DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Estratto dell’articolo di Liana Milella per www.repubblica.it
Presidente Bongiorno lei è la "spina nel fianco" per il Guardasigilli Nordio che è dovuto venire al Senato per convincerla ad eliminare l'abuso d'ufficio dalla riforma della giustizia. Cosa le ha promesso in cambio?
"Lei è totalmente fuori strada. Tra noi c'è sintonia […] I confronti sono fisiologici, visto che io sono responsabile Giustizia di un partito della maggioranza".
Lei non voleva cancellare l'abuso d'ufficio.
"[…] Vi sono perciò due possibilità: o un'abrogazione o una nuova correzione. Se si dovesse optare per l'abrogazione, diventerebbe necessaria una riforma complessiva dei reati contro la Pa per evitare possibili vuoti di tutela o interpretazioni estensive di altri e più gravi reati".
INFORMATIVA DI CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO COSPITO
È sicura che non si rischi un danno maggiore se Nordio rivede tutti i reati di corruzione e li attenua?
"Non si è parlato di attenuare, ma di razionalizzare la tutela nel suo complesso […] Oggi ci sono sovrapposizioni di reati che disorientano gli operatori del diritto e i cittadini".
A Nordio lei ha fatto una giusta osservazione, se togliamo l'abuso d'ufficio ai pubblici amministratori verranno contestati reati più gravi.
"[…] è importante una riforma organica in chiave di ripensamento complessivo del sistema. Anche per colmare eventuali vuoti che dovessero emergere".
Melillo dice che non si può sopprimere l'abuso d'ufficio perché si andrebbe contro l'Europa.
"Anche in quest'ottica, è necessario che la modifica complessiva dei reati contro la Pa si armonizzi con la normativa europea, in modo da potenziare la lotta alla corruzione con strumenti legislativi comuni. Considero l'eventuale abrogazione dell'articolo 323 del codice penale un punto di partenza, e non di arrivo".
La riforma della giustizia di Nordio promette interventi pesanti. A partire dalle intercettazioni. Anche qui legherete le mani dei pm? Non trascrivere le parole di una terza persona che finisce nella registrazione di fatto può togliere una prova.
"La mia storia in Parlamento documenta che ho sempre lottato per evitare di cancellare le intercettazioni, che reputo indispensabili. […] Di certo oggi la tecnologia corre, mentre le leggi sono lente. Alcune forme di captazione non hanno affatto una disciplina adeguata e questo, per la rilevanza degli interessi in gioco, non è accettabile".
[…] "[…] l'obiettivo condiviso è evitare un uso distorto della carcerazione preventiva, che spesso ha costituito indelebili stigmate per soggetti poi assolti nel merito a distanza di anni".[…]
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