I DESTRORSI AMERICANI HANNO POCO DA ESULTARE PER L’ELEZIONE DI LEONE XIV – PREVOST SPACCA LA DESTRA STATUNITENSE, CHE E' BICEFALA: DA UN LATO CI SONO I MISSIONARI VICINI AL NUOVO PAPA, DALL’ALTRA GLI ULTRA CONSERVATORI (CHE ALLE ULTIME ELEZIONI HANNO VOTATO PER TRUMP) – I TEMI SU CUI LEONE XIV VUOLE FONDARE IL SUO PONTIFICATO SONO LAVORO, AMBIENTE, IMMIGRAZIONE, GUERRE E INNOVAZIONE DIGITALE: SU NESSUNO DI QUESTI C’È UNA CONVERGENZA CON I TRUMPIANI - GLI INFLUENCER VICINI A "THE DONALD" LO HANNO GIÀ IDENTIFICATO COME IL NUOVO NEMICO…

Estratto dell’articolo di G.G. per “la Stampa”

PAPA LEONE XIV CON I GIORNALISTI

L'elezione di Robert Francis Prevost spacca la destra Usa. Lavoro, ambiente, immigrazione, guerre, innovazione digitale. Su nessuno di questi temi vi è allineamento reale fra la Chiesa di Leone XIV e i conservatori americani. Nell'analisi condotta da Izi sui social il Conclave trascolora da evento religioso a strumento politico.

Sugli account dei vescovi il sentiment positivo raggiunge il 72,22%, con messaggi di preghiera e celebrazione. Alcuni leader repubblicani, invece, usano la figura del nuovo Papa per «rafforzare narrative conservatrici». Marjorie Taylor Greene, Ron DeSantis, Jim Jordan e Matt Gaetz veicolano un sentiment positivo, descrivendo Prevost come simbolo di difesa dei valori cristiani americani.

donald trump con candace owens e il marito george farmer

Al contrario il 25% dei post di influencer e commentatori conservatori come Candace Owens, Charlie Kirk e Ben Shapiro amplificano le critiche, contribuendo al 48, 04% di sentiment negativo tra gli utenti. Gli strali riguardano le percezioni di progressismo e globalismo: il termine "woke" appare in 5.707 commenti, attribuendo al Pontefice un'agenda liberale.

Dice a La Stampa il professor Agostino Giovagnoli, storico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore: «[…] Oggi la comunità cattolica occupa uno spazio importante ma sta mutando pelle, identità. Contraddittoriamente sta divenendo meno "cattolica", cioè meno universale e più ripiegata su un tradizionalismo che è il contrario dell'autentica tradizione che richiede comunione con il Papa chiunque egli sia: cosa non accaduta con Francesco. Vedremo ora se seguiranno Leone o l'antipapa Trump».

PAPA FRANCESCO ORDINA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST

Uno dei temi più caldi è l'immigrazione, con 129 commenti che accusano il nuovo Pontefice di sostenere politiche migratorie troppo aperte. «Mandiamo tutti i clandestini in Vaticano» e «il Papa non si immischi nella politica»: il tono ostile nelle conversazioni della destra populista testimonia come il messaggio di inclusività di Leone sia percepito come una minaccia all'identità americana.

Per Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump «Prevost si schiererà contro le espulsioni di massa. Non lo tollereremo. I dieci milioni di immigrati illegali che hanno invaso il Paese sotto Biden se ne andranno. Lo faremo in modo umano, con valori cristiani». All'orizzonte un conflitto tra il Vaticano e la destra americana.

steve bannon e donald trump

Spiega a La Stampa padre Giulio Albanese, missionario comboniano: «Nella Chiesa Usa convivono due opposte correnti di pensiero. Una di matrice missionaria legata ai temi sociali e una tradizionalista, devozionalista e preconciliare. Da una parte la missio ad gentes con una forte sensibilità verso le disuguaglianze e i diritti violati. Il suo core business sono la dottrina sociale, l'evangelizzazione, le marce contro discriminazione e pena di morte.

Ben Shapiro

Dall'altra il settore più conservatore che interpreta la pietà popolare sotto forma di devozione verso i santi, recupero del latino nelle celebrazioni liturgiche, contestazione dei presbiteri che indossano il clergyman invece della veste talare.  […]».

Prosegue padre Albanese: «Prevost proviene da una religiosità tradizionale americana però l'esperienza missionaria in Perù ha modificato il suo approccio. […]».

candace owens primo regina caeli di papa leone xiv 3RITRATTO UFFICIALE PAPA LEONE XIV papa leone xiv prega sulla tomba di papa francesco leone xiv 5

[…]».

DONALD TRUMP CHARLIE KIRK