I PROBLEMI DI VERONICA LARIO: TROPPI CASSONETTI DAVANTI ALLA VILLA IN SVIZZERA - DOVE SI FA RAI EXPO, DEDICATA ALLA FIERA DI MILANO? A ROMA!

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A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1. ANTIMAFIA - POLIZIA SENZA DENARO
P. M. - Senza denaro a caccia di Matteo Messina Denaro: da oltre un anno e mezzo i poliziotti della squadra mobile di Trapani non ricevono più l'indennità per l'enorme mole di lavoro straordinario sulle tracce del capomafia di Castelvetrano. È questo il paradosso della spending review declinata nel contrasto alla mafia. Si tratta in realtà di pochi spiccioli - non più di centomila euro l'anno - che devono essere saldati agli uomini che negli anni stanno facendo terra bruciata attorno all'ultima primula rossa di Cosa nostra. Il loro, però, non è un caso isolato: i fondi per lo straordinario delle forze di polizie sono inseriti in un unico capitolo di bilancio dello Stato.

Da quel capitolo si attinge anche per fare fronte al lavoro extra sostenuto dalle forze dell'ordine in occasione dell'emergenza Nord Africa. Anche in questo caso per gli uomini in divisa c'è da attendere: ad oggi non sono state saldate le prestazioni lavorative in surplus dello scorso anno. Per questa ragione i sindacati di polizia stanno facendo pressing su vari componenti dell'esecutivo, chiedendo la costituzione di un tavolo tecnico che metta fine a questa vicenda.

2. RUBBIA - CALZINO DA NOBEL
A. Be. - Le calze a righe colorate di Carlo Rubbia fanno colpo sulle senatrici del Pd. Il neo senatore a vita ha sfoggiato un paio di variopinte calze lunghe in occasione della votazione sulla fiducia al governo Letta. Calze lunghe a righe parallele che non sono sfuggite a due senatrici democratiche che si sono date di gomito e che, dopo averle osservate, si sono avvicinate al premio Nobel per congratularsi non solo per la sua nomina, ma anche per il suo colorato abbigliamento intimo.

3. PRECARI - MONTI SFIDA LA SANATORIA
S. G. - Nuova tempesta in arrivo per Scelta Civica. Mario Monti non ha digerito lo spirito del decreto salva precari voluto dal ministro della Funzione pubblica Giampiero D'Alia, ministro di estrazione Udc. «Questa è una sanatoria», ha ammonito il Professore temendo che il tanto decantato "merito" sbandierato prima come premier e poi durante la campagna elettorale possa essere rinviato sine die. E gli inserimenti dei giovani negli apparati pubblici attraverso nuovi concorsi?

Per il professore il decreto d'Alia rischia di bloccare il ricambio generazionale e stabilizzare un esercito di circa centomila persone che non si sa bene a che titolo sono entrate nella pubblica amministrazione e che D'Alia vuole regolarizzare a tempo indeterminato. Per questo Monti ha già mosso le sue pedine al Senato: prima Pietro Ichino alla commissione Bilancio e poi Linda Lanzillotta agli Affari Costituzionali hanno presentato i primi rilievi che si tradurranno in emendamenti anti precari.

4. CARCERI IN ATTESA DI GIUDIZIO ?
A Cura Dell'associazione Openpolis - L'Unione europea da decenni sanziona l'Italia per la pessima condizione delle carceri, in particolare per il sovraffollamento e per la situzione dei detenuti in attesa di giudizio. Secondo gli ultimi rilevamenti del ministero della Giustizia, vi è una certa relazione tra i due dati: rivedere la detenzione per chi è in attesa di giudizio (12.333 detenuti) potrebbe notevolmente alleviare il sovraffollamento delle carceri (17.143 detenuti oltre la capienza).

5. GUAI VIP - VERONICA E IL CASSONETTO
E. A. - Nella fortuna (36 milioni l'anno dall'ex marito) un po' di sfortuna. Veronica Lario è seccatissima con il Comune di Schanf, in Engadina, dove passa weekend e brevi vacanze anche fuori stagione. Sua mamma pure, che spesso le fa compagnia nella grande magione settecentesca rimessa a nuovo dopo sei anni di lavori. Proprio di fronte al suo bel giardino, sul terrapieno verso la ferrovia, l'amministrazione ha piazzato i bidoni della raccolta differenziata dei rifiuti.

Rivestiti in legno, ma ordinati per colori e molto visibili: umido, plastica, carta, vetro, lattine, generici. Una vista insopportabile e una vera beffa, dopo le vagonate di franchi spesi. Già è partita la lamentela col sindaco Duri Campell con cui ha battibeccato più volte. In giardino, intanto, i soliti falegnami e giardinieri lombardi (rari gli svizzeri, sul cantiere lariano) hanno montato l'ultima novità, un gazebo in larice per grandi e piccini.

6. RAI EXPO - MILANO SI SPOSTA A ROMA
L'Expo 2015 a Milano. La struttura Rai creata sotto la direzione generale di Luigi Gubitosi per seguire il grande evento, a Roma. Sembra incredibile, ma nonostante l'accordo tra gli organizzatori e la tv di Stato e l'assegno da 5 milioni di euro staccato per diffondere il verbo dell'esposizione in tutto il mondo, Rai Expo ha preso casa nella sede storica di via Teulada. Da 600 chilometri di distanza si faranno approfondimenti, giochi e applicazioni affidati a una squadra di dieci professionisti coordinati dal vicedirettore Antonio Marano e il direttore di Rainews Monica Maggioni.

Snobbata la sede milanese di Corso Sempione e dimenticate le promesse di quattro anni fa dell'ex presidente Rai Paolo Garimberti e del governatore lombardo Roberto Formigoni: nuovo centro di produzione internazionale nell'area Rho-Pero, un canale apposito sul digitale e la realizzazione di una fiction.M. S.

7. CASA SCAJOLA - TUTTO IN FAMIGLIA
D. L. - L'acquisto della casa con vista sul Colosseo di Claudio Scajola fu anche al centro di una riunione di famiglia. A svelare il retroscena è stato il fratello dell'ex ministro, Maurizio, segretario generale di Unioncamere Liguria, nella sua deposizione al processo per finanziamento illecito che coinvolge l'onorevole di Imperia e il costruttore Diego Anemone per l'acquisto dell'abitazione a luglio 2004. «Della casa di Roma», ha ricordato, «Claudio ne aveva parlato con noi fratelli e con nostra madre, tutti concordammo che l'acquisto andava fatto il più presto possibile, perché Claudio aveva impegni romani tali da necessitare di un'abitazione degna».

Maurizio Scajola ha anche raccontato che quando il fratello si trasferì nella casa, tra i primi ad "inaugurare" la nuova dimora, a giugno 2005, furono proprio l'anziana madre Maria Vittoria e la sorella. «Loro erano lì già da alcuni giorni. Il 22 giugno anche io, con mia moglie e la mia nipotina andammo a vedere l'appartamento. L'occasione fu una colazione. L'orario era alle 13.30 ma Claudio fece ritardo. Nell'attesa scattammo una foto ricordo con tutti noi, la fece mia moglie. Poi, quando arrivò, Claudio ci fece vedere la casa».

8. SENATO - BINETTI PROMOTION
«Carissimi colleghi ed amici, in una fase in cui la promozione di incontri ed eventi si va facendo sempre più intensa, vi segnalo una location». La mail, degna di un ufficio stampa, è arrivata nei giorni scorsi a tutti i parlamentari. Oggetto: «Location per eventi a pochi metri dal Senato». Molti sono saltati sulla sedia quando hanno visto che la mittente era Paola Binetti. L'inflessibile deputata Udc ha utilizzato la casella delle comunicazioni interne per promuovere Palazzo Santa Chiara, lo storico albergo (oggi teatro e sala conferenze) da cui nel 1919 don Luigi Sturzo lanciò il suo "Appello ai forti e liberi" per fondare il Partito popolare.

Ma la Binetti non si è limitata a informare i colleghi. Scorrendo il testo della mail si scopre che la parlamentare da fine luglio ha intrattenuto una fitta corrispondenza col gestore, l'impresario dello spettacolo Gustavo Cuccurullo, arrivando a correggere il testo e a suggerire quando inviare la mail per riscuotere più attenzione. P. Fa.

9. LIQUIDAZIONE BERLINGUER
Liquidazione coatta amministrativa. È il verdetto emesso dal Tesoro nei confronti della Askar Investors, società di gestione del risparmio specializzata in investimenti immobiliari, che tira in ballo un nome prestigioso: quello dei Berlinguer. La liquidazione è scattata dopo che sono state rilevate irregolarità «di gravità eccezionale», tutte riconducibili agli organi di vertice della sgr «che non hanno assicurato la sana e prudente gestione» di Askar «compromettendone la permanenza sul mercato».

Il decreto del Ministero parla di opacità degli assetti proprietari, di violazione degli obblighi di comunicazione e di carenze nella governance della società di cui è presidente Aldo Berlinguer, professore ordinario di diritto privato comparato nell'Università di Cagliari, ex consigliere d'amministrazione della Antonveneta targata Mps, nonchè figlio dell'ex ministro dell'Istruzione Luigi Berlinguer che a Siena per lunghi anni è stato rettore. C. O.

10. AUTO BLU - DURNWALDER NON MOLLA
Le auto blu possono essere utilizzate solo per fini istituzionali. Quel che appare logico e scontato nel resto d'Italia non lo è in Trentino-Alto Adige. La Regione a statuto speciale, storicamente refrattaria a ridurre i costi della politica, il divieto lo ha dovuto mettere nero su bianco. Per quanto incredibile, infatti, il Regolamento del 1995 escludeva il presidente e il vicepresidente del Consiglio regionale dall'obbligo di usare le vetture soltanto per ragioni di servizio.

Ora non più, anche se entrambi avranno ancora diritto all'autista. La norma vale però a livello regionale, ovvero quando i Consigli provinciali si riuniscono (una volta al mese), mentre le due Province autonome mantengono separatamente assoluta indipendenza in materia. A Bolzano, ad esempio, il regolamento che vieta le auto blu per fini personali fa eccezione per i membri della giunta (sette assessori) e per il presidente Luis Durnwalder che continuano a disporre di ben nove vetture di servizio, tutte con autista. P. Fa.

 

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