DAGOREPORT – IN POLITICA IL VUOTO NON ESISTE E QUANDO SI APPALESA, ZAC!, VIENE SUBITO OCCUPATO. E…
Gianfranco Ferroni per "Il Tempo"
FICO RESTAURA LE LEGGI DEL REGNO D’ITALIA
Dicono che “chi restaura è un conservatore”: allora anche il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico fa parte degli amanti del bel tempo passato. Nonostante sia uno degli esponenti del movimento caro a Beppe Grillo.
Sì, perché tra le “procedure negoziate senza pubblicazione di bando” a Montecitorio hanno affidato a una ditta, tramite appalto, il restauro conservativo della serie dei ‘Disegni e proposte di legge e incarti delle Commissioni (Dplic) del periodo del Regno d'Italia’.
Con poco meno di 65 mila euro i vecchi documenti appartenenti all’epoca Savoia saranno oggetto di cure professionali: per fortuna la cosiddetta “cancel culture” in Italia non ha attecchito. A molti, che Fico promuova la “restaurazione” fa solo un gran piacere.
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RAI, LA SOLDI VUOLE UN MANDATO DI 5 ANNI
Secondo un’opinione diffusa, “chi ha un posto in Rai non lo lascerà mai”. Deve essersene convinta anche Marinella Soldi, che nell’audizione alla commissione lavori pubblici della Camera dei Deputati ha chiesto che il mandato del consiglio di amministrazione venga esteso dagli attuali 3 anni a 5 anni, coincidendo con la durata del “contratto di servizio”.
Un intervento che ha offerto alcuni spunti da sottolineare: secondo Soldi, “per rendere la Rai davvero in grado di essere al passo con i tempi e confrontarsi con competitor agili e veloci, va anche risolto il nodo della sua personalità giuridica mista”.
Con il paradosso che, pur se società di diritto privato, “la Rai riveste al contempo natura di organismo di diritto pubblico ai fini dell’applicazione del codice dei contratti pubblici.
Un unicum giuridico che: ostacola il processo di cambiamento, perché deve tener conto di un codice d’appalti riferito ad un contesto stabile, senza mutamenti, tutto il contrario del contesto in cui oggi operano i player multimediali; e allo stesso tempo, allo stato, impedisce, per citare un tema attualissimo, l’accesso diretto ai fondi del Pnrr, aperto invece ai soggetti pubblici”. E sì, perché alla Rai interessa anche il Pnrr.
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innocenzo cipolletta foto di bacco
CIPOLLETTA INVITA IL FRANCESE MASSET
“Silenzio, parla Masset”: saranno tanti i vip collegati alla presentazione del semestre di presidenza francese della Ue firmata dall’ambasciatore Christian Masset, martedì prossimo, per una “lezione” dedicata alla comunità finanziaria italiana riunita “virtualmente” per l’occasione dalla Febaf, la Federazione banche assicurazioni e finanza, guidata da Innocenzo Cipolletta.
Le aspettative sollevate da Parigi per questi mesi sono alte, anche sui dossier economico-finanziari.
l ambasciatore francese christian masset foto di bacco
Nella loro gestione, la presidenza francese si concentrerà su quattro aree principali: garantire il coordinamento delle politiche economiche europee per portare a termine il piano di ripresa post-pandemico; finanziare adeguatamente la crescita futura; aiutare a costruire un “capitalismo responsabile” attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla finanza per favorire la “doppia transizione”, verde e digitale; sostenere un nuovo modello di crescita, investimenti e occupazione che sarà il fulcro della riunione informale dei capi di Stato e di governo a marzo.
Non potranno mancare riferimenti all’unione bancaria e dei mercati dei capitali e alla conferenza sul futuro dell'Europa lanciata proprio da Emmanuel Macron nel 2019 che dovrebbe disegnare, almeno nelle intenzioni, la Ue del futuro.
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IL PORNO NON GODE… DEI CONTRIBUTI PER LA CARTA
Tra gli esperti del settore dell’editoria, un momento di leggerezza viene sempre fornito dalla lettura delle spese escluse dal beneficio per l’acquisto della carta per la stampa: all’ultimo punto appare la dicitura “prodotti editoriali pornografici”.
Questo perché fino al 31 gennaio prossimo è possibile presentare le domande di ammissione per gli anni 2020 e 2021 credito d'imposta a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici iscritte al Roc, limitato alle spese sostenute nell'anno 2019 e 2020, per l'acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite.
Pare che qualcuno in passato abbia provato a chiedere contributi dopo aver stampato riviste hard, oggi ridotte al lumicino a causa della proliferazione dei siti a luci rosse su Internet. Sì, con la carta il porno non gode… dei contributi.
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