LA “TALPA” HA FATTO LA FINE DEL SORCIO - I DISSIDENTI SPIEGANO A SNOWDEN LA RUSSIA DI PUTIN: “OGNI TOT VOTIAMO PER LUI. CI SPIANO E NON POSSIAMO FIATARE. BENVENUTO!”

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Lucia Sgueglia per "la Stampa"

A soli 30 anni, compiuti quando era già l'uomo più ricercato al mondo, Ed Snowden può vantarsi di molte cose: è accusato di spionaggio da Washington, è invisibile ai giornalisti da mesi, è rifugiato a Mosca da ex agente Cia, e ora ha fatto litigare Vladimir Putin e Barack Obama.

Il suo legale Anatoli Kucherena lo descrive come un «povero in canna» che ha dilapidato i suoi beni (e soldi) nella rocambolesca fuga dalle Hawai alla Cina alla Russia. «Non è una persona facoltosa, e i mezzi di cui dispone non gli basteranno a lungo». I russi rispondono subito lanciando un sito web per aiutare la «talpa»: helpsnowden.ru. E presto partirà una colletta a suo favore.

L'idea è di Ruslan Gattarov, senatore alla Duma, che ha invitato l'informatico a collaborare col parlamento russo per «garantire la protezione dei dati dei russi». Ma ha anche promosso leggi per limitare la libertà della Rete, come quella anti-pirateria criticata dai big dell'It russi.

Intanto, ufficialmente in Russia dal 2 agosto, Snowden è riuscito a ottenere in tempo record la famigerata «reghistrazia», certificato di residenza obbligatorio richiesto dalla temibile «burokratsia». Ma il suo nascondiglio resta misterioso. «Non troppo presto», appena pronti i visti, verranno a visitarlo dagli Usa il padre Lonnie e altri parenti.

E in attesa della sua promessa prima conferenza stampa, il web cirillico regala a «Snouden» consigli e regole di sopravvivenza nel paese di Putin. In una «lettera aperta» già ri-postata solo su Facebook oltre 3mila volte, Roman Dobrokhotov, giovane attivista dell'opposizione di Mosca, raccomanda: «Caro Ed! Congratulazioni, sei finalmente al sicuro. Qui in Russia, nessuno penserebbe di perseguire qualcuno per la divulgazione di segreti di stato senza un ordine del tribunale. Da noi, grazie a Dio, i servizi segreti dal 2008 hanno il diritto legale di intercettare conversazioni telefoniche e leggere la posta elettronica».

Se in America denunciare il governo è stato irto di difficoltà, «nel nostro paese al contrario le persone sono incoraggiate a criticare il governo americano e fanno una splendida carriera». A scuola Ed ha appreso che la ricchezza russa si basa su greggio e legname: «Non è più così. Khodorkovsky nel 2004 ha rubato tutto il petrolio, e ultimamente Alexei Navalni ha rubato un'intera foresta».

Un paese ortodosso e spirituale, ma liberale: «Si può bere alcol, mangiare maiale, guidare ubriachi. Ma non ballare, mai. È un crimine» (il riferimento al caso Pussy Riot). Una democrazia «speciale»: «Ogni tot anni votiamo Vladimir Putin. Ha quasi pescato il più grande pesce gatto al mondo. Il più grande l'ha preso Lukashenko. È tutto ciò che c'è da sapere sulla politica».

Meglio non essere gay: «E se lo sei, è meglio se non esci dall'hotel». Non buttare soldi per comprare un appartamento: basta conoscere Ramzan Kadyrov, il leader ceceno. Non vestirsi di bianco (colore dei dissidenti). «Non spaventarti - conclude Dobrokhotov. - Qui si può fare tutto: mentire, rubare, anche 13 anni di fila, nessun problema». Basta ricordare i consigli. Meglio anzi, «visto che sei lì, non uscire dal tuo hotel. Non so spiegarti. Non capiresti comunque. Solo è meglio non uscire».

 

EDWARD SNOWDEN snowdenPUTIN IN POSA SEXY OMO Berlusconi e Lukashenko (ap)Berlusconi e Lukashenko