FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Emanuele Dessì, senatore del M5S, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
Sulle divisioni nel M5S riguardo l’appoggio al governo Draghi. “Sono nel panico, non dormo da qualche giorno –ha affermato Dessì-. In tempi normali non avrei avuto dubbi nel votare contro, adesso i dubbi li ho. In questa fase mi sono ritrovato a lavorare con un grande presidente come Conte, non credevo che il governo sarebbe caduto, avrei preferito anche un governo di minoranza ma con quella maggioranza lì.
Spero che questo campo progressista-ambientalista ci veda uniti anche alle prossime elezioni. Resto convinto che noi abbiamo fatto bene a non impedire la nascita di questo governo, ma che sarebbe stato meglio dare un appoggio esterno, rendendoci disponibili a dare il nostro voto per tutti i provvedimenti a favore dei cittadini.
emanuele dessi firma documento in cui promette dimissioni
Così avremmo potuto avere le mani libere per opporci se l’azione del governo non ci fosse piaciuta. Il ministero della transizione ecologica è qualcosa che è stato presentato sotto forma di emendamento un anno fa, ma è stato bocciato dalle commissioni. Il problema è dare la fiducia ad un governo con un presidente che, pur bravissimo, non è politicamente in linea con quello che noi abbiamo sempre rappresentato.
Sicuramente io non voterò sì alla fiducia, poi su come mi comporterò più avanti dipenderà da quello che dirà il Presidente, bisognerà vedere le azioni che farà e come si ricomporranno i rapporti ormai lacerati tra le varie forze politiche di maggioranza”.
DAVIDE CASALEGGIO ALESSANDRO DI BATTISTA
“Grillo? Io mi fido molto di lui, il problema è che la fiducia di Grillo in Draghi non riesco a capire su quali basi è data. Rifuggo, per mia concezione politica, l’idea dell’uomo forte che risolve tutti i problemi. Io per avere fiducia in Conte, nonostante fosse un premier espresso da noi, ho dovuto aspettare mesi e prove durissime come quelle che abbiamo fronteggiato nell’ultimo anno”.
Sull’appello di Casaleggio all’astensione per chi è contrario a Draghi. “Più che una risorsa per il M5S Casaleggio continua ad essere un problema. Lui rivendica il suo ruolo di tecnico, ma il suo è un intervento che forse neanche Grillo avrebbe potuto fare”.
Riguardo alle polemiche della Lega sulle chiusure. “E’ un film già visto. La Lega è un grande partito popolare, ha molti eletti in tutti gli enti locali, è il partito più vecchio nel panorama italiano, ha la capacità di essere tutto e il contrario di tutto. Questo fa parte della dialettica politica, ormai la coerenza è un valore lontano”.
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