luigi vitali

GIRAVOLTE DA PEONE - IL FORZISTA LUIGI VITALI PRIMA ANNUNCIA E POI RITIRA IL SOSTEGNO AL GOVERNO CONTE: "MI HANNO CHIAMATO BERLUSCONI E SALVINI. IL CAVALIERE MI HA RICORDATO IL PASSATO INSIEME E HA DETTO: 'HAI VISTO CHE HO PARLATO ALLE LARGHE INTESE'?" - "NON MI HANNO PROMESSO NULLA, QUESTA E' LA MIA ULTIMA LEGISLATURA. D'ALTRO CANTO COSA SAREI ANDATO A FARE DA CONTE? SAREI STATO SOLO UN MERCENARIO"

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LUIGI VITALI, IL SENATORE DI FORZA ITALIA RITIRA IL SOSTEGNO A CONTE

Giuseppe Alberto Falci per www.corriere.it

 

Nella notte il senatore di Forza italia Luigi Vitali ci ripensa e torna sui suoi passi. Non aderirà più al gruppo degli europeisti per Conte. «Mi hanno chiamato Silvio Berlusconi e Matteo Salvini». E cosa le hanno detto? «Il Cavaliere mi ha ricordato il passato insieme: sono iscritto a Forza Italia dal 1995. Il presidente mi ha pure aggiunto: “Hai visto che ho parlato alle larghe intese?”».

 

SILVIO BERLUSCONI E LUIGI VITALI

E poi c’è la telefonata con il leader della Lega, il quale avrebbe convinto l’avvocato pugliese che è stato in un governo Berlusconi sottosegretario alla Giustizia: «Ma cosa vai a fare lì? Hai visto che io ho aperto su giustizia e fisco». Vitali assicura che non gli avrebbero promesso alcunché: «Questa è la mia ultima legislatura. Hanno prevalso gli affetti. D’altro canto cosa sarei andato a fare in un governo presieduto da Giuseppe Conte? Sarei stato solo un mercenario».

 

 

GOVERNO: SENATORE VITALI LASCIA FI, "SOSTERRÒ CONTE" 

 (ANSA) - "Cari colleghi, come doverosamente comunicato alla presidente, ho preso la decisione di sostenere il professor Conte. Ho espresso sempre la mia perplessità sulla situazione attuale. E' stato un onore lavorare con voi". E' quanto comunicato dal senatore FI Luigi Vitali ai colleghi di Palazzo Madama, dopo aver sentito al telefono la capogruppo Anna Maria Bernini. Vitali, pur restando nel gruppo di FI al Senato - si sottolinea da fonti azzurre - aveva lasciato il partito da alcuni mesi ed è uno dei fondatori di "Cambiamo!" di Giovanni Toti.

LUIGI VITALI

 

GRUPPO VOLENTEROSI CON SOCCORSO "ROSSO-AZZURRO". ARRIVA VITALI DI FI, ATTESA ANCHE LA MINUTO. RENZI, UNO SCANDALO

(di Giovanni Innamorati) (ANSA) - C'è voluto il "soccorso rosso", cioè il prestito di una senatrice da parte del Pd, per far nascere il gruppo dei "volenterosi", che dovrebbe sostenere Giuseppe Conte nella sua corsa verso il ter. Ma a puntellare l'aiutino di Zingaretti - necessario per i litigi tra i senatori e le senatrici "responsabili" - giunge anche una sponda da Forza Italia con l'arrivo, e il conseguente addio agli azzurri, del senatore Luigi Vitali (a cui, si sussurra nei corridoi di Palazzo Madama, potrebbe aggiungersi domani un'altra azzurra, Anna Carmela Minuto).

 

LUIGI VITALI

Il partito di Renzi, che aveva già visto nel prestito della senatrice Dem un gesto ostile del segretario del Pd nei suoi confronti, registra la novità e si vede ulteriormente "neutralizzare" dal punto di vista numerico. L'annuncio della costituzione del nuovo gruppo è stato dato in Aula a Palazzo Madama dalla presidente Maria Elisabetta Casellati, che ha riferito che il nuovo gruppo si chiamerà "Europeisti-Maie-Centrodemocratico".

 

Alla lettura dei dieci nomi (numero minimo per costituire un gruppo), è emersa l'assenza di Lello Ciampolillo e di Sandra Lonardo Mastella. Senza la senatrice Dem, la scrittrice Tatjana Rojc, ci si sarebbe fermati a quota nove. Per altro Rojc ha chiarito subito che rimane nel Pd e che ha solo dato un aiuto alla nascita del gruppo. In ogni caso si tratta di dieci senatori che avevano già votato la fiducia martedì 19 gennaio, e otto di loro la votavano già prima.

LUIGI VITALI

 

A questi, ora, si aggiunge Vitali e, come fiducioso annuncia il leader del Maie, Ricardo Merlo, a sostenere il Conte ter "arriveranno" altri senatori oggi all'opposizione. Il capogruppo è Raffaele Fantetti, ex Fi che vota la fiducia dallo scorso ottobre, e Andrea Causin, che assieme a Maria Rosaria Rossi ha votato la fiducia la scorsa settimana lasciando Fi. Fantetti, Causin e Merlo andranno da Mattarella domani alle 11,50 a proporre il reincarico a Giuseppe Conte.

 

Sandra Lonardo Mastella ha spiegato i motivi della mancata adesione: l'assenza del nome della sua associazione politica "Noi campani" dalla dicitura ufficiale del gruppo. Si tratta solo di un apparente capriccio visto che l'avere un gruppo parlamentare in uno dei due rami del Parlamento esonera dalla raccolta delle firme alle successive elezioni. Al momento i numeri del Senato timidamente schiodano dagli attuali 157 (i sì alla fiducia comprensivi dei tre senatori a vita) per quotarsi a 158/159.

TATJANA ROJC

 

Alla Camera lo scenario è quasi in fotocopia: due senatrici ex M5s che avevano votato il 18 la fiducia a Conte hanno aderito alla componente Centro Democratico di Bruno Tabacci, che sale da 13 a 15, mentre per formare un gruppo ne servono 20. Operazioni in corso, dunque, che irritano - e non poco - il leader di Iv su cui Zingaretti, in Direzione, ha detto di nutrire "fondati dubbi sulla affidabilità per il futuro". Non il modo migliore per addolcire Renzi che infatti ha parlato di "autentico scandalo".