renato brunetta

CI SONO GIA’ I PRIMI INCAZZATI PER IL GOVERNO DRAGHI: I SINDACATI - LA NOMINA DI RENATO BRUNETTA ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE HA MANDATO IN TILT LA CGIL: “È QUANTO DI PIÙ ANTITETICO AL CONCETTO DI COESIONE SOCIALE. È STATO IL MINISTRO CHE NELLA STORIA DELLA REPUBBLICA HA GENERATO PIÙ CONFLITTO SOCIALE. HA RIDIMENSIONATO I DIRITTI"

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Luca Monticelli per “la Stampa”

 

renato brunetta

La luna di miele tra il governo Draghi e i sindacati sembra già finita. La Funzione pubblica della Cgil si scaglia contro la nomina di Renato Brunetta che torna al ministero della Pa dieci anni dopo la sua esperienza nell'ultimo esecutivo Berlusconi. «È quanto di più antitetico al concetto di coesione sociale», attacca la segretaria Serena Sorrentino. «Brunetta è il ministro che nella storia della Repubblica ha generato più conflitto sociale».

 

Nel suo passato a Palazzo Vidoni l'economista di Forza Italia portò avanti una crociata contro i fannulloni e fu protagonista di una stretta sui certificati di malattia per combattere l'assenteismo. Non è d'accordo la Cgil: «Ha ridimensionato i diritti».

renato brunetta

 

Un altro tema al centro del duello tra Brunetta e il sindacato fu la riforma del settore. Il ministro voleva introdurre strumenti per misurare il merito, incentivare la produttività e tagliare gli stipendi dei dirigenti inefficienti. Il giudizio di Sorrentino è impietoso: «Ha usato la produttività con una logica punitiva. Brunetta è l'emblema della lesione della dignità del mondo pubblico».

 

Sospende il giudizio Maurizio Petriccioli, leader della Cisl Fp, che rimanda ogni valutazione al merito dei provvedimenti: «La Pa ha bisogno di una riforma complessiva e concertata». La Cisl si aspetta tutele per le categorie più esposte e ascolto nei confronti di chi durante l'emergenza ha risposto «salvando vite umane ed erogando quei servizi essenziali alla tenuta sociale ed economica del Paese».

 

renato brunetta

I sindacati si consolano con Andrea Orlando al dicastero del Lavoro, considerato l'unico esponente davvero di sinistra nella compagine guidata dall'ex governatore della Bce. «Lo conosco da molto tempo, è un ottimo politico», dice la leader della Cisl, Annamaria Furlan. La concertazione però rischia di steccare subito le prime note.