
DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING…
Alberto Mattioli per "la Stampa"
Dalla «forza tranquilla» al «presidente normale»? In altri termini: dopo François Mitterrand, François Hollande riuscirà a essere il secondo presidente socialista della Quinta Repubblica? La persona giusta cui chiederlo è Jacques Séguéla, il più famoso dei pubblicitari francesi, l'uomo che inventò per Mitterrand lo slogan, appunto, della «forza tranquilla». Da allora, è passato da sinistra a destra diventando amico di Nicolas Sarkozy (e anche di Carla Bruni). Ma osserva la realtà con la stessa disincantata lucidità di quando scrisse il suo bestseller «Non dite a mia madre che faccio il pubblicitario... lei mi crede pianista in un bordello».
Monsieur Séguéla, Hollande sarà un «presidente normale»?
«Non credo che userà ancora quello slogan. Per le primarie andava bene. Per le presidenziali, sarebbe un errore di marketing».
Perché?
«Perché valorizza l'avversario. Di fronte a un aspirante presidente che si vuole "normale", Sarkozy diventa subito un presidente, come dire?, extranormale, eccezionale. E poi i francesi non vogliono un presidente normale. Vogliono un incrocio fra un primo ministro, Superman e la Regina d'Inghilterra».
Ma Hollande è davvero modesto come sembra o recita la parte?
«No, non finge affatto. à vero che gira in scooter. E non ha l'ego sovradimensionato di molti politici. Infatti la sua sfida è quella di presidenzializzarsi. Ha già cominciato. Oggi è andato a una cerimonia tenendo in mano una rosa, come Mitterrand. E per la festa di domenica sera è arrivato in rue Solférino su un'auto blu con i vetri fumé. Da adesso lo scooter resta in garage».
Ammetterà che le primarie della gauche sono state un successo.
«Sì. Sono state un successo mediatico, perché il Ps ha occupato giornali e televisioni per giorni e giorni. Sono state un successo pedagogico, perché i francesi si sono appassionati. Sono state un successo democratico, perché d'ora in avanti si dovranno sempre fare, anche a destra. Sono state un successo socialista, perché il partito ne è uscito rafforzato e unito. E infine sono state una sconfitta politica».
Perché?
«Perché, dopo settimane di dibattito, è chiaro a tutti che un progetto forte dei socialisti non c'è».
Però la gente si è appassionata.
«La stragrande maggioranza dei francesi ritiene corrotti i politici. Però ama la politica e adora ascoltare i politici parlare di politica. à una perversione nazionale».
Che cosa manca a Hollande per essere Mitterrand?
«Un progetto. Mitterrand aveva un'idea precisa della Francia che voleva. Hollande, no».
Altri svantaggi?
«Ha poca credibilità , perché non ha mai avuto esperienze governative. E sul carattere pesa la definizione di Martine Aubry: "La sinistra molle". à una frase che lo perseguiterà come la "presidenza bling-bling" ha perseguitato Sarkozy. Anzi, lo sta perseguitando ancora».
I punti a favore di Hollande?
«Gli è riuscito di riunire il partito dietro di sé, e questo è importante. E poi l'empatia con l'elettorato, quella l'ha già creata. Hollande risulta simpatico».
In un faccia a faccia tivù HollandeSarkozy, chi parte favorito?
«Hollande nei dibattiti è bravo. Ma credo che non abbia la padronanza dei dossier che ha Sarkozy. Al presidente consiglierei, ogni volta che Hollande propone qualcosa, di fare la somma di quanto costerebbe alle casse dello Stato».
Per Sarkò quanto vale, in termini di consenso, il bébé prossimo venturo di Carlà ?
«Non molto. Certo, per la pubblica opinione è meglio avere come presidente un padre felice con una bella moglie e un bébé incantevole che qualcuno come Dsk. Ma Nicolas e soprattutto Carlà non vogliono assolutamente la mediatizzazione del loro bambino. Sa cosa mi ha detto lei? Che diventerà una tigre se qualcuno violerà la sua intimità con il figlio».
Resta il fatto che per Sarkozy i sondaggi sono pessimi. Ã davvero spacciato come scrivono molti giornali?
«No. à chiaro che le elezioni si giocheranno negli ultimi giorni della campagna elettorale e con uno scarto minimo. Sarà decisiva la situazione economica. Se le banche saranno sotto controllo, se la Ue avrà lavorato sul debito e se la disoccupazione non sarà peggiorata, Sarkozy può ancora farcela».
DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING…
DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI…
DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE…