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FRANCIA E GRAN BRETAGNA SI IN-GAZANO – DOPO LA CONDANNA NEI CONFRONTI DEL PREMIER ISRAELIANO, BENJAMIN NETANYAHU, PARIGI E LONDRA POTREBBERO RICONOSCERE LO STATO DELLA PALESTINA, SEGUENDO L’ESEMPIO RECENTE DI SPAGNA, NORVEGIA E IRLANDA – L’ANNUNCIO POTREBBE ARRIVARE IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA DELLE NAZIONI UNITE CHE SI TERRÀ DAL 2 AL 5 GIUGNO A NEW YORK PER DISCUTERE DEL TEMA DELLA SOLUZIONE A DUE STATI PER ISRAELIANI E PALESTINE – E L’ITALIA CHE FA? GIORGIA MELONI, PER NON FAR INCAZZARE TRUMP (STORICAMENTE CONTRARIO AL RICONOSCIMENTO), CONTINUA A DIRE DI NO...
Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “Il Fatto Quotidiano”
Dopo le dichiarazioni di condanna nei confronti del premier israeliano Bibi Netanyahu, Francia e Gran Bretagna da inizio maggio stanno discutendo sulla possibilità di riconoscere lo Stato della Palestina in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite che si terrà dal 2 al 5 giugno a New York, presieduta proprio da Parigi con Riad.
[…] La conferenza delle Nazioni Unite – a cui non parteciperanno capi di Stato e di governo e che si terrà alla vigilia del G7 in Canada – è stata convocata [… ]per discutere del tema della soluzione a due Stati per israeliani e palestinesi. Nello specifico la conferenza dell’Onu produrrà un documento di indirizzo sulla “risoluzione pacifica della questione palestinese e l’attuazione della soluzione a due Stati”.
Ed è proprio a margine di questo evento che Gran Bretagna e Francia stanno discutendo con il governo saudita sulla possibilità di riconoscere lo Stato della Palestina, seguendo l’esempio recente di Spagna, Norvegia e Irlanda. Il ministro degli Esteri britannico David Lammy lo aveva confermato in Parlamento a fine aprile e lo stesso aveva fatto il presidente francese Emmanuel Macron.
In questi giorni però, come ha rivelato il Guardian, Downing Street ha qualche dubbio sull’eventualità che Macron possa decidere di fare questo passo già in occasione della Conferenza di giugno. Resta però il fatto che il governo italiano non sia intenzionato a seguire la mossa di Londra e Parigi. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha più volte ribadito di voler arrivare alla soluzione dei due popoli e due Stati senza però riconoscere unilateralmente la Palestina.
Posizione che viene confermata al Fatto da una fonte di primo piano dell’esecutivo alla luce della conferenza di New York: il governo italiano potrà riconoscere lo Stato palestinese solo al termine di un processo politico e diplomatico che porti alla riunificazione istituzionale di Gaza e Cisgiordania e al riconoscimento reciproco tra Israele e Palestina, è il ragionamento dell’esecutivo. […]
MEME SULL INCONTRO TRUMP MELONI - BY FAWOLLO
Un’ipotesi, al momento, del tutto irrealistica sia dal punto di vista politico che dal punto di vista diplomatico. La decisione di Macron e di Keir Starmer di riconoscere la Palestina potrebbe arrivare anche in contrapposizione con l’amministrazione americana di Donald Trump, storicamente contraria. Per quanto il presidente americano negli ultimi giorni si sia dissociato dalle decisioni del premier israeliano Bibi Netnyahu, la Casa Bianca non riconosce lo Stato della Palestina.
[…] La scelta di Meloni di non riconoscere lo Stato della Palestina è anche un modo per seguire in scia l’amministrazione americana: non è un caso che nei giorni scorsi la presidente del Consiglio italiana non abbia mai condannato esplicitamente il premier israeliano Netanyahu per il suo piano militare a Gaza, ma si sia limitata a dire in Parlamento di non condividere le sue ultime strategie sulla Striscia.
emmanuel macron keir starmer vertice europeo sull ucraina foto lapresse
keir starmer emmanuel macron vertice europeo sull ucraina foto lapresse
manifestazioni pro palestina a londra 1
manifestazioni pro palestina a londra 2
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