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DOPO IL VOTO ANTI-EUROPEO DEL 18 LUGLIO, INIZIANO LE RAPPRESAGLIE AL GOVERNO DI GIORGIA MELONI - IL PRIMO SCHIAFFO E' DEL SEGRETARIO GENERALE USCENTE DELLA NATO, JENS STOLTENBERG CHE HA NOMINATO LO SPAGNOLO JAVIER COLOMINA COME INVIATO DEL FRONTE SUD, ANZICHE' UN ITALIANO COME RECLAMATO DALLA MELONA - NELLE CANCELLERIE INTERNAZIONALI C’È SGOMENTO PER LA LETTERA DI FUOCO DELLA DUCETTA - POI CROSETTO CI HA MESSO IL CARICO: “È UN TRADIMENTO. MI HA FATTO ARRABBIARE E CI SARANNO CONSEGUENZE”. SÌ, MA PER L’ITALIA, CHE NON CONTA PIÙ UN CAZZO - E ANCHE "POLITICO.EU" (NELLA NEWSLETTER AMERICANA SULLA DIFESA, SEGUITISSIMA A WASHINGTON) SI OCCUPA DEL CASO...

CHE SORPRESA: L’ITALIA NON CONTA UN CAZZO - LA NATO HA NOMINATO LO SPAGNOLO JAVIER COLOMINA COME RAPPRESENTANTE SPECIALE PER IL FIANCO SUD DELL’ALLEANZA ATLANTICA – LA NOTIZIA È STATA ACCOLTA MOLTO NERVOSAMENTE A PALAZZO CHIGI. LA MELONI AVEVA RECLAMATO PER L’ITALIA IL RUOLO, MA TANTO PER CAMBIARE È STATA IGNORATA. E PER RIPICCA HA CHIESTO AI SUOI DELEGATI DI ESPRIMERE UNA PROTESTA FORMALE CON UNA LETTERA DELL’AMBASCIATORE PERONACI

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/che-sorpresa-rsquo-italia-non-conta-cazzo-nato-ha-nominato-402393.htm

 

CROSETTO VA ALLA GUERRA – IL MINISTRO DELLA DIFESA TUONA CONTRO IL SEGRETARIO GENERALE USCENTE DELLA NATO, JENS STOLTENBERG, CHE HA FREGATO L’ITALIA DANDO A UNO SPAGNOLO IL RUOLO DI INVIATO PER IL FRONTE SUD: “GLI HO SCRITTO UN MESSAGGIO DURISSIMO. È UN AFFRONTO PERSONALE. MI HA FATTO INFURIARE E CI SARANNO CONSEGUENZE. HA CONCLUSO I SUOI 9 ANNI ALLA GUIDA DELLA NATO NEL MODO PEGGIORE” – LE DISCUSSIONI “PROVINCIALI” SU URSULA VON DER LEYEN E TRUMP: “SULLA RUSSIA CAMBIERÀ LA LINEA, E A NOI DIRÀ ‘DIFENDETEVI DA SOLI’” – “LE CRITICHE DELLA LEGA SUI SAMP-T? NON HO TEMPO DI DISCUTERE CON CHI RINCORRE GLI UMORI DELLE PIAZZE…”

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/crosetto-va-guerra-ndash-ministro-difesa-tuona-contro-402497.htm

 

ITALIA VS STOLTENBERG:

jens stoltenberg giorgia meloni 3

Traduzione da “Morning Defense” – la newsletter di Politico

 

Le tensioni tra Roma e il segretario generale uscente della NATO Jens Stoltenberg si sono acuite domenica, quando il ministro della Difesa Guido Crosetto ha attaccato il capo dell'alleanza.

 

Due fronti: Il partito Fratelli d'Italia del premier Giorgia Meloni ha votato la scorsa settimana contro la conferma di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione; la leader italiana sta ora aprendo un fronte anche alla NATO.

 

Con una mossa del tutto inusuale, l'ambasciatore italiano presso la NATO Marco Peronaci ha scritto la scorsa settimana una lettera arrabbiata per contestare la proposta di Stoltenberg di nominare un nuovo inviato speciale (non italiano) per la supervisione del Mediterraneo.

 

JAVIER COLOMINA

Un regalo d'addio? Martedì la NATO dovrebbe affidare un nuovo ruolo di "vicinato meridionale" al diplomatico spagnolo Javier Colomina, inviato speciale della NATO per il Caucaso e l'Asia centrale. Secondo l'Italia, Colomina non dovrebbe essere nominato così a ridosso della scadenza del 1° ottobre di Stoltenberg. La Meloni è una delle maggiori sostenitrici di una maggiore attenzione al Mediterraneo, visti i flussi di migranti.

 

giorgia meloni e mark rutte a palazzo chigi

Scusi! "Pur riconoscendo che tali nomine sono state fatte secondo le prerogative del Segretario Generale, l'Italia osserva che queste decisioni strategiche sono state prese proprio alla fine del suo mandato e senza un'adeguata consultazione con gli alleati", ha detto l'inviato italiano nella lettera, ottenuta da Stuart. Roma "ha appreso la tempistica di tale decisione con grande sorpresa e delusione".

 

Appello a Rutte: Peronaci ha inviato al nuovo capo della NATO Mark Rutte una copia della lettera. Il messaggio nascosto era chiaro: dovrebbe nominare un italiano a questo ruolo. "Sono incaricato dal mio Governo", ha scritto Peronaci a Stoltenberg, "di notificare che è nostra intenzione che, riferendosi [a quello che lei ha chiamato] "mio Rappresentante Speciale", questa nomina sia da considerarsi temporanea, in attesa di qualsiasi decisione che il Segretario Generale entrante vorrà prendere".

GUIDO CROSETTO - GIORGIA MELONI

 

Non fraintendetemi: Interventi del genere - nero su bianco - sono molto rari, non solo perché Stoltenberg è visto come una figura autorevole che guida la barca dell'Occidente anche nell'imprevedibile era Trump. Il Consiglio Nord Atlantico, dove siedono i 32 ambasciatori, è anche un organismo che privilegia soprattutto il consenso.

 

MARCO PERONACI

Tradimento! Crosetto non ha usato mezzi termini con Stoltenberg. "Mi ha fatto arrabbiare e ci saranno conseguenze in termini di rapporti personali", ha dichiarato in un'intervista al quotidiano La Stampa. "Il suo gesto è stato un tradimento di un principio: è stata l'Italia a battersi per introdurre il ruolo di inviato per il fronte Sud".

 

Vendetta: "Stoltenberg non voleva nominare un rappresentante del Sud. Ha dovuto inserirlo nella risoluzione perché l'Italia lo voleva e quindi si è vendicato dando il ruolo a uno spagnolo", ha aggiunto Crosetto.

JENS STOLTENBERG - VIKTOR ORBAN

JOE BIDEN E JENS STOLTENBERG AL VERTICE NATO

mark rutte giorgia meloni 3