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La grillina Todde, su soldi e finanziamenti, smentisce se stessa!
La legge vale per tutti, la trasparenza è un valore e un dovere: è giusto che i cittadini Sardi tornino a votare il prima possibile. pic.twitter.com/jLRfBqslFA
— Lega - Salvini Premier (@LegaSalvini) January 6, 2025
Claudio Bozza per il “Corriere della Sera” - Estratti
Nelle chat della Regione Sardegna rimbalza un video che è arrivato fino in Parlamento. Un montaggio di 36 secondi, in cui Alessandra Todde si contraddice palesemente in due interviste in tv (prima e dopo la bufera), confermando la contestazione chiave del Collegio regionale di garanzia elettorale.
Una contraddizione, quella dello scandalo sulle spese elettorali, che rischia di far saltare la poltrona della governatrice, ex viceministra già ai vertici del M5S. Il 10 marzo 2024, intervistata a Piazzapulita su La7 e fresca di trionfo alle Regionali in Sardegna come simbolo del «campo largo» vincente, Todde la mette così: «Potrei vivere di altro.
Ho comunque la mia professione. Mi piace lavorare, mi piace l’impresa. Mi sono pagata anche gran parte di questa campagna elettorale, per esempio, e questa è una grande libertà». È questa, sull’onda della politica «anticasta» del Movimento, l’ammissione che potrebbe costarle il posto da governatrice della sua terra. Perché la legge prevede procedure rigide sui finanziamenti.
In primis , obbligatoriamente, deve essere nominato un mandatario elettorale: «L’unico soggetto deputato alla raccolta fondi per la campagna elettorale». Figura che Todde non ha mai nominato. Ma soprattutto: un candidato non può pagare di tasca propria la campagna, come invece spiegò la medesima Todde a Piazzapulita .
Tanto che nelle 10 pagine del provvedimento del Collegio di garanzia vengono contestate fatture intestate direttamente a Todde, come l’affitto di un cinema per un evento in vista delle elezioni del 25 febbraio 2024. La contraddizione, nel video, si palesa così. «Ci sono strafalcioni sulle spese elettorali, cosa è successo?», le chiede la giornalista del Tg1 lo scorso 4 gennaio.
E Todde risponde l’opposto del marzo 2024: «Su questo non entro nel merito, lo faranno gli avvocati. Io posso dire personalmente che siccome le mie spese sono state gestite da un comitato elettorale e io personalmente non ho sostenuto alcuna spesa, sono forte di questo». Todde, in merito a quanto affermato a La7 , vuole fare delle precisazioni. Cosa intendeva quando affermò che «ho pagato la campagna anche di tasca mia?». «Significa che ho accettato contributi dal mio partito e dalla mia coalizione e piccole donazioni da privati cittadini.
alessandra todde giuseppe conte
Quindi non avevo prima e non ho oggi alcun favore da restituire — dice la governatrice al Corriere —. E che ho costruito il mio percorso politico, nel tempo, usando risorse personali. La credibilità con i cittadini non si costruisce soltanto negli ultimi due mesi di campagna elettorale, periodo in cui bisogna rendicontare. Un esempio? La sede che è stata usata per la coalizione era il mio ufficio da parlamentare da gennaio 2023, quando non si parlava neanche della candidatura a presidente della Regione. Questo intendevo dire nell’intervista».
La tensione resta altissima anche nelle sedi di M5S e Pd, a Roma, perché la portata politica di questa bufera è nazionale
elly schlein giuseppe conte e il caso todde in sardegna - vignetta by usbergo
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