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GLI STATI UNITI, UNA REPUBBLICA FONDATA SUL COMPLOTTISMO – DALL’OMICIDIO DI KENNEDY A QUELLO DI MARTIN LUTHER KING, FINO ALL’11 SETTEMBRE COME “INSIDE JOB”: TUTTE LE COSPIRAZIONI CHE CONTINUANO AD ALIMENTARE LA PARANOIA DEGLI STATUNITENSI – IL CERCHIO SI CHIUDE CON TRUMP: HA ALIMENTATO PER ANNI I PEGGIORI COMPLOTTI (LA NASCITA DI OBAMA, BIN LADEN ANCORA VIVO), E ORA SI RITROVA LUI A ESSERE ACCUSATO DI VOLER NASCONDERE IL CASO EPSTEIN, NEL QUALE È DENTRO FINO AL COLLO…
Estratto dell’articolo di Paolo Valentino per il “Corriere della Sera”
Nel 1964 lo storico americano Richard Hofstadter scrisse un celebre saggio sulla rivista Harper’s Magazine dal titolo «Lo Stile Paranoico nella Politica Americana» . Nel quale argomentava che una combinazione di «accesa esagerazione, sospetto e fantasia cospirativa» sono da sempre presenti nella vita pubblica dell’America, dalle presunte attività sovversive degli Illuminati di Baviera alla fine del XVIII secolo, al Maccartismo degli anni Cinquanta.
DONALD TRUMP E URSULA VON DER LEYEN
[…] E in verità, le teorie complottistiche hanno avuto un posto al sole nella Storia e nell’immaginario dell’America sin dalle origini, testimonianza di una forma di perenne sfida verso le élite politiche, mediatiche, giudiziarie che attraversa la società statunitense.
Il 65% degli americani è convinto che l’uccisione di John F. Kennedy sia stata frutto di una congiura e che qualcun altro, invece di Lee H. Oswald o insieme a lui, abbia assassinato il presidente della Nuova Frontiera.
Mentre percentuali significative credono che lo sbarco sulla Luna sia stato allestito in uno studio di Hollywood; che gli attentati dell’11 settembre siano stati un «inside job» […]e che il governo abbia nascosto le prove delle visite di extraterrestri a Roswell nel New Mexico.
meme di barack obama come oj simpson - postato da Donald Trump
E in fondo il caso Epstein, il miliardario amico di Donald Trump morto suicida nel 2019 mentre era in carcere accusato di abusi sessuali e traffico di minori, si iscrive a pieno titolo in questa narrazione.
Che attenzione è bipartisan, riguardando sia repubblicani che democratici. Washington oggi pullula di teorie cospirative, intrighi e sospetti che rimbalzano tra Casa Bianca e Congresso inondando il ciclo delle notizie su tv e giornali, e dilagano sui social media.
Chi ha osato mettere il nome di Trump nel dossier? Che c’entrano Barack Obama, Hilary Clinton o Joe Biden, che ormai rimbambito firmava i decreti con l’auto penna?
jeffrey epstein al matrimonio di donald trump nel 1993
C’è una cruciale differenza, tuttavia, rispetto al passato, quando i presidenti in genere non solo non erano all’origine delle teorie complottistiche, ma cercavano di confutarle […]. nel caso di Donald Trump il complotto è stato nutrimento della vita e combustibile dell’ascesa politica. Già nel 2008, prima campagna di Barack Obama, amplificò e contribuì a diffondere la bugia dei « birthers », secondo cui il candidato democratico non era nato negli Stati Uniti.
Neppure la pubblicazione dell’intero estratto di nascita di Obama nel 2011 l’ha mai tacitata del tutto. Sempre nel 2011, Trump sostenne che Osama bin Laden non fosse mai stato ucciso e accusò addirittura Obama e Biden di aver ordinato l’eliminazione della squadra di Navy Seals che aveva tentato l’impresa, per impedire che lo rivelassero.
Quando poi è entrato in politica, l’attuale presidente non ha esitato a usare il complottismo per colpire i suoi avversari, compresi i compagni di partito. Nel 2016 insinuò che il padre del senatore texano Ted Cruz, candidato alle primarie repubblicane, avesse avuto un ruolo nell’omicidio di Kennedy, mostrando una foto che ritraeva il genitore insieme a Oswald.
Era una balla, naturalmente, costruita per danneggiare Cruz, come ha ammesso un giornalista del National Inquirer , ex sodale di Trump.
Alla Casa Bianca Il problema è che neppure la responsabilità dello Studio Ovale ha fermato Trump dallo spargere teorie astruse e false […].
IL CERTIFICATO DI NASCITA DI OBAMA
Oltre alla menzogna che le elezioni del 2020 siano state truccate in favore di Joe Biden, clamorosa è quella che le riserve d’oro della nazione non siano più a Fort Knox […] . Un sospetto così grave e potenzialmente distruttivo per i mercati che il ministro del Tesoro, Scott Bessent, ha dovuto dichiarare che «l’oro non è stato rubato».
Ma il caso Epstein rischia di smascherare Trump come l’apprendista stregone non più in grado di dominare le forze evocate.
Sono serviti a poco i tentativi di deviare l’attenzione, fatti per interposta persona via l’obbediente capa dell’intelligence, Tulsi Gabbard: dall’accusa a Obama di aver pilotato l’inchiesta sulle interferenze russe nella campagna del 2016, alla voce che in quel periodo Hilary Clinton era perennemente stordita da un «pesante regime di tranquillanti».
Il tema Epstein non va via. Il nome di Trump è nei file. Il popolo MAGA vuole saperne di più. Quando si abbracciano le teorie complottistiche, è impossibile separare quelle che convengono da quelle che bisogna tenere a distanza.
assassinio robert kennedy
Jeffrey Epstein e Donald Trump alla sfilata di Victoria's Secret nel 1999
jeffrey epstein al matrimonio di donald trump nel 1993
DONALD TRUMP E BARACK OBAMA
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