CHIAMATELO COME VOLETE LETTA-BIS O RIMPASTO MA ENRICHETTO CI STA LAVORANDO SUL SERIO - IDEA: SPOSTARE ALLA VICEPRESIDENZA, CHE ANGELINO JOLIE DOVRÀ MOLLARE, SACCODANNI – E TUTTI VISSERO FELICI E CONTENTI, A COMINCIARE DAL COLLE

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DAGOREPORT

Enrichetto chiuso nel suo studio sta cercando di mettere fine a quel difficilissimo puzzle che si chiama rimpasto, anche se Matteuccio e Bella Napoli quando sentono questo termine s'incazzano. I problemi nascono quando si cerca di far combaciare le caselle dell'Ncd

La storia è trita e ritrita, il Noleggio con deficiente (uno solo?) è sovradimensionato con cinque ministri e il vicepresidente per cui volente o nolente sarà costretto ad una robusta cura dimagrante. Scontata, ormai non fa più notizia l'uscita della bossetta beneventana Nunziatina Di Girolamo, traballano le Infrastrutture con Maurizio (fame) da Lupi a cui sarebbe concesso l'onore delle armi con la guida di Ncd, mentre Alfano che dovrà mollare l'Interno o la vicepresidenza.

Angelino Jolie però con i tempi che corrono non ci pensa affatto a lasciare il Viminale per cui anche se malvolentieri rinuncerebbe alla vicepresidenza, carica più onorifica che concreta visto che quel culo di pietra di Enrichetto non gli lascia spazio. Si liberebbe così la poltrona di numero due (sulla carta) che potrebbe essere assegnata a Fabrizione Saccodanni che a sua dovrebbe lasciare (era ora) l'Economia.

Così facendo si otterrebbero in un colpo solo tre risultati: 1) non scontentare il Colle perché Gelatina resterebbe sempre nella (s)compagine del Chierichetto e quindi a tutti gli effetti membro del governo; 2) Fonzie, che non sopporta, e certo non lo nasconde, Pappagorgia potrebbe dire che questa operazione è merito suo e che ha fatto traslocare da via Venti settembre l'uomo del pasticciaccio Imu e degli aumenti dei prof, facendo così contenti milioni di italiani;

3) Saccodanni avrebbe un'uscita dignitosa e quindi avrebbe poco da incazzarsi. Anche perché Enrichetto gli indorerebbe la pillola (o la supposta) assicurandogli che non sarebbe un vicepresidente taglia-nastri all'inaugurazione di qualche rassegna di provincia, ma (sulla carta) sarebbe chiamato a rappresentare il nostro governo (quale?) in Europa.

A Saccodanni verrebbe affidato il ruolo di ambasciatore alle Ue e al Fondo monetario e il coordinamento di Riportino Moavero che secondo l'organigramma di Palazzo Chigi è il ministro per le Politiche comunitarie, di Giampiero D'Alia presunto responsabile della Pubblica amministrazione, di Enrico Giovannini sempre se resterà al Lavoro. E il nuovo titolare di via Venti settembre a questo punto che farà? Quello che non ha fatto finora Saccodanni: il ministro dell'Economia.

 

 

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