FREE SALLUSTI, IN GALERA I GIORNALISTI? - AL SENATO PASSA L’EMENDAMENTO “SALVA DIRETTORI”: SE UN GIORNALISTA DIFFAMA, IL DIRETTORE RESPONSABILE PAGA SOLO UNA MULTA FINO A 50MILA €, NIENTE CARCERE - A FAVORE PDL E LEGA, IL PD DICE “NO”, MA MOLTI DEMOCRATICI NON PARTECIPANO AL VOTO E FANNO ANDARE SOTTO IL GOVERNO, CHE SI ERA OPPOSTO “PER RAGIONI TECNICHE” - L’ARTICOLO 1, QUELLO SUL CARCERE, SARÀ VOTATO LUNEDÌ CON SCRUTINIO SEGRETO…

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1- DDL SALLUSTI: SENATO, OK A 'SALVA-DIRETTORI'
(ANSA) - L'Aula del Senato ha detto sì alla norma 'salva-direttori', inserita al Ddl Diffamazione dal relatore Berselli, quella che prevede che per lo stesso reato della diffamazione il giornalista vada in carcere fino a un anno, mentre al direttore e al vicedirettore responsabile tocchi solo il pagamento di una multa fino a 50mila euro.

2- DDL SALLUSTI:'SALVA-DIRETTORI', 122 SI, 111 NO, 6 ASTENUTI
(ANSA) - L'Aula del Senato ha approvato la norma 'salva-direttori' con 122 si, 111 no e 6 astenuti. La votazione resta aperta a lungo per 'colpa' di numerosi pianisti che poi vengono richiamati all'ordine dai segretari d'Aula. Votano a favore il Pdl, la Lega e Coesione Nazionale. Il Pd dice 'no' (ma in molti non prendano parte al voto) insieme all'Udc e all'Idv. Gerardo D'Ambrosio non partecipa alla votazione e critica pesantemente la norma soprattutto da un punto di vista giuridico.

"Ma vogliamo tornare tutti quanti al primo anno di università? - domanda - così com'é scritto questo emendamento é un obbrobrio giuridico. E' una sceneggiata incredibile". Berselli difende la sua proposta negando che abbia effetti anche sull'art.57 del codice penale. Secondo lui, infatti, "c'é una diversità sostanziale tra l'autore dell'articolo e il direttore".

"Non possiamo abbandonare il relatore ai cannoneggiamenti della sinistra che parlano di attacchi sistematici" è l'invito che rivolge Roberto Castelli al resto del centrodestra dopo aver sostenuto le ragioni della norma che differenzia la pena per giornalisti e direttori. Una differenziazione che il responsabile Giustizia dell'Idv Luigi Li Gotti non esita a definire una "discriminazione". Attacca a testa bassa la norma dicendo che oltretutto penalizza il giornalista radiato che comunque "ha diritto di scrivere se vuole" e annuncia il 'no' del suo gruppo.

Anche Rutelli difende il 'salva-direttori', ma la sua proposta di inserire un registro nelle redazioni per annotare la vera identità degli autori anonimi non passa. Silvia Della Monica si astiene "dal partecipare al voto di questo pasticcio". Achille Serra dell' Udc fa un paragone con il furto: palo e ladro hanno la stessa pena. Perché giornalista e direttore no? Vincenzo Vita (Pd) infine non ha dubbi: "Questo testo è un vero pasticcio e non ha senso".

3- GOVERNO BATTUTO SU NORMA 'SALVA-DIRETTORI'
(ANSA) - Sulla norma 'salva-direttori' presentata dal relatore Filippo Berselli al ddl Diffamazione il governo è stato battuto. Il sottosegretario alla Giustizia, infatti, aveva dato parere contrario 'per ragioni tecniche'.

4- DDL SALLUSTI: VOTO SEGRETO SU ART.1 SI RINVIA A LUNEDI'
(ANSA) - Il voto conclusivo sull'articolo 1 del ddl Diffamazione, il cuore del provvedimento, quello che contiene, tra l'altro, la norma 'salva-direttori', è stato rinviato alla prossima seduta d'Aula convocata per lunedì 26/11. Su questo voto "era già stata dichiarata ammissibile la richiesta di voto segreto che comunque oggi è stata ripresentata", avverte il vicepresidente di turno Vannino Chiti (Pd).

 

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