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IL SUPERBONUS È UN POZZO SENZA FONDO – IL GOVERNO HA DOVUTO DESTINARE ALTRI 15 MILIARDI AL FONDO PER FINANZIARE I MAXISCONTI LEGATI AI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DI CASE E CONDOMINI – ANDAVA “RIMPOLPATA” SUBITO LA CASSA, DOPO IL CAZZIATONE DI EUROSTAT, CHE AVEVA SOTTOLINEATO COME IL PESO DEI CREDITI FISCALI HA FATTO SCHIZZARE IL DEFICIT 2023 DAL 4,5% PREVISTO AL 5,2% – CONTE RESTA IN SILENZIO: TE CREDO, IL MAXI “BUCO” PORTA LA SUA FIRMA – OGGI ARRIVA IL VERDETTO DI STANDARD & POOR’S SULLA MANOVRA

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Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

Per tappare il «buco» creato quest'anno nei conti pubblici dal superbonus 110% il governo col «decreto anticipi» pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale ha trasferito altri 15 miliardi al fondo che serve a finanziare i maxisconti legati ai lavori di ristrutturazione dei case e condomini.

 

Dopo che su indicazione di Eurostat il peso dei crediti fiscali maturati quest'anno è stato scaricato tutto sul deficit 2023, che per questo è poi schizzato dal 4,5% previsto al 5,2%, andava rimpolpata la cassa. […]

 

SUPERBONUS 110

Il decreto nel complesso prevede oneri per un totale di 27,98 miliardi, coperti fra l'altro con lo scostamento da 15,7 miliardi di euro votato dalla Camera, e poi con una serie di altre voci e tagli compresi 3,1 miliardi arrivano dal definanziamento di programmi ministeriali, 2,53 dall'assegnazione a Cdp di titoli di Stato per il "Patrimonio Destinato", 2,77 di versamento in entrata da Cdp, 258 milioni che arrivano dai residui del reddito di cittadinanza e 350 milioni non spesi alla voce assegno unico, altri 350 milioni sono invece frutto della riduzione del fondo per la disabilità. E proprio sul taglio di quest'ultima voce che ieri è scoppiata una nuova polemica.

 

MEME SU GIUSEPPE CONTE E SUPERBONUS BY USBERGO

La vicepresidente dei deputati Pd Anna Ascani parla di «scippo delle risorse destinate alla disabilità, confluite nel fondo per il Superbonus» e critica la scelta di non conteggiare nell'Isee i titoli di Stato, mettendo così sullo stesso piano chi possiede Bot per decine o centinaia di migliaia di euro e chi invece neanche riesce ad arrivare a fine mese.

 

[…]

 

Altra polemica, i fondi per il cinema. Tutta la filiera del cinema, dai produttori ai distributori sino ad attori e tecnici, contesta l'annunciato taglio del fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo e la revisione del tax credit. Il ministro Gennaro Sangiuliano ha scritto al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti di essere pronto a risparmiare 100 milioni per contribuire alla definizione della prossima legge di bilancio suscitando anche le proteste di Pd, 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra.

 

DATI SUL SUPERBONUS

Come ha poi spiegato la sottosegretaria Lucia Borgonzoni «oltre al taglio del 5% che vale per tutti i ministeri, per la restante parte l'intervento sarà di 14 milioni e quelli che vengono tolti, assicuro, non peseranno». «Preoccupazione rientrata» ha confermato poi il presidente dell'Anica Francesco Rutelli.

 

[…]

 

Questa sera, intanto, arriva il primo giudizio sulla bontà o meno della nostra manovra da parte dell'agenzia di rating Standard&Poor's (finora il giudizio era tripla B al nostro debito con outlook stabile). Il 10 novembre toccherà a Fitch e poi il 17 Moody's. La sua è la pagella più attesa dal momento che l'agenzia Usa ha congelato lo scorso maggio il giudizio sull'Italia.

 

A questo punto basterebbe un ritocco al ribasso per far perdere al debito italiano il giudizio di «investment grade» aprendo scenari che è meglio non immaginare. Il ministro Giorgetti ostenta tranquillità nella convinzione che la manovra «prudente» convincerà le agenzie di rating. Vedremo.

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