trump zelensky macron starmer meloni basilica san pietro funerale papa francesco

GIORGIA MELONI NON È “VOLENTEROSA” – LA DUCETTA VUOLE LIQUIDARE DEFINITIVAMENTE LA COALIZIONE DI STATI EUROPEI A SOSTEGNO DELL’UCRAINA, DI CUI NON È MAI STATA SOSTENITRICE (IL FORMATO È STATO IDEATO DAL SUO ACERRIMO NEMICO, MACRON, INSIEME AL BRITANNICO STARMER E AL TEDESCO MERZ) – LA PREMIER CONTINUA A ESCLUDERE QUALSIASI INTERVENTO MILITARE ITALIANO, E PUNTA PIUTTOSTO SU GARANZIE PER LA SICUREZZA AMERICANE E UN ARTICOLO 5 DELLA NATO “LEGGERO”, CHE, È CONVINTA LA PREMIER, MOSTRERANNO IL BLUFF DI PUTIN…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per "la Stampa"

 

giorgia meloni - foto lapresse

Per Giorgia Meloni è arrivato il tempo di riflettere seriamente sulla possibilità di liquidare i Volenterosi.

 

Non la metterà giù pubblicamente in questo modo, […]  ma la presidente del Consiglio è convinta che non abbia più molto senso il formato allargato nato su impulso di Emmanuel Macron e di Keir Starmer lo scorso febbraio, come risposta alla minaccia di disimpegno di Donald Trump in Europa.

 

Meloni non è mai stata mai una sostenitrice della coalizione, creata con l'ambiziosa idea di portare una missione militare internazionale sul territorio ucraino.

 

VERTICE ALLA CASA BIANCA CON DONALD TRUMP VOLODYMYR ZELENSKY E I VOLENTEROSI MELONI MERZ MACRON STARMER

Ne aveva percepito le criticità in relazione a Washington e all'opinione pubblica italiana, e tra qualche dichiarazione apertamente scettica, e dopo un primo tattico forfait, aveva aperto solo all'ipotesi di inviare soldati con compiti di peacekeeping sotto un chiaro mandato Onu, e dunque dopo l'eventuale cessate il fuoco.

 

Invece, nell'architettura di sicurezza dell'Ucraina post-conflitto che gli americani hanno delineato nel piano di pace con il successivo contributo di Kiev e degli europei, non si fa proprio cenno a truppe occidentali o Nato.

 

KEIR STARMER - EMMANUEL MACRON - FRIEDRICH MERZ - IN TRENO PER KIEV

Ma solo a garanzie modellate sulla clausola di pronto intervento degli alleati – l'articolo 5 del trattato della Nato – in caso di aggressione a uno dei membri del patto.

 

Meloni rivendica il fatto di aver formulato lei per prima questa proposta e di averne discusso più volte di persona con Trump.

 

L'Ucraina non entrerebbe nella Nato, ma avrebbe dietro di sé lo scudo degli Stati Uniti: «E avere solide garanzie di sicurezza condivise tra le due sponde dell'Atlantico è una necessità» ha ribadito ieri la leader italiana, durante un passaggio del suo intervento in video-collegamento alla riunione dei Volenterosi, a cui ha partecipato il segretario di Stato Marco Rubio e per la prima volta il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

 

ANDRIY YERMAK - MARCO RUBIO

La diplomazia considera la presenza di quest'ultimo leader molto importante, visto il peso di Ankara […].

 

Un segnale […] che consente di sperare che l'accelerazione di questi ultimi giorni possa avere un epilogo diverso dal fallimentare vertice di Anchorage, tra Trump e Vladimir Putin, in Alaska, a metà dello scorso agosto.

 

Nessuno si illude su Putin, […]  ma la sensazione di molti leader intervenuti ieri pomeriggio è che si stiano piano piano togliendo gli alibi dalle mani del presidente russo. Anche su questo […] Meloni ha espresso «l'auspicio che la Russia possa cogliere la nuova occasione per contribuire costruttivamente alla pace».  […]

STARMER - ZELENSKY - MACRON - TUSK - MERZ - A KIEVstarmer macron merz

MARCO RUBIO - COLLOQUI DI GINEVRA CON L'UCRAINA Donald Tusk Keir Starmer Volodymyr Zelensky Olena Zelenska Emanuel Macron Friedrich Merz – foto lapresse

FOTO DI GRUPPO AL G7 DI KAnanaskis IN CANADAVERTICE ALLA CASA BIANCA CON DONALD TRUMP VOLODYMYR ZELENSKY E I VOLENTEROSI