boris johnson

HELP! STA TORNANDO BORIS JOHNSON – L’EX PREMIER BRITANNICO SI ANNOIA, RILASCIA INTERVISTE A RAFFICA, SI È PRESENTATO ALLA CONFERENZA DI MONACO E ALLISCIA IL CIUFFO A TRUMP, CAMBIANDO POSIZIONI SULL’UCRAINA E APRENDO AI NEGOZIATI CON PUTIN – IL PARTITO TORY È IN CADUTA LIBERA, SURCLASSATO NEI SONDAGGI DALLA DESTRA POPULISTA DI NIGEL FARAGE. PER QUESTO, SECONDO IL “TELEGRAPH”, INTORNO AL NOME DI JOHNSON POTREBBERO RIUNIRSI I CONSERVATORI IN VISTA DELLE PROSSIME ELEZIONI…

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Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per www.corriere.it

 

boris johnson 3

Boris si annoia. Proprio non riesce a stare fermo: l’ex premier britannico Johnson si è presentato alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, ha parlato più volte a telefono con Donald Trump dopo il suo insediamento alla Casa Bianca, si intrattiene regolarmente col suo amico ucraino Zelensky, ha avuto discussioni politiche con più d’uno dei suoi ex ministri. Tutte iniziative che hanno suscitato sorpresa e fatto inarcare più di un sopracciglio: cosa starà mai architettando?

 

Chi lo conosce ed è in contatto con lui - ha raccontato il Telegraph – sostiene che Boris stia meditando un clamoroso ritorno, perché pensa che ci sia «un lavoro da finire». Lui nega, sostenendo di essere più che impegnato «a scrivere libri e a ristrutturare la cucina» […]

 

 

BORIS JOHNSON ALL INAUGURATION DAY DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP

Il suo idolo resta Winston Churchill, che negli anni Cinquanta tornò al potere dopo essere stato estromesso dal voto popolare alla fine della guerra; e nel discorso di commiato, Boris si era paragonato a Cincinnato, l’eroe romano richiamato per salvare la Repubblica in pericolo. Riuscirà Johnson a fare lo stesso?

 

[…] Il partito conservatore è in caduta libera, surclassato nei sondaggi dalla destra populista di Nigel Farage: nonostante le smentite ufficiali, dietro le quinte si parla molto di un possibile patto fra i Tories e i faragisti, l’unico modo per far sloggiare i laburisti da Downing Street alle prossime elezioni. Ma ci vorrebbe un Grande Federatore: e chi se non Boris?

 

D’altra parte, già nel 2019 i conservatori avevano contemplato l’abisso, quando alle elezioni europee di quell’anno erano stati ridotti al lumicino dal successo di Farage: per salvarsi, in men che non si dica cacciarono Theresa May e installarono Johnson, che strinse un patto di desistenza con Farage e condusse i conservatori alla più grande vittoria dai tempi di Margaret Thatcher. […]

 

boris johnson a downing street 6

L’ex premier, dicono, non ha ancora preso una decisione definitiva: sta alla finestra a osservare la situazione. Intanto, l’opinione pubblica sta rivalutando la sua figura: è già più popolare dei suoi due successori, Liz Truss e Rishi Sunak. Ma anche la rielezione di Trump, con cui è in ottimi rapporti, e il vento di destra che soffia su tutte le democrazie occidentali, gonfiano le sue vele: assisteremo a Boris 2, la vendetta?

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