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Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”
LA POLTRONA DELLA CASELLATI PIACE AL PD
maria elisabetta alberti casellati 2
Nel Pd c’è sempre qualcuno a caccia di poltrone. A un tavolo di quelli che una volta a sinistra venivano definiti come “i maggiorenti”, l’ipotesi della candidatura di Maria Elisabetta Alberti Casellati al Quirinale è stata oggetto di esami approfonditi: c’è un lato positivo che piace, ovvero la liberazione di una poltrona, quella di presidente del Senato.
Già, ma a chi bisogna assegnarla poi? In casa Pd dicono che spetta a loro, ma qualcuno teme un “assalto” da parte di Fratelli d’Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni avrebbe tutte le ragioni per guidare Palazzo Madama, visto che non fa parte del governo presieduto da Mario Draghi ed è l’unica forza di opposizione.
pier ferdinando casini maria elisabetta alberti casellati
“Sì, ma per avere il Senato quelli di Fratelli d’Italia non dovrebbero votare per la Casellati”, sussurrano a sinistra, svelando così la volontà di creare scientificamente una spaccatura nel centrodestra. La verità che però nessuno vuole ammettere è che nel Pd alcuni “fondatori” desiderano piazzare Enrico Letta al posto della Casellati, per tornare a contare nel partito senza avere più tra i piedi “il noto professore parigino”.
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UN GIOVANE PIER FERDINANDO CASINI
L’EX DICCI CASINI, TRA MESSE E FUNERALI
Hanno detto che Pier Ferdinando Casini, per una domenica, non è andato a messa. E’ ampiamente scusato: ieri mattina si è recato all’ultimo saluto all’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, nella chiesa di San Roberto Bellarmino. Certo i democristiani di una volta non saltavano mai l’appuntamento festivo con la messa, anche quando il giorno dopo dovevano comunque entrare in un edificio religioso.
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GIANNI MORANDI VUOLE UNA DONNA AL QUIRINALE
Gianni Morandi ha le idee chiare, per queste elezioni presidenziali: “Le donne sono senza dubbio superiori agli uomini e, al Quirinale, una Cartabia, una Casellati o anche una Bonino potrebbero mettere d’accordo tutti”.
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GENTILONI? CON LA CHIESA PARLA COME DRAGHI
“Il conte è a Roma“, dice un suo antico collaboratore: è vero, l’aristocratico Paolo Gentiloni si trova nella capitale proprio mentre iniziano le votazioni per scegliere il prossimo presidente della Repubblica.
L’ex capo del governo si aggira tra i sacri palazzi, e nella mattinata di ieri, dopo aver partecipato a una messa celebrata dal cardinale Giovanni Battista Re, è intervenuto “di persona” all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. “Certamente c’è una ripresa economica in Europa, ne misureremo nelle prossime settimane la velocità perché c’è senz’altro anche un rallentamento di questa ripresa”, ha detto il commissario europeo all’Economia, “rubando” gli argomenti al premier Mario Draghi.
PAOLO GENTILONI E MARIO DRAGHI
Per Gentiloni “non è soltanto di un rimbalzo delle nostre economie che abbiamo bisogno. Tornare al livello e alla situazione precedente alla pandemia non è tornare ad una ipotetica età dell’oro.
Era un contesto in cui le disuguaglianze erano molto forti, la crescita limitata, il contrasto al cambiamento climatico in ritardo, e la competitività dei nostri sistemi europei nei confronti dei grandi attori mondiali era molto messa in discussione”.
maria elisabetta alberti casellati
Con Gentiloni pronto a ricordare che un quarto delle risorse europee “è destinato all’Italia. Un quarto di questo programma straordinario di rinascita è destinata al Paese che dopo la Grecia ha il debito più alto in Europa e la capacità di spesa delle risorse europee meno efficace”, con “una sfida che va affrontata innanzitutto dal governo, ma anche dall’insieme del mondo economico, della società, della cultura, perché la rinascita o sarà un’impresa comune o non sarà”. Nostalgia di Palazzo Chigi? O un sogno chiamato Quirinale?
MARIO DRAGHI STEFANO PATUANELLI
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PATUANELLI SI OCCUPA DI CANNABIS
Funghi macroscopici, licheni con proprietà medicinali, aromatiche e profumanti: di questo si occupa il ministro Stefano Patuanelli. Il suo Mipaaf ha predisposto un decreto interministeriale con il “concerto” del ministero per la Transizione ecologica e di quello per la Salute, per dare vita ad un quadro normativo organico per la raccolta e la trasformazione delle piante officinali, coltivate e spontanee.
intervento del ministro stefano patuanelli foto di bacco (2)
In mezzo, però, si parla anche la “coltura della cannabis sativa”, sottolineando che il titolare dell’azienda agricola è tenuto ad assicurare che il personale addetto sia adeguatamente istruito sulle specie botaniche che manipola e sia protetto dall’eventuale contatto con sostanze tossiche. In attesa di una “fumata bianca” per il Quirinale.
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