RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Estratto dell’articolo di Samuele Finetti per il “Corriere della Sera”
Ian Bremmer non usa giri di parole: «È la prima volta che assisto a un’elezione presidenziale, e non parlo solo degli Stati Uniti, in cui è evidente che uno dei candidati non è in grado di ricoprire l’intero mandato per il quale corre». A rendere ancora più complicata la campagna di Biden, aggiunge il fondatore del think tank Eurasia, è il fatto che «nessuno crede che Biden riuscirebbe a restare in carica fino al 2028».
Quindi il presidente farà un passo indietro?
«Credo che Biden stia valutando molto seriamente cosa fare. Deve dimostrare in modo convincente che può vincere, ed è consapevole di quanto sia difficile farlo in queste condizioni. Per ora è sicuramente in corsa, ma molto dipenderà da come apparirà nei prossimi giorni».
Quanti nel partito sono con lui?
«Se Biden resterà in campo, la leadership democratica starà al suo fianco. Però un conto sono i vertici del partito, un conto sono i finanziatori e i media. Il problema però è che l’avversario è Trump: e se alla fine sarà lui a guidare il ticket, avrà il supporto compatto di tutti i democratici».
Che l’età sarebbe stata un problema si sapeva da tempo. Perché i democratici non sono riusciti a evitare questa situazione, magari fermando il presidente prima che si candidasse?
«Semplice: Biden è il presidente, è molto potente, e quando un presidente decide di correre per un secondo mandato è quasi impossibile impedirglielo. In più le percentuali di gradimento di Kamala Harris fino a un anno fa erano troppo basse perché potesse guidare il ticket».
Se invece Biden dovesse rinunciare alla rielezione, chi sarebbe il candidato più adatto per sostituirlo? Ed è possibile riorganizzare una campagna a così pochi mesi dal voto?
«[…] in questo momento Trump batterebbe qualsiasi democratico. […] la scelta migliore, e quella naturale, sarebbe Kamala Harris […] la sua campagna sarebbe curata dallo stesso staff. E i finanziatori le garantirebbero il sostegno che le serve. Sarebbe anche l’occasione per scegliere un candidato alla vicepresidenza che possa far vincere uno degli Stati chiave. […] quattro mesi sono sufficienti per riorganizzare la campagna. Una chance di battere Trump l’avrebbe».
kamala harris joe biden antony blinken
E Trump chi preferirebbe come avversario? Biden o Harris?
«[…] Probabilmente lo scenario in cui spera è quello in cui Biden resta in corsa fino a quando la sua candidatura diventa insostenibile».
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