crosetto su raggi

1. GAY E LESBICHE CONTRO LA MARZIANA A CINQUE STELLE VIRGINIA RAGGI, CHE NON VA AL GAY VILLAGE E OMETTE I DIRITTI LGBT DAL SUO PROGRAMMA: “NON LA VOTEREMO”. LO STAFF SI DIFENDE: “NESSUN PROBLEMA CON GLI OMOSESSUALI, HA CELEBRATO UNIONI GAY” 2. IMMA BATTAGLIA: “NON LA RICONOSCO PIÙ. QUANDO LA VEDEVO IN CONSIGLIO COMUNALE LA AMMIRAVO, ORA È COME UNA MARIONETTA MOSSA DA ALTRI”. LA CANDIDATA GRILLINA STRIZZA L’OCCHIO AI VOTI DI DESTRA, GIÀ SULLE UNIONI CIVILI ERA RIMASTA STRANAMENTE SILENZIOSA…

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Maria Rosaria Spadaccino per “Il Corriere della Sera”

 

RAGGIRAGGI

Oggi al Gay Village Virginia Raggi non ci sarà. La manifestazione estiva di cultura, spettacolo ed impegno omosessuale, inaugurata ieri, questa sera ospita i candidati sindaco Stefano Fassina (Si-Sel) e Roberto Giachetti (Pd) che partecipano ad un confronto all’americana, condotto da Vladimir Luxuria ed Imma Battaglia sui diritti civili.

 

«Non è voluta venire - racconta Luxuria, direttore artistico -. L’avevamo invitata insieme agli altri, ma ha risposto con un laconico "non posso per impegni municipali presi precedentemente". E pensare che avevamo abbandonato l’idea del confronto a tre anche per metterla a suo agio, sappiamo che non li ama».

paola concia e vladimir luxuriapaola concia e vladimir luxuria

 

Un diniego che la comunità omosessuale prende molto male. «Per noi è un’occasione persa, ma anche la certezza che non la voteremo», annuncia Battaglia, che con la Raggi ha condiviso gli scranni del consiglio comunale e sempre con lei ha firmato la delibera sul Registro delle unioni civili, istituito dalla giunta Marino.

 

CROSETTO SU RAGGICROSETTO SU RAGGI

Un rifiuto - quello di partecipare all’incontro - che si incrocia con un articolo pubblicato da Lettera 43, dal titolo «Raggi cancella i diritti Lgbt dal programma», in cui Cristina Leo, componente dell’Osservatorio parlamentare Lgbt dei Cinque Stelle, spiega che c’erano due schede sul tavolo delle politiche sociali della Capitale per far diventare Roma gay friendly e per avviare una lotta alla transfobia sociale e lavorativa.

 

Temi di cui, accusa, non c’è alcuna traccia nel programma. «I diritti ci sono - spiegano dallo staff della Raggi - e riguardano tutte le persone. E poi Raggi ha già celebrato unioni gay, figuriamoci se non vuole tutelare i diritti della comunità omosessuale».

 

Lei stessa tra l’altro l’ha confermato visitando la Casa delle Donne di Trastevere due giorni fa, quando alla domanda sulla sua disponibilità a celebrare unioni tra persone dello stesso sesso ha risposto: «L’ho già fatto in passato quando istituimmo il Registro delle unioni civili in Campidoglio, non avrei nessun problema a farlo di nuovo, come prevede la legge».

imma battaglia con ezio cristoimma battaglia con ezio cristo

 

Ma il gran rifiuto all’incontro con la comunità Lgbt brucia. «Io questa persona non la riconosco più - dice Battaglia -. Quando la vedevo in consiglio comunale la ammiravo. E come una marionetta mossa da altri, ora Fassina e Giachetti sono i nostri unici interlocutori: parleremo con loro di unioni civili, omofobia, della nuova epidemia da Hiv».

 

stefano fassina e alfredo d'attorre 78stefano fassina e alfredo d'attorre 78

Si lamenta anche la senatrice Monica Cirinnà (Pd), promotrice della legge sulle unioni civili. «Raggi non dice una sola parola sui diritti civili. E nel programma sembra essere scomparso qualsiasi riferimento sui diritti della comunità gay e transgender. Il suo è un silenzio imbarazzante». Per Stefano Fassina «Raggi non si presenta al Gay Village perché ha paura di perdere i voti della destra, così come non si è presentata, per lo stesso motivo, alla manifestazione dei lavoratori del pubblico impiego».