guido scorza - ginevra cerrina feroni - pasquale stanzione - agostino ghiglia - collegio garante della privacy

GARANTE IN TRINCEA – NONOSTANTE GLI SCANDALI E LE PRESSIONI, I MEMBRI DELL’AUTORITÀ GARANTE DELLA PRIVACY RESISTONO, IMBULLONATI ALLA POLTRONA – L’IDEA DI RIDURRE LA DURATA DEL MANDATO DA SETTE A CINQUE ANNI NON PARE RISOLUTIVA: ENTREREBBE IN VIGORE SOLO A PARTIRE DAL PROSSIMO QUINQUENNIO, MA METTEREBBE L’ATTUALE COLLEGIO (AL QUINTO ANNO DI VITA) IN ULTERIORE IMBARAZZO – IL PRESIDENTE, PASQUALE STANZIONE, È PRONTO AL RITORNO IN PUBBLICO: TRA POCO PIÙ DI UNA SETTIMANA, A MONTECITORIO…

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Estratto dell’articolo di Francesco Malfetano per “la Stampa”

 

i componenti del garante della privacy - Agostino Ghiglia - Ginevra Cerrina Feroni - Pasquale Stanzione - Guido Scorza

All'Autorità garante per la protezione dei dati personali è scattata l'autotutela. Travolta dallo scandalo sollevato da Report, l'Authority inciampa, si contraddice, finisce per trascinare nel caos anche il Parlamento. Eppure, resiste. Si chiude a riccio, nella speranza che la tempesta passi, ma così facendo alimenta uno stallo che da giorni appare impossibile da sciogliere.

 

[…] Al di là della disponibilità data da Giorgia Meloni nel sostenere lo scioglimento del collegio per complicare la vita alle opposizioni e al netto del tentativo di relativizzare l'incontro di Ghiglia con Arianna rispetto alle accuse di conflitto di interesse mosse dalla trasmissione di Rai 3 nei confronti del resto dei membri, dentro FdI comincia a diffondersi una certa irritazione sull'ex Alleanza Nazionale, accusato di essere stato «poco accorto» e «poco silente».

 

fabio lazzerini - report - inchiesta garante della privacy ita airways

Per ora, nessuno chiede la testa del garante meloniano, ma la consegna che arriva dai vertici del partito è chiara: non alimentare ulteriori polemiche, evitare di trascinare la premier in una vicenda che resta scomoda per tutti.

 

Perché la partita, ormai, è diventata politica. Pasquale Stanzione – il presidente dell'Authority, indicato dal Pd – ha fatto sapere di non avere alcuna intenzione di dimettersi. E con lui restano al loro posto la vicepresidente Ginevra Cerrina Feroni (Lega) e Guido Scorza (M5s), già scaricati anche dalle opposizioni.

 

pasquale stanzione

«Sconcerta l'ostinazione con cui Pasquale Stanzione e gli altri componenti del Garante della Privacy si sono arroccati a difesa dell'indifendibile» dice il senatore del Pd, Dario Parrini, in buona compagnia con altri esponenti pentastellati, Azione e Italia viva.

 

Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs, invece, puntano a portare in Parlamento una proposta di legge per rivedere i meccanismi istitutivi dell'autorità. Un'idea su cui, dietro le quinte, ragiona anche la maggioranza immaginando di ridurre da sette a cinque anni il mandato dei componenti dell'Autorità attraverso una nuova norma.

 

Il testo, ovviamente, entrerebbe in vigore solo a partire dal prossimo quinquennio, ma metterebbe l'attuale collegio – già al quinto anno di vita – in ulteriore imbarazzo, quasi imponendone il passo indietro.

GUIDO SCORZA - GINEVRA CERRINA FERONI - PASQUALE STANZIONE - AGOSTINO GHIGLIA - COLLEGIO GARANTE DELLA PRIVACY

 

Intanto a piazza Venezia, sede del Garante, pare imperare il caos. Ogni componente ragiona per sé, con Scorza che al mattino si dice disponibile alle dimissioni e a sera resiste, dopo che Stanzione ha tirato il freno.

 

Lo stesso presidente, secondo quanto è possibile ricostruire, ai suoi collaboratori dice di sentirsi in grado di «non mollare». L'obiettivo, ora, è far abbassare la polvere e ristabilire al più presto la normale attività del collegio.

 

Non è un caso che Stanzione si prepari al gran ritorno istituzionale. Tra poco più di una settimana, a Montecitorio, ad un convegno della Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria. Un evento dal titolo "I sistemi informativi del fisco per il contrasto all'evasione fiscale" in cui l'intervento di Stanzione, forse con qualche imbarazzo per gli altri presenti, è previsto appena prima di quello del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

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