DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Monica Ricci Sargentini per www.corriere.it
ecco perche trump ha i capelli arancioni
Il libro che gli avvocati di Trump vogliono bloccare
Il libro il «Fuoco e la Furia» non smette di agitare le acque attorno alla Casa Bianca e al presidente Donald Trump: le ambizioni di Ivanka, i segreti del «riporto», la stima (apparentemente non reciproca) di Trump per Rupert Murdoch, il ruolo della Russia nella campagna presidenziale. Tutte rivelazioni, insieme ad altre, contenute nel libro «Fire and fury: Inside the Trump White House», di Michael Wolff, che la Casa Bianca bolla come «resoconti falsi e fuorvianti».
La furia vera, insomma, sarebbe quella di Trump, i cui avvocati, secondo quanto riporta la Bbc, avrebbero chiesto alla magistratura di bloccare l’uscita del libro, che dovrebbe uscire martedì prossimo. Il libro, realizzato attraverso oltre 200 interviste, cita ampiamente l’ex stratega di Trump Steve Bannon (il presidente ha detto chiaramente cosa pensa di queste rivelazioni del suo ex collaboratore: «E’ impazzito, ha perso la testa dopo essere stato estromesso dallo staff presidenziale»).
JIMMY FALLON SCOMPIGLIA I CAPELLI DI DONALD TRUMP
Gli avvocati di Donald Trump hanno scritto all’autore Michael Wolff ma anche all’editore, chiedendo di bloccarne l’imminente pubblicazione ipotizzando il reato di diffamazione. La diffida è contro «qualsiasi ulteriore pubblicazione, distribuzione e diffusione del libro», o di ogni estratto.
The Donald confuso dalla vittoria, le lacrime di Melania
Ma ecco le principali rivelazioni, raccolte dalla Bbc: secondo le testimonianze raccolte da Michael Wolff nel libro «Fire and fury: Inside the Trump White House», realizzato attraverso più di 200 interviste, la notte della vittoria alle presidenziali «Trump si aggirava per i corridoi come se avesse visto un fantasma mentre Melania piangeva dalla disperazione».
La rabbia il giorno dell’insediamento
A Trump non è piaciuto il suo «Inauguration day». Wolff racconta: «Il presidente era arrabbiato perché le star avevano snobbato l’evento, scontente dell’alloggio alla Blair House, e aveva visibilmente avuto un litigio con la moglie tanto che lei era sull’orlo delle lacrime». Ma la First Lady ha sempre smentito questa versione: «La signora Trump ha appoggiato sin dall’inizio la decisione del marito di candidarsi e lo ha anzi incoraggiato a farlo. Era fiduciosa nella vittoria ed è stata felice che sia avvenuta» ha scritto in un comunicato il direttore della Comunicazioni Stephanie Grisham.
La paura della Casa Bianca
Al presidente non piace la Casa Bianca. La trova opprimente e anche un po’ inquietante. Scrive Wolff: «Trump si ritirava nella sua stanza da letto, per la prima volta dai tempi di Kennedy la coppia presidenziale aveva stanze separate. I primi giorni chiese altre due televisioni e una serratura sulla porta, cosa che i Servizi Segreti non apprezzarono».
I sogni presidenziali di Ivanka
La figlia di Donald Trump e suo marito Jared Kushner , secondo il libro, avrebbero raggiunto un accordo per una sua futura candidatura a presidente. «Sia Jared che Ivanka — scrive Wolff — accettano di avere un ruolo alla Casa Bianca contro il consiglio di quasi tutte le persone che conoscono. Una decisione presa insieme con il patto che, se si fosse presentata la possibilità, sarebbe stata Ivanka a correre da presidente, diventando così la prima donna a ricoprire il ruolo».
L’ammirazione di Trump per Murdoch (non corrisposta)
Il presidente ha sempre parlato con grande rispetto del magnate dei media Rupert Murdoch definendolo «uno dei grandi, l’ultimo dei grandi». Un’ammirazione che, però, non è ricambiata. Wolff racconta che il miliardario lo avrebbe definito «un idiota».
jared kushner e ivanka trump corrono
L’accusa di Bannon al figlio di Trump
Il consigliere più estremista alla Casa Bianca, licenziato il 19 agosto scorso, il fondatore del sito iper conservatore Breitbart, il teorico del movimentismo permanente ha espresso un giudizio pesantissimo sul ruolo di Donald Trump Jr, il primogenito del tycoon, nel cosiddetto «Russiagate». Bannon commenta l’incontro organizzato il 9 giugno del 2016 nella Trump Tower da Donald jr con Natalia Veselnitskaya, un’avvocata russa che aveva promesso «materiale compromettente» su Hillary Clinton.
Alla singolare riunione, ora al centro delle indagini condotte dal super procuratore Robert Mueller, parteciparono anche Paul Manafort, l’allora direttore della campagna elettorale, e Jared Kushner, il genero di Trump. Queste le parole di Bannon: «Le tre figure guida della campagna pensarono che fosse una buona idea vedersi con una rappresentante di un governo straniero, così, senza l’assistenza di un legale. Ma anche se qualcuno pensasse che tutto ciò non fosse un atto da traditori, o anti patriottico o semplicemente una “grossa stronzata”, e io, invece, penso che fosse tutte e tre le cose messe insieme, ebbene, costui avrebbe dovuto avvisare immediatamente l’Fbi».
I segreti della chioma del presidente
ivanka e donald trump jared kushner
La chioma del presidente è sempre stata oggetto di battute e vignette ma nessuno poteva immaginare che la stessa figlia Ivanka se ne prendesse gioco. «Trattava il padre con un certo distacco , persino ironia, tanto da prendersi gioco del modo in cui si pettinava — ha scritto Wolff —. Ivanka ha descritto spesso agli amici la meccanica che sta dietro: una pelata completamente rasata - una isola contenuta dopo una operazione per ridurre il cuoio capelluto - circondata da un folto cerchio di capelli intorno ai lati e alla fronte, dal quale tutte le estremità sono tirate su per incontrarsi al centro e poi essere raccolti sulla nuca e fissati con uno spray solidificante».
l abbraccio di donald trump e rupert murdoch
Perché il presidente mangia da McDonald’s
Il presidente vive nel timore di essere avvelenato, quindi preferisce il fast food perché «nessuno sa che ci stava andando e il cibo è preparato in modo sicuro».
Le critiche ai collaboratori. «Kushner? Un leccapiedi»
Dopo aver parlato al telefono con i suoi collaboratori, Trump speculerebbe sulle loro pecche: Bannon era «sleale», l’ex chief of staff Reince Priebus «debole» ma anche un «nano», il genero Jared Kushner un «leccapiedi», l’ex portavoce Sean Spicer uno «stupido», la consigliera Kellyanne Conway una «frignona».
donald trump con rupert murdoch e jerry hallivanka trump e wendi deng murdochivanka trump e il marito con wendi deng murdochtrump e murdochSCONTRO BANNON TRUMP
trump bannonSTEVE BANNON E TRUMP
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