo sbagliato noi a fare il titolo V. Però [...] noi abbiamo sempre provato a fare un’intesa e poi sbagliammo [...] ad andare avanti. Ma loro non hanno provato nemmeno una volta ad aprire un confronto. Peraltro vorrei ricordare che tutte le volte che in Italia si è provato a farle a maggioranza, le riforme si sono ritorte contro chi le ha fatte».

 

Faccia degli esempi.

«Nel ’53 la legge elettorale, la cosiddetta legge truffa che truffa non era [...]; il titolo V, nel 2001, lo riformammo noi [...] e perdemmo le elezioni; nel 2005 Calderoli si inventò il Porcellum e il centrodestra perse le elezioni del 2006. Infine il caso più eclatante: la riforma Renzi [...]».

 

DARIO FRANCESCHINI SERVE AI TAVOLI ALLA FESTA DELL UNITA

[...] Non vi sembra di demonizzare troppo il premierato?

«Il premierato è il frutto di un istinto autoritario. Ricorda Peter Sellers nel Dottor Stranamore quando gli partiva il braccio? C’è questo istinto, una riforma così sbilanciata non si spiega altrimenti».

 

Come mai è molto meno presente sulla scena politica? Circolano molte ipotesi...

«Io ho pensato sin dall’inizio che l’elezione di Schlein avrebbe dovuto portare a un cambio generazionale [...] . Sto cercando di fare coerentemente questo».

 

A proposito di Schlein, sembra che il Pd sia già pronto a presentarle il conto dopo il voto di giugno.

«Gli elettori delle primarie hanno eletto Schlein come segretaria fino al 2027 e così sarà. Dopo le elezioni europee inizia un percorso complicato per costruire la coalizione, un percorso che dovrà guidare lei. Dobbiamo sgombrare dal nostro campo l’idea che ogni elezione sia un momento di vita o di morte».

GIORGIA MELONI VS ELLY SCHLEIN DUELLO TV - IL GIORNALONE - LA STAMPA schlein meloni

dario franceschini dario franceschini cerimonia di presentazione dei david di donatello