GRILLO AZZANNATO DAI SUOI STESSI GRILLONZI – NELLE CHAT DEL M5S, DOPO LA CONFERMA DEL LIMITE DEI DUE MANDATI, SI E’ SCATENATO IL DELIRIO – E TUTTI HANNO ATTACCATO “L’ELEVATO”: “PERCHÉ NON ABBIAMO MANTENUTO ANCHE IL NO AL 2XMILLE, FONDAMENTALE PER PAGARE IL CONTRATTO DA 300MILA EURO DI CONSULENZE ALLO STESSO GRILLO?” – IL M5S DI DOMANI SARA’ NELLE MANI DI RAGGI, APPENDINO E DI BATTISTA – LA VECCHIA GUARDIA, DA CRIMI A TAVERNA, DA SIBILIA A FRACCARO, PUO’ GIA’ PREPARARE IL CURRICULUM…

Estratto dell’articolo di Francesco Malfetano per “il Messaggero”

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO

[…] Beppe Grillo […] prova a lanciare il nuovo corso del Movimento 5 stelle. Uno slancio che è più che altro un ritorno al passato. […] l'Elevato da un lato difende gli ultimi avamposti di ciò che fu il Movimento immaginato con Gianroberto Casaleggio come il limite al secondo mandato e, dall'altro, rispolvera chi quell'anima l'ha già incarnata, finendo però ai margini.

Sulle barricate ci saranno con ogni probabilità le ex sindache Virginia Raggi (candidata a Ostia, dove ha ottenuto buoni risultati anche alle Comunali dello scorso anno) e Chiara Appendino (a Torino). Ma anche un rivoluzionario buono per tutte le stagioni come Alessandro Di Battista […] e, perché no, un comunicatore di razza come Rocco Casalino.

appendino raggi

Restano un paio di però. Non solo sul cosa Giuseppe Conte possa davvero incarnare in questa stagione (nonostante un seggio a Roma dato per certo), ma anche sul come verranno integrate le truppe. […]

[…] Grillo […] marca il territorio, attraverso la sola regola aurea dei grillini non smantellata: il limite al secondo mandato. […] È la parola fine sull'esperienza politica di molti dei volti più noti di oggi (dalla vicepresidente Paola Taverna ai ministri governisti Federico D'Incà e Fabiana Dadone, fino a Carlo Sibilia e Riccardo Fraccaro) e di ieri: come il presidente della Camera Roberto Fico, l'ex capo politico ad interim Vito Crimi e Roberta Lombardi, prima capogruppo alla Camera.

ALESSANDRO DI BATTISTA IN RUSSIA

Ma anche gli ex ministri Alfonso Bonafede e Danilo Toninelli. A restare fuori saranno in 49. La lista è lunga e lastricata di insoddisfatti. Anche perché dopo l'intervento di Grillo appare tramontata la possibilità di deroghe ad personam (il comico peraltro è il proprietario del simbolo M5S che va presentato entro il 21 agosto per consegnare le liste), ma non degli incarichi retribuiti nel partito. Tant' è che nelle chat già montano le polemiche perché, se il limite ai due mandati è stato mantenuto, non lo è stato il no al 2xmille, fondamentale anche a pagare il contratto da 300mila euro di consulenze allo stesso Grillo. […]

BEPPE GRILLO E ALFONSO BONAFEDEpaola taverna 2