pavlos haikalis

GRECIA, AVANTI I COMICI! – UNO TSIPRAS DISPERATO AFFIDA IL MINISTERO DELLE PENSIONI AL COMICO DI PROFESSIONE PAVLOS HAIKALIS. COME SE RENZI CHIAMASSE AL GOVERNO MASSIMO BOLDI – SU TWITTER IL NEO MINISTRO AVEVA PARAGONATO SERIAMENTE LA MERKEL A HITLER

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Alessandro Barbera per “La Stampa

 

PAVLOS HAIKALISPAVLOS HAIKALIS

Che cosa spinge un premier come Alexis Tsipras a scegliere un famoso attore comico come ministro delle pensioni? Il genio o la disperazione? Il calcolo o l’improvvisazione? Al quartier generale di Syriza, ormai fortino assediato dei suoi oppositori interni, propendono per la seconda ipotesi. Se c’è un tema sul quale il premier greco può perdere il consenso sopravvissuto agli eventi è la riforma del sistema previdenziale. Subito dopo il giuramento da ministro Pavlos Haikalis l’ha definita «la patata bollente che tocca raffreddare».

 

Eppure nella storia del comico si può trovare persino la traccia di un calcolo lucido.?In Grecia il volto pieno di Pavlos Haikalis, all’anagrafe Chaikalis, è noto tanto quanto in Italia quello di Massimo Boldi o Renato Pozzetto. Ha collezionato più di trenta serie televisive, una dozzina di film, opere teatrali come il Victor Hugo. Diventa famoso per un programma tv contro il potere e i suoi mali.«Volevo occuparmi di politica per far diventare artisti anche i politici, perché gli artisti hanno visione e ideali».

 

PAVLOS HAIKALISPAVLOS HAIKALIS

Se ne avvicina già negli Anni 90, entra in Parlamento solo nel 2012 con Anel, il piccolo partito nazionalista guidato dal ministro della Difesa Kammenos. «Il recitare e la politica hanno un obiettivo comune: fare il bene dei cittadini e di chi ha bisogno». Da politico non gli manca il gusto della provocazione.

 

Su twitter ha paragonato la Merkel a Hitler e dato del gay all’ex premier Papandreou. Ma si è fatto notare anche per cose più commendevoli: lo scorso dicembre raccontò di aver ricevuto la promessa di una tangente da 700 mila euro da parte di un banchiere preoccupato per le sorti del traballante governo Samaras. Haikalis si mise addosso un registratore e pubblicò tutti i nastri. Senza alcuna decenza, la Commissione etica del Parlamento archiviò la denuncia tra le proteste dell’opposizione.?

 

PAVLOS HAIKALISPAVLOS HAIKALIS

In un Paese di nomenklature, corruzione endemica e dinastie, il comico Haikalis sembra la persona giusta al posto giusto. Nato nel 1959, orfano di padre a dieci anni, ha una infanzia poverissima: «Mi fermavo davanti al fornaio e mi chiedevo spesso se sarei stato mai capace di comprami il pane per vivere». Riesce a pagarsi la scuola di recitazione, inizia la carriera come comparsa, sbarca il lunario come pagliaccio per bambini.

 

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«E’ una persona simpaticissima e onesta, ma non capisce nulla di pensioni», ammette Primikiris Vassilis, uno dei leader della corrente dei duri di Syriza. «Tsipras lo ha scelto perché non sapeva chi metterci». ?Le pensioni greche sono uno dei grandi temi di scontro fra Atene e la Commissione di Bruxelles, sono le più care d’Europa rispetto alla ricchezza prodotta (pesano per il 17% del Pil, in Italia per il 16) eppure sono anche l’unico vero ammortizzatore sociale dopo i tagli alla assistenza sanitaria iniziati negli anni dell’austerità.

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L’età media di pensionamento è ancora fra le più basse d’Europa, ed entro poche settimane l’Europa si aspetta il varo di una riforma simile alla legge Fornero. ?Insomma, Tsipras potrebbe aver fatto di necessità virtù, nella speranza che i greci credano alla sincerità di un volto comico ispirato dalla tradizione di Aristofane: «I beni pubblici prima che vengano spartiti tu divori. E come fichi palpi, strizzi coi tuoi diti quanti debbano render conti, per sentir quale è maturo, quale è acerbo». ?